TAORMINA – Inaugurata ieri la mostra “La palma femmina”
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TAORMINA – Inaugurata ieri la mostra “La palma femmina”

Due donne a confronto ed in collaborazione interpretano, in chiavi diverse, lavorando su tela e su seta, i profumi, la luce, l’architettura e l’intreccio culturale siciliano esprimendo, così, nell’ambito dell’arte italiana, le influenze e gli incontri culturali che ne hanno generato l’attuale figurazione/immagine.
E’ un percorso di lettura ed interpretazione che, partendo dalle influenze arabo-bizantine, attraversa i colori e le melodie siciliane, emergendo in espressioni d’incanto nei colori delle pitture della Cogliani e nei tagli delle sete della Persechino.
Solveig Cogliani, pittrice romana di origini siciliane, si lascia ispirare dal rigoglioso viale di palme di Santo Stefano di Camastra e crea la “Palma Femmina” (acrilico su tela 2010), già presentata a Taormina nell’ambito dell’esposizione “Artisti geneticamente non modificati” organizzato dalla galleria Lombardi.
L’artista, presente alla mostra con 20 opere, in un dialogo con la stilista Persechino, opera una “frammentazione” dell’immagine, sviluppando un mosaico dei segni e degli archetipi. Sulla tela sono evidenti i riferimenti ai due leoni stilofori del XII secolo, presenti al museo Bellomo di Siracusa; la Palma, femmina perché genitrice di frutti, vezzosa nel mostrare i caschi dei datteri di cui è madre, donna di imponente eleganza, dal portamento regale, silhouette che segna e disegna la direttrice del viale che conduce al mare e si affaccia sulla Fiumara d’arte. A farle da sfondo i colori degli intonaci, del mare e delle arance succose, oltre che la storia del paesaggio. Sabrina Persechino, architetto, pittrice, disegnatrice di una propria linea di moda, veste la “Palma Femmina” con sobria eleganza, accompagnando le forme di una sensuale e femminile donna mediterranea. La palma diventa mannequin sulla passerella del viale raccontando la storia dei luoghi.
Maestosa, dal portamento regale, la palma indossa le fantasie delle sete che si tingono dei colori definiti dalle pennellate della Cogliani, mentre i mono-toni si fregiano dei mosaici, degli ori, dei datteri, dei frutti dolci ed abbondanti.
Sensuale nello scuro lungo tubino che veste il fusto, la Palma Femmina ci conduce in un viaggio itinerante attraverso i profumi ed i colori che fondono Oriente e Occidente.
Il numero 7 accompagna la composizione degli abiti, modulandone le altezze e le larghezze; lo studio dell’ebraico antico, presente in alcune iscrizioni, ha condotto alla conoscenza della Cabala e della Sephora ed ancora del Chancra, tutti elementi che diventano protagonisti e caratterizzanti degli abiti sia per forma, sia per decorazioni.
In occasione dell’evento sarà presentato il video curato da Alessio Borgonuovo.
“Si tratta di un evento di grande richiamo” – ha affermato l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino, – “capace di coniugare ad alti livelli arte e moda.
Inserito nel solco della continuità di iniziative promosse all’interno della splendida cornice dell’Hotel San Domenico, merita una attenzione particolare anche per gli stimoli e le suggestioni evocate, che rendono preziosa la mostra”.
Il progetto è stato presentato presso la Fondazione “Roma Mediterraneo” con il patrocinio anche di “AltaRoma” poi, presso il Collegio del Nazareno, con il patrocinio del Gruppo Scarpellini e la collaborazione di Centrartemediterranea.
Il 20 luglio saranno esposte presso l’Hilton Molino Stucky di Venezia (sponsor tecnico Acqua Pia Marcia). Mentre il 6 luglio le opere saranno presentate nell’ambito della “Notte Rosa” organizzata dal Comune di Margherita di Savoia.

25 Giugno 2012

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admin


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