#tantoiorivotoaccorinti – Messina & Sfiducia – La risposta della città: tutti in piazza per Accorinti
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#tantoiorivotoaccorinti – Messina & Sfiducia – La risposta della città: tutti in piazza per Accorinti

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A pochi giorni dal voto in Consiglio comunale sulla sfiducia ad Accorinti, una manifestazione spontanea organizzata sui social, #tantoiorivotoaccorinti, ha visto in piazza Unione europea centinaia di persone portare la propria vicinanza a sindaco e giunta. Tra gli assessori pesavano le assenze di Luca Eller e Daniela Ursino. Gli altri, attraverso i propri interventi, hanno dimostrato grinta e sicurezza sul futuro politico e amministrativo che li aspetta. Il sindaco Accorinti: “Sono entrato a piedi nudi e se è il caso vado via in punta di piedi”. Alla gente in piazza: “L’abbraccio che mi date è l’energia infinita che mi fa andare avanti”. Dopo il suo, gli interventi del vicesindaco Cacciola, degli assessori Santisi, Pino, De Cola, Ialacqua, Signorino e dei consiglieri comunali Risitano, Caccamo, Rella e Fenech. Per il movimento Cambiamo Messina dal basso è intervenuta Vittoria Faranda, mentre Rosario D’Anna ha parlato a nome di Indietrononsitorna. Dalla scalinata del Municipio hanno preso la parola anche rappresentanti di associazioni cittadine vicine all’Amministrazione e gente comune che ha incitato il sindaco ad andare avanti lungo la strada intrapresa. 

Testo e foto di Corrado Speziale

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Nel momento decisivo per la sfiducia all’Amministrazione Accorinti, mentre sembra arenarsi la conta dei consiglieri, il cui numero stenta a muoversi verso la fatidica quota necessaria a porre fine al suo mandato, la piazza messinese si è mobilitata. Così come è stato per l’isola pedonale di piazza Cairoli, il tutto è avvenuto sui social network, con risultati importanti, anche se il luogo richiamava di più l’happening della vittoria del 24 giugno 2013, quando un bagno di folla acclamò sindaco Accorinti davanti al Municipio.

Tempi indubbiamente lontani.

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Adesso, dopo tre anni e mezzo sicuramente travagliati, la consolazione per Accorinti e la sua giunta è vedere in piazza tanta gente nuova prendere il posto di chi nel corso del tempo ha abbandonato il percorso dell’Amministrazione non riconoscendosi più nel suo operato. Segno dei tempi e delle posizioni che cambiano: il consenso, adesso, ha preso strade differenti. I numeri non corrispondono più a quelli del passato. Siamo a nuove sfide tutte da decifrare, ma con un segnale forte: il palazzo di “Hiroshima” non brucia più.

Adesso è di nuovo appetibile ai politici di professione, quantunque stentino a ritrovare posizioni, leader e consensi. Il tutto, con una giunta Accorinti che paradossalmente non è mai stata così forte: bilanci nei tempi, finanziamenti avviati, servizi che si vivono nella quotidianità. Nessuna rivoluzione. Soltanto normalità. Che per Messina può voler dire tutto. E’ una politica che si offre a critiche, obiezioni e opposizioni.

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Ma dipende queste da che parte vengono. Così, ecco proposta la sfiducia in Consiglio comunale dal senso squisitamente politico-strumentale: non dar tempo all’Amministrazione di consolidare le proprie forze in questo anno e mezzo che resta.

Il rischio è la ricandidatura di Accorinti con la possibilità della sua riconferma alle amministrative del 2018, in assenza di avversari all’altezza di batterlo, visti i tempi.

In Piazza Unione europea, senza tanto tergiversare, c’era un messaggio chiaro: #tantoiorivotoaccorinti, che hanno scandito in tanti, anzi tantissimi, ben oltre ogni previsione. Gli interpellati erano tutti presenti, dal sindaco, alla giunta, ai consiglieri, ai militanti di movimenti e associazioni che sostengono la compagine amministrativa. Pesava, tuttavia, l’assenza degli assessori Luca Eller e Daniela Ursino. Qui, ogni scusante sarà da prendere con le pinze: è fuori discussione che si sia avviato il caso politico aperto da Cambiamo Messina dal basso, movimento che considera i due assessori oltremodo distanti politicamente.

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E dire che proprio Eller e Ursino portano consensi: il primo è l’artefice dei bilanci, la seconda delle feste in città.

Ne deriva che sarà una questione tutta da seguire. “Sono entrato a piedi nudi e se è il caso vado via in punta di piedi. Ci dicono solo che siamo onesti, come se fosse cosa da poco”, dice Renato Accorinti alla gente intervenuta per dimostrargli fiducia. “Scusateci per qualche errore, forse tanti, non abbiamo mai fatto questo lavoro. Tanti aspetti burocratici ci hanno spiazzato”, aggiunge il sindaco, che poi incalza: “Eravamo indietro con i bilanci, adesso siamo tra i più virtuosi d’Italia e ancora si può recuperare. A giugno avremo cento autobus, a fronte dei dodici che abbiamo trovato. Ci sono ancora praterie da conquistare. La nostra traccia sarà indelebile. Abbiamo già vinto. L’abbraccio che mi date è l’energia infinita che mi fa andare avanti”. Prima di lui, avevano avviato la tribuna Marcello Minasi, ex magistrato e attuale presidente dell’Accademia Filarmonica e Silvestro Bonanno, dell’associazione RisaniAmo Casa nostra. Dopodiché, il vicesindaco e assessore ai Trasporti Gaetano Cacciola: “I cambiamenti non avvengono mai repentinamente.

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La nostra direzione non è mai cambiata. La nostra visione è solo quella di cambiare questa città”, dice Cacciola. Con un mea culpa: “Ci sono state pecche nella comunicazione. Ma non comunicare non significa non fare”.

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Nina Santisi, assessora ai Servizi sociali: “Ho aspettato i bilanci per avviare il cambiamento. Adesso sono pronta. Cerchiamo di ottimizzare l’esistente. Intendiamo restituire normalità a un settore importantissimo che è quello della vulnerabilità. Nostro intento non è proteggere il disagio, ma promuovere le persone con tutte le loro capacità residue. E’ un cambiamento che va verso la normalità. Facciamola diventare eccellenza”.

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Sebastiano Pino, assessore allo Sport e Politiche del mare: “Avevano accusato il sindaco di essersi dimenticato del mondo dello sport. Abbiamo dimostrato che non è così. Per trasformare la volontà politica in fatti concreti servivano le risorse economiche. Adesso siamo riusciti a ottenerle con il nostro lavoro. Con il progetto Sport e periferie abbiamo ricevuto il plauso del presidente del Coni Malagò”. Gli interventi: “Ristrutturazione del PalaTracuzzi, campo di rugby in erba sintetica, ristrutturazione della piscina G.Campagna, rifacimento impianti sportivi di Villa Dante e piste Ex Gil Campo d’atletica Santamaria, completamento del PalaMili.

A Febbraio, progetto sperimentale tra scuole e Cnr. E’ intenzione del Comune – ha aggiunto l’assessore – promuovere la partecipazione di bambini, famiglie e anziani”.

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Sergio De Cola, assessore all’Urbanistica e Infrastrutture. “Abbiamo ottenuto finanziamenti importanti per la messa in sicurezza del territorio. La mia esperienza più bella è stata quella di condividere tutto”. Gli esempi: “Bando sulle periferie, Pon metro, avvio del nuovo Prg”. I lavori in corso e in divenire: “Svincoli, Porto di Tremestieri, via Don Blasco”. Poi precisa: “Per parlare del nuovo Palagiustizia il sindaco ha incontrato almeno sei ministri”.

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Daniele Ialacqua, assessore all’Ambiente: “Abbiamo costruito speranza e voglia di cambiare. La mozione di sfiducia che hanno presentato non è per ciò che abbiamo o non abbiamo fatto, ma contro quel pezzo di città che non si è venduta ai poteri occulti che ora sono alla sbarra”. I problemi dell’immondizia non risolti: “Non siamo ancora riusciti a colmare gli enormi buchi economici del passato. Ci chiedono cosa abbiamo fatto in tre anni. Io chiedo cosa hanno fatto loro in venti anni”. Il futuro: “Renato Accorinti ha detto che abbiamo già vinto, comunque vada. Ha ragione. Ma ora dobbiamo stravincere. Non si può sfiduciare il nostro sogno collettivo”.

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Guido Signorino, assessore allo Sviluppo economico: “Abbiamo trovato una città devastata e siamo stati costretti a lavorare sott’acqua, senza poter mostrare subito gli sforzi fatti. Adesso la città è stata rimessa in sicurezza. Siamo usciti dalla deficitarietà strutturale. Eravamo in violazione del Patto di stabilità e abbiamo recuperato. Così abbiamo potuto stabilizzare duecentocinquanta lavoratori. Con i contratti di finanza derivata la città ha subito una truffa. Adesso siamo riusciti a trovare un accordo con la banca. Messina ha un tesoro che va valorizzato. Chiediamo la fiducia per andare avanti innanzitutto alla città e quindi al Consiglio comunale che invece vuol discutere la sfiducia”.

Vittoria Faranda, portavoce di CMdb: “Siamo un movimento politico che si confronta, si scontra e condivide i momenti politici con l’Amministrazione. La politica la facciamo tutti insieme. In particolare la fanno i cittadini ogni giorno rispettando le regole. Questa sfiducia fa ritornare la cappa su Messina. Noi non ci stiamo”. A breve termine: “Mercoledì incontro in sede con l’assessora Santisi sui Servizi sociali, domenica iniziativa a Villa Sabin per difendere il nostro fronte mare”.

A seguire, i consiglieri di CMdb, Ivana Risitano: “Che dietro questa sfiducia ci sia qualcosa che non torna l’abbiamo capito tutti”. I motivi per cui non si comprende: “Raccolta differenziata al 13 per cento mentre per anni era rimasta al 4 per cento; Atm con quasi 100 autobus rispetto ai 15 iniziali; stop al canone all’Autorità portuale per strade e linea del tram; in arrivo milioni di euro per opere e servizi”. La riflessione: “Immaginavamo che appena sarebbero arrivati i primi risultati ci avrebbero ostacolato. Non abbiamo già vinto per aver fatto cose perfette. Noi di CMdb spesso siamo stati critici con l’Amministrazione. Eppure questa piazza è accomunata dalla consapevolezza che questa esperienza è di segno diverso, di rottura col passato”. L’auspicio: “Chiediamo a tutti di rendere ancora possibile non solo i risultati concreti, ma anche quelli spirituali e culturali di questa esperienza che rappresenta la trasformazione di questa città in comunità. La speranza di cambiamento sta nell’imparare insieme democrazia e partecipazione”.

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Cecilia Caccamo: “Le difficoltà in questi anni sono state tantissime. Vedere oggi tanta gente unita, in questa piazza, significa che questo nostro sforzo non è stato vano. Noi aspiriamo innanzitutto a un cambio culturale”. L’appello: “Venite tutti insieme in aula il giorno in cui si vota la sfiducia, perché la presenza dei cittadini fa la differenza”. Il riferimento agli avversari in Consiglio comunale: “In vostra presenza loro si comportano in modo diverso. Hanno paura perché sanno che non sempre rappresentano la volontà popolare”.

Maurizio Rella: “Le aspettative su questa Amministrazione erano tante. Io in passato sono stato critico, ma una volta entrato in Consiglio (con Cecilia Caccamo, dopo le dimissioni di Sturniolo e Lo Presti, ndr) ho constatato come stanno realmente le cose. Tanti risultati si stanno pian piano ottenendo. Il tempo ci può dare ragione”. L’appello ai compagni che si sono allontanati: “Riproviamoci, tutti insieme. Siamo critici, ma riproviamoci. Questa esperienza è irripetibile”. L’ironia: “Ringrazio coloro che hanno firmato la sfiducia, perché ci hanno rafforzato. Si stanno rendendo conto che è stato un boomerang!”

La capogruppo, Lucy Fenech: “Stare in Consiglio non è facile. Dal punto di vista umano per me è stata un’esperienza logorante, anche drammatica. Si opera in un contesto assurdo. In tante occasioni là dentro siamo rimasti soli. Chiedo a tutti di partecipare in aula il giorno in cui si vota la sfiducia, ma anche in altre sedute. Ognuno di noi non può delegare soltanto l’Amministrazione”. E richiama una frase di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

Per Indietrononsitorna è intervenuto Rosario D’anna: “Riteniamo che la sfiducia a questa giunta vada assolutamente contrastata. E’ giusto che questi nostri amici continuino a lavorare per il bene della città”. La mattinata è stata arricchita anche dagli interventi e dalle testimonianze di Gabriele Vilardi, giovane attivista di Molfetta, di Luca De Lucia del gruppo PuliAmo Messina, di una lavoratrice dell’Atm, grata al sindaco per la stabilizzazione, del rappresentante della comunità Rom di Messina e del pacifista Alfonso Augugliaro.

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Corrado Speziale

29 Gennaio 2017

Autore:

redazione


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