In una conferenza stampa che si è tenuta stamani presso la sala consiliare del Comune di Messina, il gruppo consiliare del Pd ha confermato la propria contrarietà sul progetto portato avanti dall’amministrazione comunale che prevede la messa in liquidazione dell’ATM e la conseguente creazione di una nuova S.P.A.. Gli esponenti del centrosinistra si domandano quali siano gli atti, posti in essere dall’Amministrazione, affinchè si rispetti la delibera approvata dal consiglio comunale, nonostante il parere contrario proprio del Pd.
Il segretario cittadino Giuseppe Grioli ha puntato il dito contro la messa in liquidazione dell’Azienda, che ha provocato una violenta accelerazione di iniziative dei creditori volte ad aggredire, presso la Regione, le risorse destinate al trasporto pubblico locale “la soluzione alternativa alla messa in liquidazione – ha dichiarato Grioli – poteva essere la creazione di una S.P.A., ma il Consiglio Comunale l’ha respinta. Stiamo affrontando una vera e propria tragedia annunciata. La nostra idea è sempre stata quella di una trasformazione per scissione, aprire una trattativa con i creditori e frenare i pignoramenti presso terzi. Come se non bastasse nono solo è stata bocciata la nostra proposta ma non si stà nemmeno facendo niente per dare seguito alla delibera votata più di due mesi fa. A questo opunto mi domando . chi stà lavorando? E, soprattutto, a cosa si stà lavorando?”.
Il segretario cittadino del Pd ha poi espresso tutto il suo stupore quando ha appreso che Società Innova BIC, l’1 Giugno scorso, ha pubblicato un bando di selezione per 3 collaboratori per la redazione di un Piano di Riorganizzazione dei Servizi di Mobilità Urbana, piano che in virtù della delibera doveva essere predisposto entro 60 giorni, termine ampiamente scaduto, così come dovevano effettuarsi entro 90 giorni la redazione dello Statuto e la costituzione della nuova S.P.A. ma anche questi termini sono ampiamente scaduti.
Non risparmia critiche in merito nenanche il capogruppo Felice Calabrò, che ha invocato la coesione del Consiglio affinchè esca dall’aula consiliare una soluzione unanime al rilancio dell’Azienda “ormai la delibera votata in aula dalla maggioranza è stata ampiamente disattesa – ha tuonato Calabrò – mi sembra evidente che siamo davanti ad un’Amministrazione che è letteralmente impotente non solo a Messina ma anche a Palermo e a Roma.
Ritengo che da qui a poco tempo il Sindaco Buzzanca si dimetterà, viste le ultime sentenze che lo riguardano sull’incompatibilità del doppio incarico, e quest’aula ha le capacità per creare un progetto serio di rilancio per l’azienda, visto che sino ad ora l’Amministrazione ha solo promesso aria fritta. Ritengo che questa maggioranza consiliare sia un peso per l’Amministrazione, e viceversa, credo che una volta accantonata l’esperienza Buzzanca anche i colleghi del Pdl e dell’Udc capiranno la necessità di questo progetto.
Il ruolo dei sindacati?certamente sarà fondamentale la loro presenza affinchè facciano capire ai lavoratori le difficoltà e i sacrifici futuri”. Adesso sarà curioso vedere se le “premonizioni” di Calabrò saranno giuste, l’unica cosa certa fino a questo momento sono le quasi tre mensilità avanzate dai lavoratori dell’Azienda.
Antonio Macauda