Erano in ottomila, tra universitari e liceali, gli studenti che Martedì 30 Novembre a Catania hanno preso parte alla manifestazione studentesca contro la, ormai ben nota, riforma Gelmini.
Continua la mobilitazione di ricercatori, studenti universitari e di scuole secondarie. Duro attacco dell’Associazione nazionale docenti universitari a Confindustria e al presidente della CRUI.
“Oggi è scesa in piazza un’intera generazione contro la riforma Gelmini ma, soprattutto, per rivendicare il proprio diritto al futuro, ad un’istruzione pubblica statale di qualità ed accessibile a tutti.
“Il disegno di legge in materia di università, reclutamento del personale docente e riordino degli organi di governo degli atenei presenta significative novità rispetto al vigente modello normativo.
Oceano, Cgil Me: “Una Riforma dovrebbe migliorare la qualità dell’università non abbatterla. Si blocchi l’iter della legge e si apra un confronto costruttivo.
“Il disegno di legge di riforma dell’ordinamento universitario si segnala con l’introduzione di significative innovazioni relative alle funzioni di governo di ciascuna istituzione, alle tecniche di valutazione dei risultati delle attività formative e di ricerca dei singoli docenti ai fini della
“Le nomine dell’ASP di Palermo sconfessano il mito della riforma della sanità siciliana targata PD-MPA, confermando ,invece, le logiche spartitorie che antepongono le ragioni politiche al diritto dei siciliani alla salute”.
Il 17 novembre a Messina gli studenti hanno celebrato la Giornata Mondiale dello Studente che, in tutta Italia, ha visto scendere nelle piazze circa 200000 studenti. A rafforzare la ricorrenza di quest’anno la questione della riforma Gelmini, molto contestata da tutte le parti sociali coinvolte.