Perché se alcuni si sciolgono come neve al sole, diventando da inespugnabili fortini, in linee Maginot, altri si determinano in orizzonti neanche tanto lontani.
Enzo Caputo afferma “Una campagna elettorale che fortunatamente ha esaurito il suo tempo, quello tra bar e salotti, tra “clan” e truppe cammellate, ora si deve uscire davvero allo scoperto, metterci la faccia, confrontarsi con il popolo sovrano”.
“Rispetterò gli impegni presi, gli accordi sanciti – dice, e che lo vedono vicino a Carmelo Rizzo – e non mi tiro indietro anche perché credo negli uomini, ma c’è un tempo per tutto e non bisogna tirare la corda del buonsenso”.
Poi stocca sui vertici dei partiti che lontano da Sinagra “voglio decidere, fare e strafare… non è più il tempo, non è corretto, non è giusto ed è irrispettoso.. in questo paese si deve capire che bisogna ragionare con la propria testa, nessuno ci tirerà fuori le castagne dal fuoco, ci darà occupazione, finanziamenti, lavoro… dovremo essere bravi a costruire il futuro, quello dei giovani.. per questo è una campagna elettorale importante, determinante”.
E conclude. “Io sarò tra la gente, come sempre”.
Ma le ombre lunghe di questi pomeriggi, già primaverili, vedono allungarsi quelle di Lo Monte e Lombardo anche in questa vallata… aspettando intanto che scatti l’ora “legale”.
