A scrivere in redazione è Sandro Giuffrè.
“Sinceramente, adesso il troppo e troppo!!!
Sono veramente deluso, e non solo io, da come la legge italiana, nonostante i vari solleciti a polizia municipale, carabinieri, prefetto ecc .. non muove una foglia, è lenta, pachidermica, si ferma sui fuscelli delle procedure senza guardare la “trave” che ti entra nell’occhio!!!
Ora si muove, insieme all’indignazione, solo la “cippatrice”!!
In questi giorni leggendo sui giornali, sui media, su internet ho notato che alcuni esultano per la riuscita del famoso ricorso al TAR, che ha visto contrapporsi il Comune di Sinagra (perdente ed alla “corda”) contro la Proprietà della Caleg (l’azienda del pellet attenzionata per la “produzione” di rumori, vapori e polveri anche da un Comitato cittadino – ndr)).
Per evitare confusione, con sincerità, devo subito dire che sono d’accordo anch’io sul fattore lavoro.
Però mi chiedo e vi chiedo, perchè si deve insultare la libera espressione di noi cittadini?
Leggendo bene tra gli articoli (e non voglio qui entrare nel merito di chi l’ha scritto) si vede, che emerge la parola “infastiditi” dal rumore …
ALLORA SIGNORI GIORNALISTI, TELEVISIONI, BLOGGER, SIETE INVITATI -TUTTI – A CASA MIA.
Poi vedremo come la penserete … dopo.
Lor Signori portino qui, figli, nipoti, amici, nonni, mamme, sorelle, persone care, vivano il loro quotidiano, anche per poche ore, in quest’inferno.
Io oggi combatto contro l’inquinamento sia acustico che atmosferico, lo faccio in nome collettivo, e mi stupisco quando gli enti che hanno effettuato i controlli non hanno “notato nulla di strano“.
Io sono più che convinto che le emissioni del rumore, tanti decibel, sono quasi quanto un aereo in decollo!
Dei numeri: 96 db nella stanza da letto,136 db fuori in area aperta, (misurato con un fonometro privato) ….
Adesso mi chiedo come si fa a dire che e in tutto in regola? … e poi magari danno fastidio dei ragazzini – definendoli teppisti, ragazzacci, delinquenti – che provano in un garage i pezzi di un piccolo gruppo rock.
Per non parlare dei fumi e delle polveri sottili con le quali conviviamo.. convive un intero paese..
“Hardwood” e “softwood” sono i nomi che in sintesi classificano il legno in legno duro e tenero, che ad una lunga esposizione può avere effetti “CANCEROGENI”.
Leggete tutti l’elenco stilato dello IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) e allegato alla normativa per capire quali sono i legnami a cui si applicano le disposizioni del Decreto Legislativo m 66/2000 …. e certificate voi che potete e dovete – che qui viviamo al sicuro…. e tutto il paese è a rischio?
E consideriamo che la macinatura del legno e eseguita all’aperto. Questo è un dato di fatto incontrovertibile.
Che legnamene è ustao? – Punto di domanda.
Considerando – cosa ampiamente documentata – che le polveri sottili nell’aria sono una consuetudine quotidiana – al di là da dove provengono – , sono sotto gli occhi di tutti.
Nel nostro comune le polveri si stendono, volteggiano, si depositano anche su due noti supermercati che vendono al dettaglio alimenti, vorrei capire qui, dove sono i veri controlli?
Si parla soltanto che l’amministrazione comunale voleva mandare a casa operai, si colpisce l’emotività di tanti, si mette l’uno contro l’altro, si parla di numeri e cifre di tributi da dare, da avere, di deroghe e nuovi regolamenti, si fa confusione… ma non è così.
Nessuno vuole nuovi disoccupati o aziende chiuse.
Voglio, vogliamo garanzie per la salute, per la qualità della vita di tutti, anche di quei bambini, che vanno a giocare nella villa comunale, che sugli scivoli scivolano – si vede ad occhio nudo – sulla polvere.
Difendiamo, noi che protestiamo, solamente per rivendicare il diritto alla nostra salute, che badate bene, non deve garantirci una fabbrica, che ha l’obbligo di stare dentro le leggi, ma l’amministrazione comunale, gli organi preposti al controllo, l’arpa, la regione, lo stato.
Difendiamo il nostro Ambiente. La nostra vita.
Difendiamo un Bene Comune.
Io vivo sopra questa fabbrica e sinceramente sono stufo di sentire sia di giorno che di notte le finestre che tremano, le polveri che si infiltrano in casa, si insinuando dentro i nostri polmoni, convivono con i nostri cibi.
Sono stufo ma accetterei tutto se qualcuno mi certificasse che tutto è in regla, che tutto è conforme, che non c’è pericolo per la salute.
Senza risposte certe, abbiamo, ragione di preoccuparci!.
E questo lo dico anche alla stampa. A chi fa opinione. Perchè questa azione è anche d’opinione.
E’ un modo di fare e di agire che va oltre la vallata di Sinagra. Potrebbe capitare a chiunque in qualsiasi posto.
Ci vuole rispetto per le persone.Questa fabbrica ci rispetta? Qui si rispettano i regolamenti? Qui c’è chi li fa rispettare?
Qualcuno lo dica, lo sottoscriva, si attivi.
Chi ha colpa pagherà ( forse.. ma intanto?).
Chi ha dato tutte le autorizzazioni, se non in regola, è il principale colpevole, ma questo ora non ci basta.
E sono colpevoli moralmente chi ha creato un insediamento commerciale\industriale senza regole, chi non si attiva per la messa in opera dell’area di “vecchio mulino”.
Non temo il giudizio o le aggressioni…. verbali, fisiche, morali.
Ho scritto con cuore e con la verità, ho scritto come vorebbero fare tanti sinagresi…. che non hanno il coraggio di firmare il pensiero libero.
Ho scritto perchè voglio che l’amministrazione, lamia amministrazione,m quella che amministra la mia città, quella che non rappresneta la fazione che l’ha votata ma un intera collettività, sia attiva, presente, come la società civile.. perchè questa è una battaglia non contro ma per.
Sandro Giuffrè.