La Cisl: “Ridimensionamento e dismissione sanciscono l’isolamento della Sicilia”
La vertenza Stretto arriva sul tavolo del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. I Sindacati FILT CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI FAST FerroVie Or.S.A. U.G.L. A F hanno scritto al premier una lettera in cui si descrivono i motivi della Vertenza Fs in Sicilia e la condizione di Ferrovie dello Stato nell’isola.
Una lettera inviata anche al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, al Ministro del Tesoro Giulio Tremonti, al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e consegnata al Prefetto di Messina Francesco Alecci nell’incontro a margine dello sciopero regionale dei Trasporti indetto da tutti i sindacati in Sicilia. Uno sciopero a cui ha aderito l’88% dei lavoratori diretti di Ferrovie dello Stato e il 94% dei lavoratori dell’indotto. A rischio il 10% dei 462 treni attualmente in circolazione in Sicilia se la Regione non firma il contratto di servizio con le Ferrovie entro giugno. In pericolo i posti di lavoro di 2500 persone in tutta l’isola.
“Il ridimensionamento di Rfi e Trenitalia – affermano il segretario regionale dei Ferrovieri della Fit Domenico Perrone, il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese e il segretario provinciale della Fit Enzo Testa – riguarda non solo il segmento del trasporto regionale ma anche e soprattutto quello dei treni a lunga percorrenza, passeggeri e merci, e quello della navigazione sullo stretto di Messinaâ€Â.
“Nel territorio messinese – sottolineano Genovese e Testa – rischiano di avere un impatto devastante soprattutto i ridimensionamenti di navigazione, appalti accompagnamento notte e lunga percorrenza avendo proprio qui i loro centri di gestioneâ€Â.
Il Prefetto, nel corso dell’incontro, ha sottolineato l’assenza delle istituzioni cittadine assicurando un suo intervento con la richiesta ai Ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture di convocazione di un incontro in sede ministeriale con tutti i soggetti interessati per affrontare e risolvere la vertenza.
“E’ indispensabile – continuano Perrone, Genovese e Testa – che siano coinvolti allo stesso tavolo tutte le parti in causa facendo in modo che emergano le singole responsabilitàe competenze. Solo così si può porre fine ad alibi spesso strumentali che hanno determinato nel corso degli anni il progressivo abbandono del trasporto ferroviario in Sicilia da parte del gruppo di Stato. Un abbandono che rischia di coinvolgere anche le attivitàproduttive e industriali del territorio, come la Duferdofin, e i lavoratori portuali della Cooperativa Italia addetti allo scarico e carico delle merci, che senza il servizio Cargo di Ferrovie dello Stato sono praticamente inattivi da oltre quattro mesiâ€Â.
LETTERA CONSEGNATA AL PREFETTO
On. Silvio Berlusconi Presidente Consiglio dei Ministri
On. Altero Matteoli Ministro Infrastrutture
On. Giulio Tremonti Ministro del Tesoro
On. Raffaele Lombardo Presidente Regione Sicilia
S.E. Il Prefetto di Messina
Ogg. Vertenza FS in Sicilia
Da diverso tempo sollecitiamo l’avvio di un confronto che coinvolga le SS.VV e il Gruppo FS sulla situazione che si determinerànel sistema ferroviario di questo territorio, se il Piano che FS intende portare avanti per fronteggiare gli inattesi tagli dei fondi per i C.D. Servizi Universali Passeggeri e Merci dovesse realizzarsi. Si tratterebbe di un pesante ridimensionamento di servizi e strutture, che porrebbe il sistema Regionale fuori dal sistema ferroviario Nazionale ed Europeo, con pesanti ripercussioni economiche e sociali per l’intera comunitàdell’Isola. Tema questo che ci vedràdomani impegnati nelle piazze di Messina, ma anche di Catania e Palermo, con uno sciopero di 8 ore di tutti i ferrovieri e i lavoratori degli appalti siciliani. Sciopero proclamato per il 20 di aprile e rinviato al 21 maggio appunto per solidarizzare con i terremotati dell’Aquila. Pensiamo, e con noi le Associazioni dei Consumatori, i Comitati dei Pendolari, le Forze Politiche dell’ARS che stanno condividendo le ragioni di questa vertenza , occorra una operazione di verità, che individui e aggredisca i problemi di deficit gestionali, ma che nel contempo chiarisca la dotazione delle risorse disponibili nei vari capitoli di spesa e con le varie causali, al fine di definire, per esempio, le risorse per la stipula del Contratto di Servizio tra Regione e Trasporto Regionale, o quelle dedicate all’attraversamento dei treni nello Stretto di Messina,o quelli occorrenti, se non giàdisponibili , per spostare quote di trasporto merci verso il Ferro. Operazioni quanto più urgenti, tanto più i processi di dismissione in atto vanificano anni di sacrifici e investimenti mortificando le aspettative dei cittadini , degli operatori dei produttori e dei giovani che riconoscono il sistema ferroviario come un indicatore di modernitàe di integrazione sociale ed economica. Riteniamo che la natura delle questioni che poniamo che abbiamo documentato e argomentato all’ARS , alla stampa , ai cittadini possano trovare nelle SS.VV attenzione e ragione di iniziativa istituzionale e questa iniziativa sosteniamo anche con lo sciopero di domani. Distinti saluti.