La notizia gira veloce di bocca in bocca, come diceva una canzone di De Andrè, ma qui non si parla di “donnine allegre” ma della vicenda dei risparmi depositati in una banca. Utilizzati, pare, all’insaputa dei correntisti, in maniera inopportuna. Ovviamente bocche cucite, mormorii, rumors da piazza mentre c’è chi ipotizza anche un licenziamento dopo un periodo di forzata aspettativa per un dipendente.
Raccontiamo una storia.
Quella che vede la cronaca prendersi – sottraendolo alla politica locale – gli spazi della prima pagina.
La notizia sta in mezzo tra la chiacchiera della piazza e quella degna della giudiziaria.
Ma si sa, quando di mezzo ci stanno banche, agenzie del risparmio e operatori al credito, il silenzio è d’oro, anche per evitar panico, dicerie, cattiva pubblicità.
Ed allora tutto diventa ovattato, silente, anche se i si dice spesso sono ingombranti.
Il fatto, inequivocabilmente riporta – con i dovuti distinguo – a quanto successe a Capo d’Orlando, nella vicenda Ingemi qualche anno fa. Così pare che anche qui un dipendente si sia approfittato di fiducia e risparmi.
Poi una volta scoperto sia stato allontanato ed ora sembra sospeso definitivamente.
Un procedimento interno? Pare di si.
Inevitabile il mormorio “estivo” della piazza, mentre montava il caso, con la corsa alle verifiche degli estratti conti per tanti correntisti, mentre già avevano destato sospetti – ai clienti più attenti è più curiosi, quelli che magari frequentano lo “sportello” più assiduamente – la presenza degli ispettori all’interno della filiale nelle settimane passate. Si perchè questa – come già detto – non è storia recente.
Ora c’è silenzio. Quasi la voglia di portar avanti le lancette del tempo per dimenticare in fretta.
Di fatto Sinagra era ed è – sotto il profilo di banche e accesso al credito – un punto importante per aziende e risparmiatori di un ampio comprensorio attratti dagli ottimi servizi forniti dentro le filiali, dell’inesistenza o quasi di dover far fila, dei servizi a loro dedicati, dalle disponibilità delle agenzie bancarie\assicurative che qui operano.
Professionalità e impegno seminati negli anni che certamente non devono essere nè possono essere vanificati da attività sospette, (ma anche vere effettuate dal singolo) certamente tutte da verificare anche se la piazza – frettolosamente -ha già emesso sentenze e condanne, fatti i nomi, definiti i giri di parentele, ricostruiti i volumi e l’utilizzo delle somme mal utilizzare.
Comunque qui nessuno è sparito. Nessuna fuga verso lidi tropicali, e questa è una certezza per il futuro di molti risparmiatori.
Qui le banche sono solide, serie, affidabili.
Certamente in tema di trasparenza sarebbe bello poter leggere un comunicato dell’Istituto interessato, tranquillizzante, chiaro, senza la necessità di dover fare nomi ma in grado di ridare serenità ai correntisti.
Fine della storia.
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