UCCIDERE I SIMBOLI – La morte di Daria Dugin
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UCCIDERE I SIMBOLI – La morte di Daria Dugin

ASSORDANTE SILENZIO SULL’ATTENTATO CHE HA UCCISO LA FIGLIA DI DUGIN

la nota di Gianni Alemanno

“Quello che colpisce di più dell’attentato che ha portato alla morte di Daria Dugin, non è solo l’uccisione di una giovane donna colpevole solo di manifestare le proprie idee, è il silenzio dei media, degli intellettuali e della politica occidentali.

Nessuna solidarietà, nessuna condanna per questo atto terroristico condotto fuori da ogni contesto bellico. La colpa ovviamente ricade sull’opera filosofica di Oleksandr Dugin, troppo controcorrente ed eretica rispetto ai parametri ideologici dell’Occidente. Immaginiamoci cosa sarebbe accaduto se lo stesso atto terroristico fosse stato rivolto contro qualche intellettuale liberal e progressista: ci sarebbero stati cori unanimi di protesta, esecrazione e condanna.

Ma i componenti della famiglia di Dugin possono morire nel più assordate silenzio perché sono ascritti al nuovo “impero del male” che parte da Mosca.

Questa ottusa faziosità con cui l’intellighenzia occidentale guarda ad Oriente, non fa altro che aggiungere nuova benzina sul fuoco di una guerra che deve essere fermata subito prima che trascini nel baratro tutta l’Europa”

Breve inciso

E’ noto che Dugin non era l’ideologo di Putin ma è diventato un obiettivo simbolico proprio perché fatto passare per l’ideologo di Putin. Quindi un obiettivo “facile” proprio perché  non protetto dai servizi russi o comunque non particolarmente protetto.
Al contempo un obiettivo che da grande risonanza mediatica. Fine di una storia.

21 Agosto 2022

Autore:

redazione


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