Impossibile non esprimere un pensiero gentile, affettuoso, triste, sapendo della morte di “Turoldo” – come affettuosamente lo chiamavano gli amici – che giunge, a tanti, attraverso il tam tam dei social.
una persona buona…
Lui cuoco, ma anche imprenditore, attento osservatore di come andava il mondo, era imponente fisicamente, dalla risata pronta, la battuta sagace, con un grembiule sempre zeppo di macchie, che sapevano di olio, di cose buone appena sfornate, e che si sedeva al tavolo, da amico, prima ancora di prendere le ordinazioni.
“Si parlava di tutto – scrive oggi Giovanni Bucale ricordandolo – di politica, di sport, di cucina, di storia, di cultura. E lo si faceva in Piazza, nelle spensierate serate d’estate, oppure al Bar fino a tarda notte, come può capire solamente chi porta Sinagra nel cuore e nel sangue e conosce la sua storia e le sue “abitudini”.
Salvatore Costantino ha dato tanto agli altri, alle persone a lui care, ha aiutato, sperimentandosi spesso in attività lontane dalla cucina, spaziando dal tessile alla commercializzazione dei prodotti dei nebrodi.
Era un “buono”, e così lo ricordiamo, sentendolo ancora parlare di Inter e Ferrrari, di politica e buon vino.
“E poi – continua Giovanni – … i ricordi di infanzia, la tua “cucina”, il ristorante di famiglia…fino all’ultima discussione in quello “strano” e maledetto pomeriggio di sabato in tempi di pandemia”.
Addio Salvatore, persona buona, esempio e custode di “sinagresità”.
“Persona di grande bontà e gentilezza, te ne andato in silenzio – commenta Domenico Orifici, tra i tantissimi a scrivere di lui sui social – proprio quando aspettavamo il tuo ritorno”.
Mancherai eccome, e la piazza ed i luoghi di Sinagra saranno ora più vuoti.
Le condoglianze della redazione a tutti a partire da Giò
