SANT’AGATA MILITELLO – Rendiconto della gestione finanziaria 2016, Scurria trasmette gli atti alla Procura della Repubblica
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SANT’AGATA MILITELLO – Rendiconto della gestione finanziaria 2016, Scurria trasmette gli atti alla Procura della Repubblica

Si acuisce lo scontro a Sant’Agata Militello, gli atti del rendiconto sulla Gestione Finanziare 2016 finiscono in Procura.

Nell’ultima seduta di consiglio, 21 settembre 2017, la ‘discussione e approvazione del Rendiconto della gestione finanziaria 2016’ era stata rinviata per il mancato inserimento nello stato patrimoniale del comune della sala d’asta pescato e di alcuni immobili abusivi già acquisiti in proprietà dal comune. Riscontrata l’assenza del dato contabile, il Consiglio Comunale aveva così optato per il rinvio della trattazione del punto, al fine di consentire agli uffici l’aggiornamento. Il rinvio, per altro, non ostava a quanto stabilito dal Commissario ad acta dott. Francesco Riela, che ha fissato al 21 ottobre il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto 2016. Sul rinvio del punto, Sottile ha precisato che, sebbene incompleta la comunicazione degli uffici circa l’elenco dei beni immobili di proprietà pubblica e di quelli abusivi definitivamente acquisiti al patrimonio comunale negli anni scorsi, il dato: “non altera l’impianto fondamentale del rendiconto economico-finanziario generale, essendo un aspetto relativo allo stato della consistenza patrimoniale”.

E’ invece del 29 settembre la nota inviata al Consiglio Comunale dal Commissario Riela con la quale si evidenziava
• il mancato riscontro degli uffici preposti all’aggiornamento dati richiesti;
• la presa d’atto della richiesta (documento del 27 settembre) di convocazione di un Consiglio Comunale urgente per il 29 settembre, per la trattazione del rendiconto sulla Gestione Finanziaria 2016 al secondo punto;
Nel documento il Commissario ad acta scrive: “stante la mancata acquisizione del riscontro da parte dei Responsabili dei Settori” la proposta di deliberazione non può essere posta in discussione, (a meno di verifiche presentate prima dell’inizio del Consiglio Comunale), disponendo lo stralcio del punto dall’ordine del giorno dei lavori consiliari. Adunanza consiliare poi saltata per la mancanza del numero legale.

L’ultima parte del documento a firma Riela è invece interamente dedicata al Presidente Scurria e al Consiglio Comunale. Nello scritto si raccomanda alla Presidenza ‘maggiore attenzione’ circa le convocazioni del consiglio, da concordare col Commissario, in quanto ‘sovraintende a tutti gli adempimenti relativi il procedimento’; al Consiglio Comunale “attenzione affinché il procedimento non venga appesantito da attività di ricognizione e verifica poste in essere dai consiglieri oltre i termini..”. A parere del Commissario, le verifiche sulla regolarità degli atti proposti in deliberazione, dovevano essere effettuate precedentemente, non nel contesto di Consiglio Comunale, rilievi che andavano chiariti prima della convocazione del civico consesso.

 

Questa singolare vicenda, vede oggi coinvolti l’assessorato regionale delle Autonomie, il Prefetto di Messina e la Procura della Repubblica, chiamati in causa dal Presidente del Consiglio santagatese. La nota del Commissario Riela ha trovato l’immediato riscontro del Presidente Scurria, che chiede alla Procura della Repubblica di “accertare eventuali ipotesi di reato anche in concorso, in relazione alla possibile alterazione o falsa rappresentazione di dati contabili correlati al sistema del bilancio comunale”.

All’assessore regionale Luisa Lantieri, Scurria ha inviato una memoria circa l’iter della proposta di deliberazione, ribadendo la legittimità di tutti gli atti adottati dal Consiglio Comuna santagatese, nonché la totale correttezza istituzionale posta in essere dall’ufficio di presidenza. Antonio Scurria esprime altresì perplessità sul richiamo del Commissario ad acta formulato nei confronti dell’assemblea cittadina con l’invito a non appesantire l’iter del procedimento: “I ritardi fin qui accumulati – dichiara il Presidente del Consiglio – non possono essere in alcun modo attribuiti ai consiglieri comunali, che hanno ricevuto gli atti solo a partire dal 25 agosto, con quasi 5 mesi di ritardo rispetto ai termini fissati – ed ancora Scurria – si ribadisce la più completa disponibilità ad operare in regime di collaborazione e condivisione con Codesto Assessorato Regionale, come sempre avvenuto sia in questa occasione che negli anni passati, allorquando questo Ente è risultato sovente ‘commissariato’ per la mancata approvazione del bilancio di previsione e/o del rendiconto della gestione, fermo restando, però, il reciproco e pieno rispetto dei rispettivi ruoli, funzioni e competenze e ribadendo, in ogni caso, l’indiscussa legittimità degli atti finora adottati nonché la più totale correttezza istituzionale dello scrivente Ufficio”.

La stessa nota è stata inoltrata per conoscenza al Prefetto di Messina Francesca Ferrandino, e al dirigente dell’urbanistica dell’assessorato regionale del territorio, per valutare l’avvio di un’azione sostitutiva degli organi inadempienti circa la predisposizione degli atti successivi all’acquisizione al patrimonio comunale di immobili abusivi.

Questo in estrema sintesi le risultanze estrapolate dalle note ufficiali, ricordando che il Rendiconto della gestione finanziaria 2016 dovrà essere approvato entro il 21 ottobre. Quanto agli umori del Consiglio cittadino, alle eccezioni, per altro condivise ben oltre il confine maggioranza-opposizione, a questo punto è possibile ipotizzare una modifica degli allegati da parte di uffici e Giunta con pregiudizio circa i tempi d’approvazione.

Resta, a nostro parere, tanta perplessità circa le raccomandazioni commissariali pur comprendendo la contingenza dei tempi, convinti che gli atti ispettivi, le ricognizioni, i rilievi siano attività peculiare e di pertinenza esclusiva del Consiglio e in quella sede debbano essere esperiti secondo ritualità. Nulla dunque obbliga a ‘chiarimenti preliminari’, tanto più in un sistema di maggioranza e opposizione. Quanto all’opportunità politica, si tratta di una valutazione che esula da qualsivoglia competenza istituzionale terza.

 

 

4 Ottobre 2017

Autore:

redazione


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