Sarebbe stato a Brolo, tra gli ospiti di un convegno-studio sul centro storico , a fine mese. Irene Ricciarello, il sindaco: “Addoloratissima per le notizie che giungono e che lasciano senza parole. Lo ricordo anche per la grande disponibilità e per la partecipazione a Brolo in diversi momenti di promozione culturale e artistica. L’incontro di fine mese sarà certamente un momento di commemorazione e di ricordo. E’ una perdita per tutta la Sicilia e per il mondo della cultura”. Il comune espone la bandiera a mezz’asta.
L’assessore ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, era in missione a Nairobi e stava volando insieme agli altri 156 passeggeri sul volo dell’Ethiopian Airlines precipitato oggi.
Tusa, Sovrintendente del Mare della Regione, volto noto anche a Brolo dove aveva favorito anche lo svolgimento di importanti mostre tenutesi nell’ambito di “Marevigliosa Brolo”, era diretto in Kenia, per un progetto dell’Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.
Lo schianto è avvenuto alle 8.44 locali, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeba vicino alla località di Bishoftud, ad una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope. Con Tusa, a bordo c’erano altri sette italiani a bordo. Lo riferiscono all’ANSA fonti qualificate.
L’ufficio del primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha espresso “a nome del governo e del popolo etiope le più sentite condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso i loro cari”. Al momento la causa dell’incidente non è ancora chiara.
Sebastiano Tusa aveva dato già conferma della sua presenza a Brolo, insieme ad altri relatori, durante un incontro sul centro storico a fine mese, dove si presenterà anche il volume di studio sul borgo medievale, al quale l’Assessore Regionale aveva dedicato un suo scritto inserito nella parte introduttiva dello stesso.
A Brolo immediatamente è stata esposta la bandiera listata a lutto al balcone del comune.
Sebastiano Tusa dall’11 aprile 2018 ricopriva la carica di assessore ai Beni Culturali per la Regione Siciliana. Era anche professore di Paletnologia presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Figlio del famoso archeologo Vincenzo Tusa. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni novanta è stato responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003 durante scavi da lui diretti a Pantelleria vengono trovati tre ritratti imperiali romani. Nel 2004 è nominato come primo Sovrintendente del Mare da parte dell’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana. Ha organizzato missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq. Nel 2005 ha guidato gli scavi a Mozia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all’isola, delle strutture identificabili come banchine. Nel 2008 ha realizzato un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria. Gli scavi da lui promossi, e condotti sul campo da Fabrizio Nicoletti e Maurizio Cattani, hanno anche confermato il ruolo di Pantelleria come “crocevia per i mercanti” in epoca antichissima.
Abbandonata la ricerca sul campo, si è occupato di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la soprintendenza di Trapani. Nel gennaio 2010 era stato nominato Socio Onorario dell’Associazione Nazionale Archeologi. Nel 2012 è tornato a dirigere la Soprintendenza del Mare. Nel marzo 2012 si è candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista di FLI ma non è stato eletto. L’11 aprile 2018 è stato nominato assessore ai Beni Culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in sostituzione di Vittorio Sgarbi.
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