Era attesa ed è arrivata ieri la sentenza del Tribunale di Patti per l‘affaire brolese dei cosiddetti Mutui Fantasma. Ora si vedrà tutto in appello.
Tutti condannati i 21 imputati, nel processo di primo grado scaturito dall’operazione “Mutui Fantasma” al comune di Brolo, scattata nel 2014.
Il collegio giudicante del Tribunale di Patti, presidente Samperi, a latere Gullino e Zantedeschi, ha deciso in alcuni casi pene più severe di quelle richieste dall’accusa.
Disposto per tutti il pagamento delle spese processuali ed il risarcimento alle parti civili, da liquidarsi in separata sede.
Prescritti molti capi di imputazione, tra cui quelli in cui si contestava la truffa aggravata e il falso. Infine decise anche alcune assoluzioni per alcune delle ipotesi di reato, perché il fatto non sussiste. Disposta anche la confisca di denaro o beni per equivalente, per importi diversi a carico degli imputati, e l’interdizione dai pubblici uffici.
Dal dispositivo di condanna.
ARASI Carmelo responsabile dei reati di cui ai capi 10, 20, 23, 25, 30, 32, 34, 36, 38, 40, 42, 44, 46, 49, 51, 53, 55, 57, 59, 61, 63, 65, 67, esclusi i fatti commessi mediante i mandati emessi nel 2009 e nel 2010, nonché mediante il mandato n. 1000/2013, uniti nel vincolo della continuazione e per l’effetto, lo condanna alla pena di anni 15 e mesi 3 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
ARASI Rossella responsabile dei reati di cui al capo 55, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto la condanna alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
CAMPO Antonella responsabile dei reati di cui al capo 44, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto la condanna alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione, oltre al pagamento
delle spese processuali.
CARANNA Santa responsabile dei reati di cui al capo 42, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto la condanna alla pena di anni 4 e mesi 9 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
CASTROVINCI Rosa responsabile dei reati di cui al capo 49, uniti nel vincolo della continuazione, e per ’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61,n. 7 c.p., la condanna alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
DI LEO Giuseppina responsabile dei reati di cui ai capi 47 e 51, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto la condanna alla pena di anni 4 e mesi 9 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
GENTILE Carmelo responsabile dei reati di cui al capo 53, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto, disapplicata l’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., lo condanna alla pena di anni 4 e mesi 1 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
LO VERCIO Elena Rosa responsabile dei reati di cui al capo 25, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto, disapplicata l’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., la condanna alla pena di anni 4 e mesi 1 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
MANIACI Costantino responsabile dei reati di cui al capo 57, uniti nel vincolo della continuazione, e per I’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., lo condanna alla pena di anni 4 e giomi 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
MESSINA Salvatore responsabile dei reati di cui ai capi 20, 21, 23, 25, 30, 59, uniti nel vincolo della continuazione, e per I’effetto lo condanna alla pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
RIFICI Enza responsabile dei reati di cui al capo 30, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto la condanna alla pena di anni 4 e mesi 1 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
SCAFFIDI MANGIALARDO Giovanni e MASI Antonino responsabili dei reati di cui al capo 32, esclusi i fatti commessi mediante i mandati emessi nel 2009 e nel 2010, nonché mediante il mandato n. 1000/2013, uniti nel vincolo della continuazione, concesse le circostanze attenuanti generiche prevalenti sulla contestata aggravante, li condanna alla pena di anni 2 e mesi 9 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
GIUFFRE’ Antonino responsabile dei reati di cui al capo 34, escluso il reato commesso mediante il mandato 1592/2010, uniti nel vincolo della continuazione, disapplicata l’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p. e concesse le circostanze attenuanti generiche, lo condanna alla pena di anni 2 mesi 8 e giorni 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
ASTONE Vittorio responsabile del reato di cui al capo 36, escluso il fatto commesso mediante il mandato n. 1000/2013, uniti nel vincolo della continuazione, e per I’effetto, concesse le circostanze attenuanti generiche prevalenti sulla contestata aggravante, lo condanna alla pena di anni 2 mesi 9 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
INDAIMO Giuseppe responsabile del reato di cui al capo 38, escluso il fatto commesso mediante il mandato n. 1000/2013 e per I’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p. € concesse le circostanze attenuanti generiche, lo condanna alla pena di anni 2 mesi 8 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
GATTO Rosa responsabile dei reati di cui al capo 61, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto la condanna alla pena di anni 4 e mesi 3 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
GATTO Tina responsabile dei reati di cui al capo 63, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., la condanna alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
PRESTI Dario responsabile dei reati di cui al capo 59, uniti nel vincolo della continuazione, e per l’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., la condanna alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
CARANNA Giuseppe responsabile dei reati di cui al capo 65, uniti nel vincolo della continuazione, e per I’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., la condanna alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
CARANNA Domenico responsabile dei reati di cui al capo 67, uniti nel vincolo della continuazione, e per I’effetto, disapplicata I’aggravante ex art. 61, n. 7 c.p., la condanna alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.
Ed ancora:
Condanna gli imputati al risarcimento del danno patito dalle parti civili, da liquidarsi in separata sede, oltre al pagamento delle spese processuali, quantificate in euro 4.500,00 per ciascuna parte, oltre accessori di legge.
Interdetti dai pubblici uffici
Questa pena spazia da quella in maniera perpetua dai pubblici uffici all’interdizione temporanea per anni 5.
confische
Il tribunale ha disposto la confisca di denaro e se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo definito per tutti gli imputati per somme che spaziano da 857.632 a 3.800 euro.
dissequestri
In sentenza anche la disposizione del dissequestro e la restituzione all’avente diritto dei documenti sequestrati al passaggio in giudicato della sentenza e le assoluzioni di ARASI Carmelo, MASI Antonino e SCAFFIDI MANGIALARDO Giovanni dal reato di cui al capo 32, con riferimento ai mandati emessi nel 2009 e nel 2010, nonché al mandato n. 1000/2013, perché il fatto non sussiste.
altre assoluzioni
Assolti anche, perchè il fatto non sussiste, GIUFFRE’ Antonino – capo 34, con riferimento al mandato n. 1592/2010, ASTONE Vittorio dal reato di cui al capo 36, con riferimento al mandato n. 1000/2013, INDAIMO Giuseppe dal reato di cui al capo 36, con riferimento al mandato n. 1000/2013, ARASI Carmelo dal reato di cui al capo 74 e visti gli artt. 531 cpp, 157 e ss cp
Il tribunale ha anche dichiarato di non doversi procedere in ordine ai restanti reati ascritti rispettivamente agli imputati per essere gli stessi estinti per prescrizione.