Saranno presto trasformati in aiuti concreti dall’Amministrazione Musca
I soldi stanziati dalla presidenza del Consiglio e destinati con decreto del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ha firmato l’ordinanza che stanzia 400 milioni ai Comuni per distribuire aiuti alimentari a chi ne ha bisogno, saranno presto trasformati in aiuti concreti dall’Amministrazione Musca.
”A breve, dice il primo cittadino potranno essere inoltrate le domande dagli aventi diritto. Il Comune ha già contattato gli esercizi economici locali per verificare e acquisire la disponibilità degli stessi ad aderire alla distribuzione degli aiuti che – chiarisce il sindaco- è stata si fatta sul numero di abitanti ma, considerando che a essere in oggettiva difficoltà non sarà tutta la popolazione, sicuramente arriveranno strumenti perché gli aiuti vadano solo a chi ne ha diritto.”
Ma come funziona e quanto dure il provvedimento?
Il testo finale ha confermato che il contributo per ciascun Comune non può essere inferiore a 600 euro. L’80% del totale, 320 milioni, viene ripartito tra le amministrazioni in base alla popolazione, mentre il 20%, 80 milioni, viene distribuito in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale dando più risorse a quegli Enti con più persone in difficoltà.
Criterio questo però che potrebbe non rispecchiare la realtà in quanto il fermo forzato delle attività potrebbe colpire duro in ogni famiglia.
Ad individuare i beneficiari sarà, di norma, l’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune dando priorità a chi, com’è giusto, non sia già destinatario di altro sostegno pubblico (come il reddito di cittadinanza).
E’ facoltà dei Comuni destinare all’acquisto di generi alimentari i fondi derivanti da eventuali donazioni, che possono confluire su conti correnti bancari appositamente aperti.
Questo primo fondo dovrà tamponare l’emergenza fino al 15 aprile poi ci saranno i 600 euro previsti dal Decreto Cura Italia.
Per questi, la circolare n. 48 del 29 marzo 2020 riporta specificamente che: “Sul piano operativo, a partire dal 10 aprile 2020, per le prestazioni pensionistiche e non pensionistiche erogate dall’Istituto mediante l’accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto di deposito a risparmio bancario nominativo dotato di codice IBAN, su libretto di risparmio postale nominativo dotato di codice IBAN o su carta prepagata ricaricabile dotata di codice IBAN, non è più prevista la compilazione e trasmissione dei modelli “AP03”
Enzo Caputo
E a tal proposito il gruppo consiliare “Valorizziamo Sinagra” ha scritto:
Dal Governo in arrivo al comune di Sinagra € 23.203,00 a titolo di contributo di “solidarietà alimentare”.
Auspichiamo piena collaborazione con tutte le parti sociali della nostra comunità, informazione e trasparenza sull’utilizzo di queste somme