
Noto seduttore e classico esempio di reintegrazione, viene successivamente sospettato di aver ucciso alcune prostitute a Vienna, Graz, Praga e Los Angeles. Scompare da Vienna fuggendo negli Stati Uniti, viene arrestato a Miami ed estradato in Austria dove si suicida dopo essere stato accusato e condannato per aver commesso undici omicidi. Jack Unterweger, interpretato da John Malkovich, è morto, ma dall’inferno ci legge con fascino accattivante le sue memorie inedite nell’intento di promuovere se stesso e la sua opera letteraria. Il serial killer assicura che esse porterebbero finalmente alla luce la verità assoluta, solenne promessa di un bugiardo che afferma: “La prima cosa che ho appreso è stato un sorriso e quel sorriso era già una bugia.”Sul palco si alternano ai monologhi del protagonista le scene recitate insieme alle cantanti. «Sono realmente affascinato da questa misteriosa figura di Jack Unterweger – dice John Malkovich – che rappresenta il fallimento della società nel tentativo apparente di riabilitare e reintegrare un omicida. Sono altresì affascinato dalla combinazione fra crimine contemporaneo e musica classica. Qui ho finalmente avuto la possibilità di interpretare un tipo veramente cattivo, cosa che mi piace moltissimo».(taormina-arte.com)