Nella sua figura esile e aggraziata, in quegli occhi grandi e curiosi vi è tutta la forza della determinazione a “fare”, a portare sorrisi e affetto prima ancora che cure e medicinali.
E’ nata a Brolo e svolge la sua attività lavorativa a Gliaca di Piraino, tra ceramiche, smalti e grafica; è una donna serena con l’unica ambizione di cambiare il mondo perchè di questo si tratta quando si imboccano percorsi non semplici e contro corrente.
Nell’oggi in cui prevalgono sentimenti di egoismo rivolgere la propria attenzione all’altro, a chi è così lontano della nostra civiltà del benessere e del superfluo, sembra quasi una provocazione, perchè donare il proprio tempo e la propria intelligenza è un concetto estraneo alla mentalità comune.
Dal 2 al 12 luglio Giusy Rifici vivrà in Terra d’Africa, in una dimensione umana molto diversa da quella conosciuta finora, operando all’interno del sistema di volontariato di “bambini nel deserto” una onlus modenese.
Nell’accomiatarmi da lei ci siamo dati appuntamento al suo rientro perchè, da oggi in avanti, lei sarà il nostro legame con quel piccolo villaggio africano dove l’acqua è il bene più prezioso, ovviamente sempre dopo l’amore.
Recentemente Giuy Rifici insieme all’Ufficio Turistico del Comune di Brolo ed alla Sak Be, ha promosso una raccolta di mediciali destinati proprio alla sua “missione”.
Alla campagna di raccolta ha partecipato anche l’Ammi Nebrodi, e le farmacie e le farmasanitarie di Brolo, Piraino, Gioiosa Marea e Capo d’Orlando, oltre a tantissima gente comune, umanissimi volontari della solidarietà.
Grazie Giusy per l’esempio che ci regali.
L.L.
