SINAGRA\CASTELL’UMBERTO – Non si placano le polemiche sui Migrantes
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SINAGRA\CASTELL’UMBERTO – Non si placano le polemiche sui Migrantes

L’intervista a Enzo Caputo, giornalista e sindacalista che ha seguito, da un osservatorio privileggiato, in diretta, tutta la vicenda.

Dopo l’arrivo nei giorni scorsi, all’hotel “Il Canguro” di cinquanta migranti, trasferiti in emergenza dalla Prefettura a seguito dei massicci salvataggi , il polverone solevatosi, l’allerta dei media nazionali e regionali sul “paese razzista” e il rigetto di quest’infamante appellativo da parte della società civile locale le polemiche oggi si spostano sui tavoli della politica locale. Ad entrare a gamba tesa nel ginepraio delle polemiche è ora la volta del gruppo di minoranza “Valorizziamo Sinagra” che ha attaccato il sindaco Musca.
“Rappresentiamo- scrivono, tra l’altro – quei sinagresi che provano disagio a sentirsi etichettati come “razzista” ed esprimiamo profonda amarezza avendo constatato che per l’Amministrazione di Sinagra la tutela delle persone vulnerabili non è una priorità, chiedendosi poi come mai l’Amministrazione Comunale “ha messo in secondo piano l’aspetto umano della vicenda”, sottolineando come i sinagresi “sanno cosa significa andare in un paese straniero alla ricerca di una vita migliore.
E ancora: Il Sindaco di Sinagra, avrebbe dovuto far sentire la sua voce e pretendere che la protesta, anche se legittima, venisse rivolta, come poi è stato fatto, verso quelle Istituzioni che hanno sottovalutato il ruolo degli Enti locali nella gestione dell’accoglienza.
E se le proteste e la chiamata alle barricate era “formalmente” incentrata sulla inadeguatezza della struttura ad accogliere cinquanta migranti, oggi che 20 di quegli esseri umani sono stati trasferiti in una tendopoli, non c’è traccia di alcuno di quei sindaci che, solo ieri, richiedeva condizioni strutturali migliori”.
Insomma, par di capire, ci sarebbe voluto più mordente verso i “poteri forti” e più umanità verso i migranti.
Ma come sono andate le cose nella due giorni umbertina?
Sull’argomento abbiamo sentito il giornalista Enzo Caputo che ha seguito, spesso in prima persona, le vari fasi della questione:
“In effetti – dice il giornalista – è stato proprio questo che quella notte i due amministratori hanno fatto malgrado l’aggressione verbale subita dal sindaco Nino Musca e dal suo vice Carmelo Rizzo accusati dai presenti, quelli si contro i migranti, di essere i veri responsabili della venuta dei ragazzi.
Pur al centro di una situazione difficile, improvvisa e per certi aspetti esagitata, i due amministratori non hanno perso la calma è, da subito, si sono adoperati per informare il Prefetto della situazione che avevano trovato al loro arrivo facendolo per la via più istituzionale possibile assieme alle forze dell’ordine locali, cercando di smussare gli spigoli con un occhio attento alla salvaguardia dei migranti, se, caso mai, ce ne fosse stato bisogno.
L’opera è stata proseguita anche domenica quando lo stesso sindaco Musca ha disposto, in armonia con la figura istituzionale rivestita, l’entrata nella struttura del generatore di corrente elettrica indispensabile per affrontare la notte.
Pare che per questo abbia pure ricevuto ringraziamenti in quel di Roma.
Non sono stati da meno i componenti della Giunta e lo stesso presidente del Consiglio Comunale Lidia Gaudio che è pure entrata nella struttura per sincerarsi, per quanto possibile, che ai migranti fossero garantite i più elementari diritti umanitari.
E dei venti migranti ritornati nella tendopoli messinese?
A questa domanda Caputo è esplicito.
Un’ombra nel piano dell’accoglienza, magari accelerata dalla situazione che si era venuta a creare non di certo dovuta alle posizioni sinagresi poiché, già da prima, gli spostati erano stati destinati ad un’altra struttura di accoglienza, sembra nel Comune di Merì, il cui si sarebbe opposto adducendo la mancanza di strutture ricettive idonee.
Certo la questione migrazione è molto complessa e va oltre le varie prese di posizioni politiche che – conclude Caputo – vanno prese con le pinze sia a livello locale, non solo sinagrese, dove rischiano di trasformarsi in terreno di scontro politico, (sulla pelle dei ragazzi scappati agli orrori della guerra, della fame, del deserto e delle lager libici), tra maggioranze e opposizioni, sia nel più vasto campo delle prossime regionali.
Purtroppo siamo di fronte ad un pericoloso “effetto rimbalzo” delle rapaci politiche colonialiste e neo colonialiste perseguite, nell’ultimo secolo, nei confronti del continente africano, aggravato dai venti di guerra che soffiano sempre più minacciosi e dall’affacciarsi sulla scena geopolitica di potenze in cerca di egemonia e spazi, come la Cina che acquista porzioni sempre più ampie di territorio africano.
Faccio mio il pensiero dell’ingegnere Pino Pullella.
“E’ come se si volesse svuotare il “continente nero “ delle sue energie migliori per meglio depredarlo.
E’ un pò come quando, nel 1940 i russi, per ordine di Stalin uccisero gran parte degli ufficiali polacchi per eliminare i quadri di una possibile resistenza futura, addebitando ad altri la strage.
Sugli echi avuti nel panorama dell’informazione nazionale?
Quelli hanno interessato massimamente Castell’Umberto e, spesso, sono state date notizie non certo lineari, a seconda, dispiace dirlo, delle linee politiche dei giornali interessati.
Si è messo in moto un tritacarne, prevedibilissimo, che ha provato a cavalcare pure Salvini che ha espresso solidarietà ai comuni nebroidei, solidarietà rispedita al mittente con forza al mittente da “Castell’Umberto senza frontiere” e dalla società civile.
E sulle frasi di chiaro sapore razzista che spopolano sui social?
Si commentano da soli. Una cosa è esprimere un’idea e su quella, seppur divergente, confrontarsi, altra è sparare nel mucchio i propri livori spesso ben oltre il codice penale.
La speculazione, sia pro che contro, resta solo speculazione.
L’Europa, l’Italia la Sicilia, i Nebrodi si stanno confrontando con la storia, che ne siano all’altezza!
Chi si era illuso e cullato che sarebbe stato sufficiente fare lo spettatore di Lampedusa ha avuto un brusco risveglio.
24 Luglio 2017

Autore:

redazione


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