SINAGRA – Alla ricerca del “manifesto” perduto!
Cronaca Regionale

SINAGRA – Alla ricerca del “manifesto” perduto!

 

 

Antonio Carcione, capogruppo della lista di maggioranza “Ricostriamo Sinagara”, ieri, nella seduta consiliare, fissata ad ora di pranzo, è stato deciso, irremovibile, quasi andando contro il dire del ragioniere dell’ente, favorevole a fare pagare un po’ meno di tasse ai sinagresi, ad effermare, convincedo anche i più “tiepidi” del suo gruppo a votare il provvedimento, perche: “io dico che questa riduzione non la facciamo”.

Una scelta “politica” – sicuramente che fa i conti con il bilancio comunale, presa con senso di dolorosa responsabilità – costi quel che costi ma che l’opposizione boccia affermando che “riteniamo che con questo atto si rischia di dare un colpo letale all’economia del nostro paese”..

Così alla fine l’aula si esprime.

Tutti favorevoli all’aumento, almeno al momento del voto.

Tutti pronti a bocciare gli emendamenti, le proposte, i suggerimenti del vice presidente del consiglio Daniela Spanò e dell’opposizione consiliare.

Sembra proprio che in questa stagione politica il dialogo politico a Sinagra si sia arenato sul muro contro muro.

I lavori di ieri, vanno avanti anche tra risatine e frecciatine, mentre la frattura tra il vicepresidente ed il suo ex gruppo diventa sempre più evidente, quasi fisico.

Lei fa diga con l’opposizione, insieme non vogliono un altro ipotetico esperto di “recupero crediti”, poi propone anche di non far pagare poveri e anziani con pensioni minime ma Carcione, ed il suo ex gruppo, tira avanti.

“E’ poi se facciamo sconti – si chiede il consigliere Anna Fogliani – su chi carichiamo poi la perdita?”.

Sono calcoli fatti dall’ufficio – ripete spesso e in buona sostanza  il sindaco Vincenza Maccora – non ci sono i margini per derogare.

Certamente una decisone sofferta. Su questo nessun dubbio.

Ma ormai è cosa fatta.

E per il consigliere Vittorio Piazza ora è tempo che l’amministrazione spieghi la sua scelta alla gente, specie quella che vive nelle borgate e nelle frazioni: “potrebbe non capire”.

Per l’amministrazione è anche il tempo di aprire la caccia agli evasori, agli abusi,”pagare tutti, per poter pagare di meno”.

Il regolamento passa con i voti della maggioranza, l’opposizione si astiene ed elabora un pesante comunicato stampa che appresso pubblichiamo, e che per quanto riguarda il regolamento tares, sul voto finale, evidenzia che “ci siamo astenuti, e abbiamo presentato degli emendamenti che sono stati votati all’unanimità dal consiglio comunale,  per quanto riguarda all’art. 34. quello sugli accertamenti riteniamo che biosgnava rivederlo creando la possibilità di rateizzare il tributo per chi si trova in uno stato di obiettiva difficoltà”.

La Spanò ha votato contro: “perché non vuole spremere i cittadini”.

Per le tariffe: si della maggioranza, no dal vice presidente e dall’opposizione, che insieme lamentano la mancanza di una programmazione finanziaria oculata che avrebbe permesso di abbassare gli importi.

Il consiglio finisce, c’è fretta, bisogna andare a pranzo.

Il “dibattito” si sposta nella piazza.

Tante domande, anche tra i pochi presenti.

Principalmente si cerca di comprendere i motivi della stangata che arriva sotto l’albero dei sinagresi, ma si discute sopratutto sul “manifesto” zeppo di accuse denigratorie.

Ne ha parlato per prima  il sindaco, Enza Maccora, durante i lavori.

Il “corvo” lavoro nell’ombra, si aggira anche dentro al “palazzo”, affige “tazebao” alle porte, pone domande scomode.

Attacca le scelte dell’amministrazione, anche quelle su periti ed esperti.

Sa tante cose, è informato…. sembra che viva dentro l’amministrazione, che ne conosca uomini e meccanismi.

La “piazza” fa nomi, definisce circostanze, si entra nel mondo delle illazioni.

Ma  nessuno ieri aveva visto il manifesto .. e scoppiando il “caso”, scoppia anche la caccia a trovarne uno.

La minoranza ne chiede inutilmente copia al sindaco.

E mentre tra qualche giorno andrà in aula il bilancio di previsione puntuale arriva sui media il documento dell’opposizione.

Eccolo.

Il gruppo consiliare “Uniti per crescere” ritiene che, dopo il breve tempo avuto a disposizione per valutare il Piano Finanziario relativo al servizio di rifiuti, sono rimaste immutate le perplessità su di esso e su un tributo che graverà pesantemente sulle tasche delle famiglie, delle imprese e dei commercianti sinagresi, soprattutto in questo momento di grave crisi economica e occupazionale. Infatti, noi voteremo contro per i seguenti motivi:

1. Vi è uno scostamento pari ad € 61.000 tra le entrate previste in bilancio pari ad € 500.000 (confermate anche dalla relazione del revisore dei conti) e le somme previste nel piano finanziario pari ad € 439.000.

2. La scelta di ripartizione delle entrate tra utenze domestiche (72%) e utenze non domestiche (28%) doveva essere ponderata tenendo conto del fatto che il 90% delle utenze non domestiche (artigiani, commercianti, professionisti, imprenditori ecc) appartiene a famiglie di sinagresi già gravate dal pagamento della tassa sulle utenze domestiche.

La ripartizione dei costi al mq per le attività economiche penalizza alcune categorie di attività rispetto ad rispetto altre, infatti i costi al mq risultano essere:

bar € 12 mq – ristoranti € 16 mq – commercio di fiori  € 21 mq – banche € 3,7 mq . supermercati € 9,5 mq per alcune attività si avrebbe un costo insostenibile con il rischio di farle chiudere.

Pertanto, così come è avvenuto in diversi comuni della nostra provincia, poteva e doveva essere ridotta anche solo di alcuni punti percentuali la quota a carico delle attività (tenuto conto che all’80% delle suddette categorie viene applicata l’aliquota massima), rappresentando così un risparmio non indifferente per ciò che rappresenta la maggior parte dell’economia sinagrese.

Da una nostra simulazione infatti risulta un aumento del 20% circa rispetto alla TIA 2012 per le utenze non domestiche.

3. Nel calcolo dei coefficienti per il riparto delle entrate per le utenze domestiche riteniamo che vada aumentata la quota fissa e ridotta l’incidenza della quota variabile.

I consiglieri di opposizione, pur rilevando lo sforzo che gli uffici dell’area competente hanno prodotto per la stesura del piano finanziario TARES e per il recupero di utenza non censite, evidenziano che l’amministrazione, ancora una volta, ha abdicato al suo ruolo: non ha compiuto alcuna scelta.

In un anno, invero, non è stata capace di presentare un piano industriale che potesse fare intravedere una riduzione dei costi del servizio; gli unici risparmi sono stati ottenuti in parte dalla chiusura dello sportello TIA, in parte della non applicazione del 10% di IVA sulla TARES e dall’economia realizzata con il ribasso di gara espletata a causa dell’emergenza rifiuti.

Il nostro gruppo ritiene inoltre che si doveva prevedere una  entrata minore sul bilancio 2013 e trasferire una parte dei costi del servizio che l’Ato ha svolto nei  primi sei mesi 2013 sul pluriennale 2014, tant’è che le fatture dell’ Ato verranno pagate nel corso dell’ esercizio finanziario del prossimo anno.

Per tutti i motivi sopra esposti non possiamo approvare la proposta di deliberazione in quanto riteniamo che con questo atto si rischia di dare un colpo letale all’economia del nostro paese.

 

1 Dicembre 2013

Autore:

admin


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