fonte: http://corrieredelveneto.corriere.it/
Due carabinieri e una donna sono morti in una sparatoria nella caserma dell’Arma di Porto Viro.
Le vittime sono il comandante della stazione Antonino Zingale, 49 anni, di origine siciliana, sua moglie Ginetta Giraldo, 49 anni, padovana di Arzergrande, e un altro carabiniere, l’appuntato Renato Addario, 50 anni.
L’appuntato, secondo una prima ricostruzione, sarebbe entrato in caserma passando per un ingresso secondario e si sarebbe subito portato verso il cortile sul retro, dove il maresciallo stava lavando l’auto. Con lui c’era anche sua moglie.
Una volta lì, ha sparato prima al comandante e poi ha rivolto l’arma contro la donna che si trovava a una trentina di metri di distanza e stava correndo verso il coniuge a terra. Poi si è ucciso sparandosi alla testa.
Secondo il sindaco Geremia Giuseppe Gennari, che ha avuto modo di parlare con gli investigatori, il sottufficiale sarebbe stato colpito prima alle spalle e poi alla testa. Il maresciallo Zingale era in servizio nella località polesana dal 1991 [… ].
I corpi sono stati trovati riversi sul selciato del cortile dagli altri militari in servizio. Nessuno si sarebbe accorto di quanto stava avvenendo in cortile fino a quando non sono stati sentiti i rumori secchi dei colpi d’arma da fuoco, poco prima delle 16.
A quel punto, messi in allarme, gli altri carabinieri presenti in caserma sono accorsi all’esterno trovando i tre corpi senza vita.
Tra le diverse ipotesi per dare un perché al duplice omicidio-suicidio possibili dissapori maturati negli ultimi tempi tra comandante e appuntato. Al momento, però, non ci sarebbero elementi certi.
LE TESTIMONIANZE – «Un attimo di follia, un gesto folle che non ha alcuna giustificazione». Così il tenente colonnello Enrico Mazzonetto, comandante provinciale di Rovigo facente funzioni, parla dell’omicidio-suicidio avvenuto in caserma. «Resta una profonda amarezza – prosegue – nei colleghi carabinieri delle vittime e in tutti c’è una priorità comune: stare vicino alle due famiglie e dare il massimo conforto e sostegno ai familiari».
«Ero già sindaco, 21 anni fa, quando Antonino Zingale diventò il comandante della stazione dei carabinieri e in questi anni avevo consolidato con lui un rapporto di stima, trasparenza e collaborazione». È ancora stupefatto per quanto accaduto il sindaco di Porto Viro, Geremia Giuseppe Gennari. La notizia della morte del comandante, di sua moglie e di un militare della caserma ha fatto in brevissimo tempo il giro della città polesana, suscitando stupore e sgomento.
«Era sempre presente – ricorda il sindaco – negli incontri istituzionali e non».
Un comandante, aggiunge, «benvoluto dalla popolazione». La coppia lascia due figli, Simone, 21 anni, studente iscritto al corso di laurea di radiologia, e Alice, 26 anni, commessa in un supermercato a Porto Viro. (Ansa)