Un comitato, un’ampia attività di controllo, l’Arpa coinvolta, un’assemblea popolare.
E’ questa in sintesi l’attività che in questi mesi ha fatto discutere tanti a Sinagra sul problema dell’inquinamento, sopratutto sonoro, ma anche ambientale, di un’azienda, che da quattro anni, opera nel comune, ai margini dell’abitato, produce pallett, da posti di lavoro, ma anche “regala” fumi e rumori, a ciclo continuo.
Il comitato cittadino, più di 100 persone, ha chiesto interventi di controllo tesi a ridurre i rumori, poi un’assemblea civica mediata dal primo cittadino sinagrese ha provato a trovare un punto di incontro che mettesse d’accordo tutti, quindi un’ordinanza del sindaco che impone entro il 16 ottobre, interventi radicali per ridurre il rumori, a carico dell’azienda, altrimenti la chiusura dell’impianto. ( vedi foto).
Da qui la lettera che la Caleg ha inviato al Prefetto di Messina che pubblichiamo integralmente.
Segnalazione rischio sospensione dell’attività produttiva della Caleg Srl nel Comune di Sinagra.
Ill.mo Sig. Prefetto,
mi permetto di inviare questa lettera per segnalare alla Sua attenzione una situazione di estrema urgenza per le possibili ripercussioni sotto l’aspetto economico-produttivo, sociale e di ordine pubblico.
La società Caleg Srl da me rappresentata, svolge un’attività di lavorazione del legno per la produzione di pellet, presso l’area PIM di proprietà del comune di Sinagra in c/da Filippello occupando circa 9 dipendenti, da circa 4 anni ed oggi l’azienda rischia la chiusura per un provvedimento, a mio avviso, spropositato, punitivo e persecutorio.
A seguito dell’ordinanza n°32 del 10-10-2012 del Sindaco di Sinagra alla società è stata ordinata, per una presunta irregolarità formale, la delocalizzazione entro 5 giorni all’interno del capannone industriale di una attrezzatura, attualmente situata nell’area esterna dello stesso, con avvertenza che in caso di inadempienza sarà automaticamente sospesa l’attività aziendale.
Tenuto conto che, per il tipo di attrezzatura, del ciclo produttivo e degli spazi necessari, è materialmente impossibile adempiere alla suddetta ordinanza, l’azienda dal prossimo 16-10 è costretta ad interrompere l’intera attività produttiva.
Si fa presente che la suddetta attrezzatura è posizionata in quel sito fin dall’inizio dell’attività e sempre in quel sito sono stati fatti tutti i controlli e le verifiche di carattere igienico-ambientale da tutti gli organi preposti.
Tale interruzione dell’attività provocherà dei danni economici e di immagine irreparabili all’azienda essendo attualmente la produzione a pieno regime per l’approssimarsi della stagione invernale e che, quindi, ci sono in essere importanti contratti sia con i fornitori (principalmente aziende boschive locali) che con i clienti in tutta la regione (compresa una nota multinazionale).
Esprimo, inoltre, preoccupazione per lo stato di ansia e di insicurezza dei lavoratori interessati, i quali presumibilmente metteranno in atto, giustamente, tutte le iniziative possibili per salvaguardare il proprio posto di lavoro con presumibili rischi anche per l’ordine sociale e pubblico.
Manifestando le preoccupazioni sopra riportate auspico un Suo autorevole intervento e comunico tutta la mia disponibilità per una positiva conclusione della vicenda.
RingraziandoLa in anticipo per l’attenzione che vorrà riservare alla problematica, si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
Carmelo Caltabiano
(Amministratore Unico della Caleg)