La condanna
Ieri la Corte di Assise di Messina ha condannato a trent’anni di reclusione Salvatore Russo, il 31enne di Paternò autore del duplice omicidio avvenuto in un ferragosto, da dimenticare, nel 2019 ad Ucria.
Le vittime furono Antonino e Fabrizio Contiguglia, rispettivamente di 62 e 27 anni, rispettivamente zio e nipote, cadute sotto i copi di una pistola dopo un alterco dovuto per un parcheggio, avvenuta nei giorni antecedenti ai fatti. Il pm ha escluso l’aggravante “motivi abietti e futili” per il giovane che quella sera ha sparato.
Gli assolti
Il pm aveva chiesto anche la condanna di tutti gli imputati – Santino Giovanni Contiguglia, Salvatore Contiguglia e Vittorio Contiguglia- , ma questi sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”. Per i primi due l’accusa aveva chiesto quattro anni, sei per l’ultimo, per concorso in violenza privata.
Il processo si è celebrato in Corte d’Assise a Messina. Nel processo sono impegnati gli avvocati Salvatore Liotta, Enrico Trantino, Giuseppe Bonavita, Alessandro Pruiti Ciarello e Luigi Gangemi.
Disposta, inoltre, per Salvatore Russo la misura della libertà vigilata per tre anni al termine della pena in carcere.
per le motivazioni