“SUONI & RUMORI” – Quelli dei Giudei… fotografati da Domenico Turrisi
L’appello di Alfredo Cracò, ed il “silenzio” suonato per tutte le vittime del Corovirus.
Le foto di Turrisi trasmetto i suoni, i rumori evocativi della “festa”
Con grande rammarico, quest’anno potranno appendere le Giubbe alle finestre, magari chi vuole potrà vestirsi e suonare sul proprio balcone, senza mai scendere in strada, questo per non creare assembramenti vista l’emergenza dovuta all’emergenza sanitaria.
Non potranno rispettare la tradizione, ma è stata la scelta giusta.
Ed allora, attraverso le foto, spendide, di Domenico Turrisici riviviamo la “Festa”.
Le foto ci regalano i rumori, i suoni, la bellezza di questa tradizione, quella dei Giudei, che è un tutt’uno con il paese di San Fratello.
Suoni, rumori evocativi che rimbalzano tra quelle vecchie vie, ai margine delle processioni, davanti le chiese e danno il ritmo della Pasqua San Fratellana, unica e splendidamente bella.
Ma, dobbiamo dire che le loro trombe hanno ugualmente suonato, a fine marzo, per ricordare tutte le vittime del coronavirus.
Infatti a San Fratello loro hanno intonato il “silenzio”, il loro modo di esserci in questa Pasqua 2020.
La nota di Alfredo Cracò
A TUTTI I “GIUDEI DI SAN FRATELLO
Ciao Giudei, sono stato contattato dal nostro Sindaco Salvatore Sidoti che in questo momento suo malgrado sta emettendo l’ordinanza che decreta che per quest’anno non potranno esserci i Giudei come da tradizione per le strade di San Fratello.
Mi ha chiesto di fargli da portavoce a tutti i Giudei che ovviamente non c’è nulla di personale, anzi…., con grande rammarico ha dovuto agire in questo senso soprattutto per preservare la nostra salute e quella delle nostre famiglie, per ritornare presto alla normalità, che ci consentirà di continuare la grande tradizione dei Giudei ancora con più forza l’anno prossimo.
I trasgressori e i facinorosi saranno puniti legalmente, potremo appendere le Giubbe nei balconi, magari chi vuole può vestirsi e suonare sul proprio balcone, senza mai scendere in strada e creare assembramenti.
Condivido il suo pensiero in pieno anche perchè dobbiamo davvero ringraziare Dio se nel nostro paese ad oggi non ci sono casi coronavirus, e se quest’anno purtroppo non possiamo rispettare la tradizione non è la fine del mondo.
Fortunatamente abbiamo intrapreso la strada giusta per sconfiggere questo virus che io definisco “scemo”, perchè si può battere e sconfiggere facilmente e comodamente stando in casa, ma non dobbiamo permettere di farlo vincere, perchè è molto pericoloso e anche letale.
Se siamo davvero più intelligenti del virus dobbiamo continuare a seguire le regole, solo così potremo presto tornare ad abbracciarci e baciarci, esultando per aver sconfitto chi voleva sconfiggerci. Torneremo presto a dare fiato alle nostre trombe.