La CISL: “Villafranca e Rometta stazioni dimenticate, FS investe risorse per il potenziamento della rete ma diminuisce i serviziâ€Â
Trenitalia annuncia il memo-orario ma si “dimentica†dei pendolari dell’area metropolitana tirrenica di Messina. A denunciarlo è la Cisl provinciale alla luce del nuovo orario dei treni in vigore dal 13 dicembre scorso che penalizza tutti i comuni della fascia tirrenica, ma principalmente i pendolari dell’area metropolitana di Villafranca, Rometta e Saponara.
“Con la nuova offerta commerciale – affermano il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese, il segretario provinciale della Fit Enzo Testa e il responsabile ferrovie della Fit Michele Barresi – è stato soppresso il servizio Minuetto dedicato che collegava Messina, Villafranca e Rometta con otto corse giornaliere concentrate nelle fasce orario a forte intensitàpendolare, quelle dalle 7 alle 8 e dalle 13 alle 14. Si trattava di un servizio attivato un anno e mezzo fa e molto utilizzato. Da una prima analisi, a usufruirne era circa un migliaio di passeggeri pendolari che in soli 15 minuti raggiungevano il centro cittadino dalle stazioni Rometta e Villafranca. Con la soppressione del servizio, anche la mobilitàcittadina del capoluogo viene fortemente condizionata e penalizzata â€Â.
A fronte di ciò, la Cisl sottolinea come il nuovo e sbandierato “memo-orario†varato da Trenitalia, privo anche di ogni logica di marketing aziendale, è soprattutto tutt’altro che funzionale e lascia totalmente scoperta una fascia oraria, quella dalle 18.12 alle 21.04, in cui si registra un forte afflusso pendolare da e verso la città. In questa fascia oraria, infatti, nessun treno prevede fermate da Messina alle stazioni di Villafranca e Rometta.
“E’ una contraddizione – concludono i rappresentanti di Cisl e Fit – perché è stata potenziata da pochissimo la rete Fs con il completamento del doppio binario sino a Patti e la realizzazione di una linea ad alta capacitàche potrebbe far circolare oltre 200 treni al giorno. Lavori che hanno visto forti investimenti di denaro dei contribuenti e avrebbero dovuto far partire il servizio di collegamento veloce tra il capoluogo e Milazzo-Barcellona-Patti rendendo più agevole in soli 35’-40’ gli spostamenti dei pendolari e degli utenti della provincia tirrenica. Invece, a fronte delle risorse economiche investite, non segue un eguale vantaggio per la comunitàche ad oggi non può fruire di un servizio all’altezza delle necessità. La linea, infatti, è utilizzata al 20% della propria capacità. La forte contrazione dei servizi nella fascia tirrenica la soppressione della Metroferrovia Giampilieri-Messina a Sud rappresentano scelte aziendali di Trenitalia che mortificano la cittadinanza messineseâ€Â.
La Cisl si rivolge all’Assessore Regionale ai Trasporti affinché intervenga presso il Gruppo Ferrovie dello Stato per una urgente rimodulazione del servizio pendolare che preveda la rimodulazione e l’intensificazione dei collegamenti ferroviari favorendo la mobilitàdei numerosi pendolari della provincia tirrenica.

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