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Si legge ancora nel comunicato:
Le 196 colonnine SOS – collocate in entrambe le direzioni di marcia a distanza di circa 2 km l’una dall’altra – garantiscono il tempestivo intervento del soccorso tramite l’invio di una comunicazione dell’utente al Centro Radio del Consorzio in funzione h24.
Con il nuovo progetto ciascuna colonnina sarà autoalimentata e funzionante con sistema GSM e tutte collegate alla Sala Radio di Messina che controllerà direttamente il funzionamento.
Importo complessivo circa € 2.000.000,00 = con fondi del Consorzio.
Ed ancora:
In fase di certificazione secondo la Convenzione CAS/Ministero delle Infrastrutture il progetto per installare i Pannelli a Messaggio variabile nella Messina–Catania, nella Messina-Palermo e nei 45 km in esercizio della Siracusa-Gela (da Cassibile a Rosolini).
I pannelli saranno collocati lungo il tracciato autostradale ed in tutti i Caselli d’entrata in modo da comunicare in tempo reale agli utenti in transito ed a quelli che staranno per accedere in autostrada le condizioni di viabilità (code, restringimenti, deviazioni, ecc), la situazione meteo (con riflessi sulla sicurezza autostradale) ed eventuali accadimenti e/o imprevisti (sinistri, ecc) che potranno verificarsi in qualunque parte della intera rete.
Importo complessivo circa € 8.000.000,00 anche questi con fondi del Consorzio.
Dichiarazioni del Presidente Rosario Faraci
Un altro significativo passo in avanti per migliorare la sicurezza della viabilità e per riqualificare i servizi a livelli di standard europei che erano stati già anticipati anche nell’incontro stampa dello scorso 18 febbraio. Molto presto saranno esecutive altre progettazioni. Intanto sono stati ultimati gli adempimenti per la “consegna lavori” alle ditte incaricate per la manutenzione dei giunti e della pavimentazione della tratta autostradale Barcellona-Buonfornello.
Peccato che le colonnine SOS sono da tempo guaste, non funzionanti, disabilitate, a volte anche coperte con i teli di plastica… Peccato che paghiamo, da sempre, un pedaggio che doveva essere utilizzato per questi lavori di adeguamento..peccato che le buche, vere voragini, ancora si aprono e si allargano su quel manto stradale che fa pietà.
Peccat che solo in questo inizio d’anno abbiamo già pianto cinque vittime su quest’autostrada maledetta.
Faraci… ma datti nà mossa.
E ripibblichiamo un vecchio articolo del 2011.
A20 – La Magistratura apre un fascicolo; Teodoro Lamonica annuncia una clamorosa azione di protesta; Bernadette Grasso pronta a chiudere lo svincolo di Rocca.
– di Cesare Pellegrino –
Ci volevano sette morti in pochi giorni per far aprire i fari delle attenzioni sull’Autostrada Messina Palermo? Pari proprio di si, ed è brutto essere agnelli sacrificali, quando tutto poteva essere evitato perchè era sotto gli occhi di tutti.
Ma andiamo per ordine.
Nei giorni scorsi, prima fra tutta la stampa on line, meno compressa dai giochi della politica, aveva lanciato l’allarme-denuncia, poi sindacati, politici, associazioni avevano fatto sentire il loro dire, ora la Procura della Repubblica di Patti ha aperto una inchiesta finalizzata a far luce sulla situazione della A/20 Messina-Palermo.
Anche se l’inchiesta pare riguardi solo il tratto tra Falcone ed Acquedolci. Ma già questo è tanto. Infatti, in poco meno di cinquanta chilometri si sono registratri incidenti e morti.
Ed oggi è un tratto di strada con decine di deviazioni, tante buche sull’asfalto, un manto stradale decisamente a rischio ed i guardarail denunciano visivamente la lunga teoria d’incidenti che si sono verificati.
Sotto accusa il Cas, il consorzio delle autostrade siciliane, che non ultimo, in un comunicato stampa, qualche giorno fa, aveva scaricato ogni responsabilità tra la polizia stradale, rea di non effettuare i dovuti controlli e gli automobilisti raffigurati con spericolati guidatori di autoscontro.
Ma a denunciare sono ora in tanti.
Dopo gli automobilisti ora anche gli impiegati del consorzio, come gli ex operatori della centrale di telecontrollo di Santo Stefano Camastra che hanno scritto al Prefetto di Messina, al quale hanno segnalato gravi disservizi che mettono a rischio chi viaggia in autostrada.
Questi spaziano dai sistemi di ventilazione in galleria alle colonnine SOS non funzionanti; dal sistema di monitoraggio e segnalazione dismesso all’inesistente manutenzione. ed in questo caso il tratto sotto accusa va da Furiano a Buonfornello.
Nella denuncia, tanti dettagli, ma anche una nota che assume il sapore della beffa quando si accenna al salato pedaggio che si paga che è comprensivo di tutti quei servizi di emergenza che mal funzionano o sono disattivati da anni.
In questo clima si inserisce la notizia data da Teodoro Lamonica, responsabile del movimento “un’altra storia”, che nei giorni scorsi era stato firmatario, con altri, di un duro documento di protesta nei confronti del Cas.
Lamonica ha annunciato una prossima eclatante manifestazione di denucia che porterà a volantinare all’ingresso dei “caselli” a rischio un documento dove si avvertiranno gli automobilisti dei punti di maggior pericolo della tratta autostradale.
Una sorta di radar, come quello usato nei rallye.
“Stiamo cercando di avere l’adesione di tante associazioni, dei sindacati, e dei gruppi politici – dice Lamonica – per essere tutti dalla parte dei cittadini a volte costretti a percorrere l’autostrada per motivi di lavoro, di salute, di famiglia; per rivendicare un’autostrada sicura percgè attraverso questa veicola turismo, cultura, occupazione”.
Anche Bernadette Grasso, sindaco di Caprileone, batte i pugni sul tavolo della protesta.
La Grasso ha scritto al CAS, e dopo ben sei lettere ed una diffida, tutte per evidenziare i pericoli che gli automobilisti corrono sulla A20 Messina-Palermo e tutte senza risposta, ha manifestato l’intenzione di chiudere l’ingresso autostradale di Rocca in quanto lo ritiene insicuro e pericoloso al transito.
“A questo punto- dice il sindaco, in un’intervista pubblicata su un quotidiano regionale- posso anche coinvolgere i miei colleghi sindaci del territorio per attuare una forte manifestazione di protesta popolare, una sommossa civile per fare sentire le nostre ragioni e quelle dei cittadini di una vasta utenza ed anche bloccare lo svincolo di Rocca, in entrata ed in uscita, per otto giorni”.
Così dopo la dura presa di posizione del sindaco di Castell’Umberto che ha messo a dispozione i suoi operai per interventi di manutenzione sulla tratta autostradale, anche un altro sindaco alza il tiro….
mercoledì, 27 luglio 2011
Le autostrade Catania-Messina e Messina-Palermo versano in pessime condizioni
Le autostrade Catania-Messina e Messina-Palermo versano in pessime condizioni. Per questo il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi ha chiesto al ministro dei Trasporti «di voler provvedere con urgenza ad adottare gli indispensabili adempimenti per ripristinare le condizioni di sicurezza» e, nelle more, ha richiesto tre provvedimenti urgenti: riduzione della velocità massima da 130 a 80 km/h su entrambe le tratte; limite massimo di velocità di 60 km/h nelle gallerie e nei tratti caratterizzati dalla presenza di barriere di sicurezza non a norma con contemporaneo divieto di sorpasso nelle zone critiche; riduzione dell’ attuale pedaggio nella misura del 50% quale diretta conseguenza del declassamento delle due autostrade. Tanasi e l’ esperto del Codacons per la sicurezza stradale Franco Lionti hanno fatto al ministro un elenco di tutto ciò che non va: pavimentazione stradale disseminata di zone ammalorate e poco omogenee. Segnaletica verticale in cattivo stato di conservazione, spesso occultati da rigogliosa vegetazione. Segnaletica orizzontale in molti tratti sbiadita e poco visibile. Barriere di sicurezza in lunghissimi tratti non rispondenti alla normativa vigente e non idonee a trattenere in sede stradale i veicoli in caso di sinistri; in merito sono stati evidenziati i numerosi procedimenti in corso per omicidio colposo nei confronti di dirigenti e responsabili a diverso titolo del Cas (Consorzio autostrade siciliane). E ancora, impianti di soccorso tramite colonnine Sos fuori servizio da anni sulla A18 e notevoli carenze nell’ analogo impianto sulla A20. Impianti di illuminazione fatiscenti nelle gallerie, con valori di illuminamento molto al di sotto degli standard di sicurezza e pavimentazione piuttosto carente. Impianti di ventilazione che in molte gallerie non sono più in grado di funzionare in automatico per il mancato intervento dei rilevatori di fumi e ossido di carbonio guasti da tempo e non ripristinati; in questi casi non è garantito nemmeno il normale funzionamento manuale degli impianti con notevole rischio per la sicurezza della circolazione.
AUTOSTRADA – Ieri a Palermo. Un fiocco nero al tricolore per ricordare le vittime degli incidenti.
La Protesta dei Cittadini, attraverso Sindaci, Forze Sociali e Cittadini “ascoltata” a Palazzo d’Orleans dai vertici della Regione. Tutto questo ieri, presso la quarta commissione alla presenza dell’assessore al territorio.
Se da un lato si è colta la disponibilità politica , dall’altro, l’amara constatazione che il distacco tra Stato, rappresentato dall’Anas e la Regione è sempre più netto, nel confitto di competenze e di priorità, al punto che oggi il Cas è un enti “inutile”, troppo dipendente dell’Anas, sotto il profilo decisionale ed economico e difficilmente potrà venire a capo di una situazione che da “normale manutenzione” è diventato, nel tempo, un cronico caso di totale ristrutturazione della rete autostradale siciliana.
“Serve a questo punto ha detto- Teodoro Lamonica , che di fatto guidava la delegazione – un intervento deciso della Politica per ridare dignità ai ruoli”.
Fare il quadro dell’incontro di ieri mattina, alla’Ars, tra i rappresentanti del movimento di base della protesta che rivendica la sicurezza sulle autostrade siciliane e la IV commissione dell’Ars ”ambiente e territorio”, alla presenza anche di Calogero Beringheli, commissario straordinario del Consorzio Autostradale Siciliane, sarebbe, per racchiudere il tutto in un unico comunicato stampa, complesso, articolato, farraginoso, a tratti dispersivo.
Come evidenzia Enzo Caputo, che tratteggia i contorni dell’incontro “è il quadro del momento di confusione politica che si respira all’Assemblea, dove c’è un gioco di ruoli e di ridefinizione delle parti”
Teodoro Lamonica , aggiunge, “Eppure bisogna iniziare da un punto, quello della protesta e del bisogno dei Cittadini che chiedono sicurezza, e guardare positivamente, anche, a quello che appare, un dialogo tra sordi”.
Ma andiamo per ordine.
Ieri a Palermo c’erano, i sindacalisti Vincenzo Caputo e Giovanni Sutera, Teodoro Lamonica, i sindaci Enzo Sindoni, e Giuseppe Venuto, l’addetto stampa del “movimento” Massimo Scaffidi, il consigliere comunale Beppe Forzano, pattese e da sempre attento osservatore del problema sicurezza sull’autostrada, oltre allo stesso Teodoro Lamonica, tutti in rappresentanza di questo movimento che nelle ultime settimane ha decisamente puntato l’indice sul problema autostrade.
Determinando, di fatto, interventi e prese di posizione che, a catena, si stanno definendo in queste ore. Vedi le prese di posizione dei Parlamentari a Roma, i riflettori della stampa, e guarda caso, una serie di interventi manuetentivi sulla “rete”.
Dall’altro lato, In Commissione, c’erano, oltre ai rappresentanti dello stesso organismo assembleare, presieduto inizialmente da Roberto Ammatuna, e poi da Mancuso Fabio Maria del Pdl, giunto in ritardo, anche una folta presenza dei deputati messinesi, da Franco Rinaldi, il promotore dell’incontro, a Giuseppe Buzzanca, da Filippo Panarello a Giuseppe Picciolo, fino a Nino Beninati, forse il deputato più concreto che ha individuato nella definizione di una revisione dell’Accordo di Programma lo strumento per trovare i fondi necessari per alcuni interventi, prelevandoli dai quelli già impegnati per progetti che non potranno mai più essere realizzati.
Una sorta di revisione delle opere che altrimenti resteranno sempre sogni nel forziere della politica.
L’incontro dopo i preamboli iniziali, e la disamina, sconfortante della situazione amministrativa del Cas, è entrato nel vivo quando Beringheli ha evidenziato la situazione e la voglia del fare , orfani di fondi e ricca di problematiche, del Cas.
Il Commissario ha parlato delle gare di affidamento dei lavori, già espletate in questi giorni, di quelle da fare nelle prossime settimane, ma anche delle ipotesi progettuali che potrebbero modificare il volto e dare sicurezza ed affidabilità alla rete autostradale siciliana.
Nel dettaglio il Commissario ha parlato della nuova illuminazione degli svincoli dell’area di Messina città, della sicurezza di alcuni tratti viari, di quanto fatto nella tratta tra San Giovanni La punta e Giardini, e di tanti altri progetti che financo prevedono la pavimentazione dell’intere rete autostradale, l’apertura di nuove aree di servizio (attualmente da Falcone a Termine, più di 140 km di autostrada, nella tratta da Messina a Palermo, ne è sguarnita, al pari di una pista sahariana), la revisione dei contratti di affidamento di dette aree, la sistemazione dei cavalcavia, il problema delle infiltrazioni d’acqua nelle gallerie.
Ma su tutto questo a parte la marea di fondi necessari ( ha battuto cassa all’Ars per più di 50 milioni d’euro), grava anche il rischio dei pignoramenti che potrebbero bloccare i fondi oggi già disponibili e nei poteri del Cas. Quelli provenienti dal pagamento dei pedaggi. Ed in tal caso andrebbe a perdersi la possibilità di veder messe in funzioni colonnine di soccorso, cartelli indicatori elettronici, e la nuova segnaletica verticale andata già in appalto.
Di fatto si è parlato del nulla pieno di niente.
Una situazione gravissima, che denuncia l’insicurezza, nei fatti, della rete autostradale… sotto gli occhi di tutti.
E sarebbe bene indagare su chi, negli anni, ha determinato quest’immobilismo, che di fatto, diventando cronico ha trasformato l’ordinaria amministrazione manutentiva in una totale ristrutturazione di una rete autostradale che potrebbe anche essere chiusa e interdetta al traffico, come ha detto lo stesso Mancuso, in un espressione che diventava quasi una minaccia.
Comunque, grazie al Movimento, si è scoperto un vaso di Pandora pieno di problematiche, emergenze, rischi, omissioni, noncuranze, mal gestione, assenteismi, carenze di idee, di progetti, di interessi che nessuno aveva mai eletto a dibattito pubblico.
E non si parla di una strada interpoderale, ma di una arteria autostradale che anche i parlamentari percorrono quasi quotidianamente, a loro rischio.
Quindi le problematiche legate all’insicurezza, a buche che diventano trincee, a gallerie non illuminate, a colonnine di soccorso guaste a mancanza di controlli, che oggi sono chiare a tutti… e tutti, quelli che contano. e sapevano . oggi sono chiamati a decidere, intervenire, programmare, darsi la classica “mossa”.
Forse questo è il grande successo dell’incontro di mercoledì a Palermo.
“Perche non farlo prima, dice Forzano, quando una normale amministrazione e gestione della manutenzione non avrebbe portato all’attuale emergenza, avremmo evitato di piangere i morti, gli incidenti”.
Il Commissario del Cas ieri ha chiesto fondi, tanti fondi ma ha anche parlato di assunzioni, di mancanza di ragionieri, delle denunce subite dai sindacati, della mancanza di casellanti, di partime e fultime, problemi che erano distanti dal tema dell’incontro, – la sicurezza – , ma che alla fine permettono, a tutti, di tessere la trama della rete di una struttura – il Cas – che ha mille ed un problema.
Enzo Sindoni chiede interventi immediati, si domanda, senza risposta, come mai pavimentare trenta chilometri della Taormina Messina, possa costare quanto la tratta Messina Furiano, che ne conta più di 120, e giunge alla provocatoria affermazione che metterà il lutto al tricolore, per la festa del 150 anni della nazione, per onorare i morti in autostrada.
Questo quando Berlighieri afferma che poi, alla fine fine, a parte le carenze strutturali, per gli incidenti è sempre colpa della velocità e del fatto che si “legge il giornale quando si guida”.
“Un offesa ai morti” dice anche Enzo Caputo, e lo stesso presidente della commissione, Mancuso, richiama il Commissario.
I lavori comunque non si concludono, restano aperti ad un prossimo incontro, alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti, ieri, incolpevolmente, non convocato
“Ma almeno dice Teodoro Lamonica, si è iniziato a discutere”.
Alla commissione assembleare il Comitato ha lasciato una corposa documentazione, quasi un dossier, e la rassegna stampa sullo stato dell’A20, Messina\Palermo.