TENNIS WIMBLEDON – Francesca Schiavone festeggia il 31esimo compleanno con la vittoria  sulla ceca Barbara Zalhavova Strycova
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TENNIS WIMBLEDON – Francesca Schiavone festeggia il 31esimo compleanno con la vittoria sulla ceca Barbara Zalhavova Strycova

Londra– Non c’era, forse, un modo migliore per la leonessa milanese Francesca Schiavone per poter festeggiare il suo 31esimo compleanno: Francesca in due set ha messo in “cascina” il terzo turno  a Wimbledon, con il pubblico del Court 3, dove si giocava l’incontro, che al termine della gara le ha cantato “Happy Birthday”.
Francesca entra in sala conferenza prima di Serena Williams. Non è stata una sfida semplice e come al solito la sua analisi è precisa: “Lei non mi dava ritmo, la palla dovevo spingerla sempre io. Mi rispondeva spesso in modo differente e probabilmente io a volte avevo troppa fretta di chiudere il punto. Poi nel momento importante non mi sono fatto scappare le occasioni che mi ero costruita. Ad esempio nel secondo set, sul 5-3, ho servito molto bene chiudendo il match senza rischiare nulla”.Francesca_Schiavone_02
C’è chi le chiede se e quali regali ha ricevuto per il compleanno. “In genere non ne ricevo molti– ha raccontato sfoggiando un meraviglioso sorriso Francesca–  sono sempre in giro per il mondo e gli amici veri sono pochi. Oggi, però, ne ho ricevuto uno che mi ha fatto molto piacere: una fotografa giapponese del gruppo di Kimiko Date-Krumm mi ha regalato un book con mie foto raccolte nel corso di questi anni. Davvero un bellissimo pensiero…”. Sarà comunque una giornata come le altre: venerdì, pioggia permettendo, torna in campo, quindi niente distrazioni: “Lo festeggerò quando tornerò a casa da Wimbledon”, chiosa Francesca Schiavone. Prossima avversaria la ventenne austriaca Tamira Paszek, numero 80 Wta, capace di arrivare negli ottavi dello Slam londinese nel 2007, ad appena sedici anni: due pari il bilancio dei precedenti. Nel 2008 Francesca vinse 10-8 al terzo set proprio sull’erba londinese. “Di solito ricordo i match giocati contro le mie avversarie: della sfida qui a Wimbledon ricordo solo che ero 4–1 al terzo e poi le mi ha rimontato. La Paszek è una regolarista, non prende molto l’iniziativa”. Poi parla del suo tennis sull’erba: “La critica che mi faccio oggi, e mi sarà utile per il prossimo incontro, è che devo muovermi più rapidamente. Su questa superficie devi essere esplosiva, devi sempre spingere e stare bassa perché la pallina spesso non rimbalza granché. Con Jelena Dokic al primo turno lo avevo fatto meglio. Devo poi aumentare la percentuale di prime ai miei turni di battuta per mettere maggiore pressione alle mie avversarie”.
A Wimbledon ha raggiunto i quarti nel 2009 dimostrando di poter giocare bene anche sull’erba. “Io sono innamorata del tennis, di questo sport. E’ difficile non amare Wimbledon. Prima facevo più fatica a sentirmi parte integrante di questa cornice, ora c’è più armonia. Scendo in campo e sento di stare bene dove sono”.
Infine le differenze tra la vigilia del Roland Garros, dove ha poi raggiunto la finale per il secondo anno consecutivo e quella di Wimbledon. “Quando sono arrivata a Parigi avevo meno confidenza, però al Roland Garros era tutto più familiare. Qui ho più fiducia, ma a Wimbledon ci sono cose nuove, meno conosciute”.

25 Giugno 2011

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admin


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