
Si tinge di “nero” la vicenda del necrologio su Mussolini
Lui replica: quella nota è “illegittima” “ha potere di disciplina sui consiglieri solo con riferimento ai lavori d’aula e, pertanto, la sua nota mi appare essere esercizio abnorme di tale potere”
Dopo la censura di Facebook arriva anche quella della Presidenza del Consiglio Comunale della Città che ammonisce il consigliere comunale Salvatore Sorbello per aver pubblicato sul social il necrologio di Mussolini.
Nino Interdonato, Presidente pro tempore del Consiglio comunale lo fa con un richiamo disciplinare a nome di tutti i consiglieri comunali:
“Egregio Consigliere, avendo appreso dagli organi di stampa delle sue esternazioni riguardo la figura di Benito Mussolini, con la presente, n.q. di Presidente f.f., rappresentando pertanto l’intero Consiglio Comunale, prendo le distanze dalle dichiarazioni e la ammonisco dal proseguire con tali esternazioni, che ledono l’immagine del Consiglio Comunale, dei Consiglieri e del Comune di Messina. Sono certo che tali episodi non si ripeteranno in futuro. Cordiali Saluti”.
Sorbello non si ferma. E dopo aver dichiarato in un secondo post di non credere che ci sia violazione di legge alla sua condotta, risponde al Presidente in via ufficiosa. Una nota che oggi dovrebbe essere ufficialmente protocollata-
Il Presidente, dice Sorbello, “ha potere di disciplina sui consiglieri, ai sensi dell’19 reg. com., solo con riferimento ai lavori d’aula, e previa audizione del consigliere interessato e, pertanto, la sua nota in oggetto mi appare essere esercizio abnorme di tale potere e, come tale illegittima”.
E Sorbello va giù dritto come un treno chiedendo di annullare il richiamo.
“Spiace rilevare, inoltre, che con la Sua nota Ella censura, e intende limitare per il futuro, la libertà di espressione e, latu senso, politica dello scrivente consigliere il quale ritiene di essere libero di formulare il proprio pensiero ed esprimere le proprie opinioni, anche ed anzi maggiormente su fatti e personaggi oggetto di serrata e viva critica storica, libertà come nota garantita al cittadino dall’art. 21 della Carta Fondamentale”, continua Sorbello.
“Ciò premesso, la invito a voler annullare in auto tutela la nota in oggetto, fornendomene prontamente notizia, con avviso che, in caso contrario, mi vedrò costretto ad adire le opportune sedi di Legge al fine di fare eliminare il Suo provvedimento lesivo delle mie prerogative regolamentari e delle garanzie costituzionali e di legge in tema di libertà di espressione. Distinti saluti”.
La vicenda che ieri sera è stata oggetto anche dalla trasmissione radiofonica “La Zanzara” dove il consigliere comunale messinese è stato preso di mira da Giuseppe Cruciani e David Parenzo (già responsabili dello scherzo sulla telefonata del Papa di due anni fa a a Cateno De Luca) su Radio24 che col loro consueto stile hanno dato vita ad un battibeccando con Sorbello che ha di nuovo rivendicato la sua autonomia a commemorare i morti che vuole lui, e a ribadire il giudizio non lusinghiero su Sandro Pertini, come aveva già fatto un un suo post la settimana scorsa.
Al confronto ha anche partecipato l’ex demoproletario Mario Capanna, che ha parlato di schedatura (dando l’assist a Sorbello per parlare di libertà di parola).
Il fatto nasce dalla pubblicazione sulla pagina dello stesso Sorbelo di un necrologio su Mussolini. Pagina immediatamente sospesa da Facebook.
Sorbello già il 25 aprile aveva fatto gridare allo scandalo per un post su Sandro Pertini.
Sorbello aveva ricordato la morte di Benito Mussolini, con una foto a mezzobusto, le sue iniziali e la didascalia “28/4/1945 – 28/4/2020 – aggiungendo – “Rosario alle 18,15 per S.E. Cav. Benito MUSSOLINI. Le famiglie dei caduti e dei dispersi della R.S.I. si riuniranno idealmente in preghiera e ti ricorderanno. Sempre nei nostri cuori. S.S.”
«Non riesco a capire come in un paese democratico come l’Italia in cui si osserva l’onore e il decoro dei defunti, ciascuno non possa decidere il defunto da onorare – aveva subito commentato Sorbello – Sto onorando un essere umano, e informavo che alle 18.15 si sarebbe tenuto un rosario. Non credo che ci sia alcuna violazione: Facebook permette ad History Channel di pubblicare un post di Mussolini nell’atto del saluto romano, mentre una foto da necrologio non lo fanno pubblicare. Io non sono fascista, né faccio apologia, che so bene essere un reato: forse si dovrebbe cominciare a parlare di libertà di parola, perchè é scandalosa la deriva che stiamo prendendo. Difenderò la mia libertà di espressione nelle sedi opportune o giudiziarie. »
Su Pertini e il 25 Aprile
Tra le tante anche la presa di posizione dell’Anpi contro Sorbello: «Scorcertati per dichiarazioni farneticanti»
Dalla nota dell’Anpi
Il consigliere Sorbello tra le altre cose aveva definito il 25 aprile “una festa degli invasori e una pagliacciata” e successivamente definito l’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini “un traditore della Patria”, “un criminale assassino” e un “vile uomo senza dignità”.