SINAGRA: Ormai è tempesta amministrativa
Dal Palazzo

SINAGRA: Ormai è tempesta amministrativa

DSC_0337L’assessore Giovanni Bucale:”Loro e noi, tre anni dopo!” Pollice verso per  l’ex-candidata a sindaco Enza Maccora e per il PdL locale. Pesante intervento del consigliere Guido Benincasa”Si è scritta la pagina più buia della politica sinagrese di tutto il dopoguerra e certamente non per colpa dell’opposizione”.

Solo quarantott’ore di apparente calma, senza comunicati, ma l’aria era tesa, minacciava tempesta a Sinagra, dopo il 7 a 7 dell’ultimo consiglio comunale e l lettera aperta di Riccardo Orifici.

Ed arrivano due fulmini.

Per tanti il peggio deve ancora maturare, è “in progress” per dirla con un termine tanto in voga di questi tempi.

Di fatto il “conflitto” si allarga e potrebbe anche travalicare i confini del comune.

Ecco le note.

La prima è di Giovanni Bucale, già consigliere comunale ora neo-assessore nell’esecutivo di Gaetano Scarso.

E’ una lettera aperta.

La cronistoria dei fatti che si allarga con accuse al PdL locale, ai i consiglieri di opposizione ed a Enza Maccora, già candidata, alle elezioni del 2007, alla carica di sindaco, sfiorata per una manciata di voti.

Per loro è un gioco, un divertentissimo gioco, vantaggiosissimo gioco!
Attirano l’ignaro cittadino a “puntare” su una carta che appare vincente, su un programma forzatamente allettante e poi…spariscono come fantasmi e con loro sparisce la fiducia e l’aspettativa verso un futuro migliore.

Per loro è un gioco, un abilissimo gioco di squadra.

Loro operano solo ed esclusivamente in funzione di essa, della “squadra”, composta da amici, parenti, ecc…

Loro sono il nuovo, ma anche il vecchio, la politica e l’antipolitica.

Loro sono stati negli ultimi vent’anni “amici”, poi “nemici”, poi nuovamente amici, poi di nuovo alleati, poi, nuovamente, feroci avversari che si odiano, loro, per anni, non si sono neanche scambiati una parola, un saluto, ma alla fine, all’ora di “stringere”, un accordo sono riusciti pur sempre a trovarlo.

Loro sono l’origine di una “nuova Sinagra”, ma anche il declino di essa, loro sono il futuro, ma se ben ci pensiamo, sono soprattutto il passato.

Per loro la politica è un gioco di prestigio, una continua guerra strategica!

Esperti illusionisti rappresentano una realtà inesistente, fatta di compromessi e “inciuci”.

Loro, poi, hanno il dono dell’ubiquità, sono ovunque e contemporaneamente!

Sono consiglieri e dipendenti, consigliori e “altoparlanti”, assessori e imprenditori, direttori, presidenti e costruttori.

Loro consigliano, sconsigliano, dipendono, ordinano, minacciano, ottengono, dirigono, “costruiscono”, distruggono…

Per loro è un gioco, un sottilissimo gioco, dove gli interessi personali raramente coincidono con quelli generali e spesso e volentieri sono ritenuti più importanti di quelli di una comunità che è ormai ridotta, realmente, sotto i tremila abitanti.

Loro, sono quelli del “o con me o contro di me”, quelli del “mai più insieme” ma, poi, sono quelli che vanno a finire tutti negli stessi “grandi”, grossi, partiti, nello stesso movimento, sperando che tanto…potrebbe essercene per tutti.

Scrivevo così, cari sinagresi, nell’editoriale de “L’Altra Voce” di mercoledì 19 marzo 2008  e devo dire che anche questa volta avevo visto lontano.

Infatti, basta farsi una passeggiata una domenica mattina qualunque in piazza San Teodoro, per vedere cosa è cambiato?

Si chiedeva così, qualcuno, in uno dei tanti manifesti che nei mesi scorsi si sono rincorsi nei muri del paese.

Automobilisti che voltandosi verso il lungofiume, rischiano addirittura l’incidente per voltarsi e vedere “tutti insieme” confabulare “personaggi notissimi” della politica sinagrese sulle strategie politiche da attuare.

Neanche la mano “surrealista” del grande Salvador Dalì potrebbe dipingere uno dei “quadretti” che si presentano già da un po’ di tempo (dall’azzeramento della giunta, luglio 2010) di fronte agli occhi increduli dei sinagresi.

C’è davvero chi crede di essere sempre nel giusto e di poter fare ciò che vuole e pensa a criticare l’operato di chi giornalmente vuole solamente “dare” al paese di Sinagra e non ha niente da “ricevere”. 

A Sinagra ci conosciamo davvero tutti e dicono bene quegli amici: “ognuno di noi ha una faccia e una propria coerenza”.

Cos’è cambiato??? Mah !!!

Ora però consentiteci, dopo aver ascoltato giustamente tutte le campane, ascoltate la nostra  di campana, perché adesso tocca a noi: aprite bene le orecchie perché, ora,  parliamo noi.

Che cosa è successo sinagresi, che sta succedendo?

Ve lo spieghiamo noi.

E’ successo che un sindaco di nome Tino Scarso probabilmente “prestato” alla politica, da persona onesta e intelligente qual é, magari contro le logiche perverse della politica, con un sussulto di orgoglio non ha ceduto al “ricatto politico” del PdL di Sinagra e, mettendolo fuori dall’Amministrazione, non ha più avuto la maggioranza in consiglio, poichè ha perso tre consiglieri e il vice-sindaco.

Il progetto “Nuova Sinagra Libera” è miseramente fallito dopo solo due anni e mezzo per colpa di  “tutti” coloro che l’avevano ideato e creato e di nessun altro.
All’interno delle opposizioni, di contro, è fallito miseramente il progetto “Insieme per Sinagra”.

Il resto sono solo chiacchiere.

Qui si registra la vittoria dell’ “opposizione costruttiva”, lanciata in un primo momento dai consiglieri comunali Giovanni Bucale e dal compianto Nino Ioppolo.

Infatti, già da un anno, circa dieci sui quindici candidati consiglieri che componevano la lista in appoggio alla candidata a sindaco (amministrative maggio 2007) Enza Maccora, non sarebbero stati più disponibili ad appoggiare la candidatura della stessa poiché questa, gestendo in modo “discutibile” il post-elezioni e, inoltre, schierandosi con una parte, e cioè con il suo partito-famiglia e CONTRO gli alleati che l’avevano portata a soli 24 voti dal diventare sindaco di Sinagra, è venuta meno al ruolo super-partes per il quale era stata scelta.

In consiglio comunale ciò che resta del gruppo “Insieme per Sinagra” (Benincasa, Maccora e Saitta), insieme ai nemici “storici” fino all’altro ieri e cioè i consiglieri del PdL (Corica, Passalacqua e Piazza) giocando anche sulla posizione “critica” verso l’esecutivo, del presidente del consiglio Emanuele Giglia, hanno frettolosamente messo da parte liti e rancori, mettendo in atto una strategia distruttiva per il paese:

–  far saltare il bilancio e impedire lo svolgimento dell’Estate Sinagrese 2010 (ricordiamo ai disfattisti che l’ 11 agosto 2010 si è svolta la serata più bella di tutti i tempi della storia delle Estati Sinagresi);

–  far saltare l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche e far perdere 2,5 milioni di euro ai sinagresi, destinati al nostro Comune per il dissesto idrogeologico;

– costringere così Tino Scarso alle dimissioni e far commissariare il Comune per andare velocemente  a nuove elezioni.

Per loro, tutto questo è un gioco, continua ad essere un gioco: il gioco delle tre carte.

Sinagresi, c’è chi ha avuto il coraggio di dire di NO. 

Evitando al paese il disastro economico in un delicatissimo periodo di difficoltà e crisi generale e in seguito l’onta vergognosa del commissariamento.

I 5 consiglieri rimasti in maggioranza (Ioppolo G., Rizzo, Orifici, Giorgio e Conti Nibali) e i consiglieri Giovanni Bucale, Pino Gaudio e Franco Fogliani (quest’ultimi due costituitosi nel gruppo autonomo “Democratici per Sinagra”) con le loro azioni e con i loro voti determinanti in consiglio, hanno messo al primo posto gli interessi dei cittadini di Sinagra, davanti a quelli politici-elettorali di poche persone.

Hanno evitato il “disastro” per il paese, attirandosi l’invidia, il veleno e i pettegolezzi di bassa lega di chi è politicamente disperato perché vede allontanarsi la gestione di un  potere del quale non può fare a meno.

Loro sono loro.

Noi siamo un’altra cosa, un’altra storia…un altro futuro.  

In conclusione:

SINAGRA, oggi più che mai, ha bisogno di essere governata dalle persone giuste e da chi gli vuole bene e non dai “soliti noti” che negli ultimi consigli comunali hanno definitivamente gettato la maschera.Sono sicuro che il mio paese e i miei concittadini sapranno, ancora una volta, guardare in avanti e non voltarsi indietro verso un passato che nessuno desidera che ritorni.

Questi (e tanti altri) sono i motivi di una scelta coraggiosa e coerente, per non venir meno ai principi che hanno contraddistinto da sempre la nostra azione politica.

La storia insegna, Sinagra e i sinagresi non dimenticano ne chi detiene il copyright del “Ribaltone”, ne chi è stato protagonista di mille voltafaccia.

Giovanni Bucale

 

La risposta di Guido Benincasa, consigliere comunale, alla nota di Riccardo Orifici, primo dei non eletti, in attesa di subentrare in consiglio comunale al posto di Giovanni Bucale.

Non amo in genere rispondere alle provocazioni di chi cerca la rissa ad ogni costo e non lo farò neanche in questa occasione.

La situazione in cui si è venuto a trovare il paese in quest’ultimo periodo, però, mi spinge a fare alcune puntualizzazioni.

I miei interventi  riproducono sempre fedelmente la realtà e, pur essendo a volte duri e diretti, non sono mai  offensivi o, peggio ancora, diffamatori, non mi piace neanche ergermi a giudice e istruire processi contro chicchessia.

Anche le argomentazioni fatte nell’ultimo consiglio comunale rispettano questi requisiti.

Per maggior chiarezza e per una forma di rispetto verso chi mi ha sostenuto e continua a sostenermi, mi corre l’obbligo però di precisare che la reazione di Riccardo Orifici comparsa in questi ultimi giorni su diversi organi di informazione locali, oltre che sui muri del nostro paese, in generale ma, soprattutto, nei miei confronti, mi è sembrata davvero eccessiva e può trovare giustificazione solo nella grande delusione che traspare dalle sue parole oltremodo scomposte e offensive  verso chi  ha esercitato liberamente il proprio diritto al voto.

A qualunque livello – caro Riccardo –  l’elettore ha libertà di espressione del voto.

E le motivazioni politiche e non personali addotte dal sottoscritto riguardavano una posizione da te assunta e da me non condivisa.

Una posizione che ti ha spinto a sottoscrivere un accordo politico con chi fino a ieri hai combattuto e che ti ha combattuto.

Di rimando, nella tua lettera aperta, mi accusi di incoerenza.

Da quale pulpito viene la predica!

Parli di coerenza proprio tu che cambi casacca ad ogni alito di vento e che, nel corso della tua ormai lunga carriera politica sinagrese, non sei mai riuscito ad avere un consenso elettorale tale da ottenere un posto in consiglio comunale”.

La famiglia Corica, alla quale mi onoro di appartenere, da 50 anni è stata sempre presente nell’Amministrazione o in Consiglio grazie al consenso popolare e anche il  sottoscritto ha avuto sempre un’ottima affermazione.

Riccardo Orifici, anche la volta scorsa, non è riuscito a raggiungere il quorum necessario; adesso, che per surroga può finalmente ricoprire questo ambito ruolo e andare a dare man forte a chi nelle passate elezioni ha combattuto, non può, perché i consiglieri di opposizione, che in consiglio sono in egual numero di quelli della maggioranza, con il loro voto contrario, glielo impediscono!

Si consoli e abbia un pò di pazienza, la smetta di dare di sé questo spettacolo umiliante quanto indecoroso usando nei confronti di chi ha esercitato un proprio sacrosanto diritto parole piene di minacce, di livore e di rabbia malcelata.

Sarà  solo questione di tempo: prima o poi qualcuno provvederà a dargli questa soddisfazione, ma non sarò certamente io, perché il mio voto, politicamente, in coscienza, coerentemente con le mie idee, non mi sento di darglielo.

In un solo punto sono d’accordo con Riccardo Orifici. Si è scritta la pagina più buia della politica sinagrese di tutto il dopoguerra e certamente non per colpa dell’opposizione.

Non cerchi giustificazioni piccine quanto inutili e la smetta di offendere l’intelligenza degli altri: tutti a Sinagra sanno ben giudicare persone, atteggiamenti, azioni.

Consigliere Guido Benincasa

14 Gennaio 2011

Autore:

admin


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