Ma il travagliato mare della sinistra sinagrese non è l’unico, in questi giorni, ad essere afflitto da “moto perpetuo”.
Tornando dentro al mondo del centrosinistra, e dopo l’incontro informale di qualche sera fa tra i due circoli pidiessini e quello che fa capo allo stesso sindacalista, questo afferma “la sinistra “dei poveri, ma del popolo “ sembra non trovi casa, è un assurdo, ma 200 voti sembrano non aver peso. Tanti ne rappresentiamo, contando quelli del compianto Antonio Ioppolo e dell’avvocato Antonella Fogliani, eppure il mio gruppo sembra essere un figlio nato da chissà quale colpa, ma questo è il ruolo di chi non accetta le regole del compromesso”.
Uno sfogo amaro, quasi consapevole che potrebbe maturare la scelta di un affidare mandato esplorativo o un incarico, per vedere se il Pd ha i numeri di correre da solo.
“Sarebbe una soluzione politica, che non commento dice il sindacalista sinagrese, ma almeno sarebbe una scelta chiara, non ci sono poltrone precostituite o definite in questo momento, tutti possiamo fare quei passi indietro che la logica impone per dare un futuro a Sinagra, ma il tempi sono stretti ed io non aspetterò più nessuno .. gli errori fatti in passato devono pur servire a qualche cosa”.
Così si attende nei prossimi giorni un documento chiarificatore ( ma potrebbero anche essere due).
Comunque a Sinagra, nei bar, nei salotti, per le vie, già è clima elettorale e si fanno i primi nomi che contano a tutti gli effetti, e si registrano anche i “primi ritorni a casa”.
Tra i nomi dei possibili papabili a sindaco stamani, dopo le feste, anche quelli di Michele Orifici e Ninì Maccora.
Che potrebbero definirsi il nuovo ed il veterano del volto politico di Sinagra, ma di contro già i veti si incrociano.
Di fatto è prematuro, avventato, tutto se non si scioglie il nodo sulla relazione politica elettorale tra l’attuale sindaco, Tino Scarso, e Enzo Ioppolo.
Questo infatti è il vero ago della bilancia della politica di questo centro.
Aria tranquilla, secondo i beni informati, nel centro destra, Lio Agnello, pur dovendo fare i conti e contare gli appoggi dentro e fuori il consiglio, non dovrebbe avere concorrenti sulla sua potenziale nomina a candidato sindaco.
Questa potrebbe essere messa in dubbio se venissero a mancare i numeri per dare credito alla lista ed allora non si esclude la sorpresa dell’outsider di lusso, quel cavallo di razza ancora del tutto inedito sul palcoscenico della politica locale del quale si sussurra il nome.
