Sei anni di carcere all’editore Enzo Basso per bancarotta e frode fiscale. Ora si spera che in appello la sentenza venga ridimensionata. Resta una considerazione a margine di tutto: Centonove, era un giornale scomodo.
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LOMBARDO & BASSO – I due giornalisti di”Centonove” davanti alla Commissione Regionale Antimafia sul “caso Montante”
Il “Caso Montante” e le connessioni con la politica, la magistratura e l’economia sono stati gli argomenti, ieri pomeriggio, a Palermo, al centro delle deposizioni dei giornalisti Graziella Lombardo ed Enzo Basso del settimanale “Centonove”, davanti la commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava.
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ENZO BASSO – Ma si poteva detenerlo ai domiciliari? No!
Pare proprio che non ne sussistessero i motivi. Eppure il giornalista messinese Enzo Basso, dal 24 aprile rimesso in libertà, si è sciroppato centosettant’otto giornate di arresti domiciliari. Quasi sei mesi, praticamente quanto prevede, nel suo massimo, il codice penale (180). Chiuso in casa, niente contatti con l’esterno, senza potersi affacciare dal balcone o ricevere…