E proprio quando si pensava che il copione si ripetesse e che la maledizione di Sisìfo ci inchiodasse poco sotto l’asticella, ecco che la “lista Tsipras” con la sua forte carica antiausterity, con una dimensione conflittuale europea e con la complicità(diciamolo) di un alto astensionismo, ha varcato il filo spinato steso da Berlusconi e Veltroni nel 2009.
Il risultato ottenuto non era per nulla scontato, considerati l’oscuramento sui media nazionali e l’illegittima raccolta firme per presentare la lista; e tutto ciò è secondo noi gravissimo, si tenta mediante qualsiasi artifizio di mettere la mordacchia alle forze di minoranza, specie quando queste contrastano l’agenda economica fatta di rigore e di austerità.
Pertanto l’imperativo “Prima le persone” è stata la sintesi programmatica con cui la lista ha sfidato apertamente questa Europa amica delle banche e dei gruppi di potere e nemica delle persone. Ed è proprio dalla ricomposizione di quel tessuto umano, sociale e politico che la sinistra radicale, sulla scorta anche di questo piccolo ma importante risultato, deve lanciare un progetto credibile di alternativa di società.
In città abbiamo ottenuto, il 5,60% con una risultato nazionale che si è attestato al 4,03%, e per questo ci teniamo a ringraziare i militanti infaticabili del partito, i candidati, i compagni di sel, gli uomini e le donne del movimento cmdb ed i consiglieri comunali, il Sindaco Accorinti che si è impegnato in prima persona in questa avventura, ma un grazie particolare lo rivolgiamo ad Antonio Mazzeo che abbiamo proposto e sostenuto. Nella Repubblica dei rimborsi facili, dei gozzovigli e delle spese pazze, Antonio ha condotto una campagna elettorale sobria economicamente, ma radicale nei contenuti e animata da un’inguaribile passione politica. I voti ottenuti in Sicilia ,14043 circa e 6345 tra Messina e provincia, sono indubbiamente il frutto di anni di lotte sul territorio contro la mafia, le aggressioni all’ambiente, la militarizzazione dell’Isola, la spoliazione di siti produttivi mediante chiusure e delocalizzazioni e contro le grandi opere, fra tutte, quella del Ponte sullo Stretto.
Adesso però il nostro compito non si è esaurito con qualche rappresentanza parlamentare, anzi. La crisi non accenna a diminuire, le destre neofasciste e neonaziste impazzano sulla scena europea offrendosi come soluzione e la Troika contrabbanda ancora le sue ricette come indispensabili per la ripresa. Come diceva Gramsci, la lotta la si può prevedere, ma non il suo esito, allora iniziamo da domani a riorganizzarla.
Circolo P. Impastato – Partito della Rifondazione Comunista Messina