Riceviamo e pubblichiamo il comunicato politico del SEL Sinistra Eccologia e Libertà – Circolo Pier Paolo Pasolini – Nebrodi.
Il dibattito estivo sull’adesione o meno del Comune di Gioiosa Marea all’Unione dei Comuni Saraceni tra Piraino e Sant’Angelo di Brolo offre lo spunto per una serie di considerazioni di carattere generale sullo strumento delle associazioni tra comuni e particolare su quella dell’unione in questione.
Non vi è dubbio che si stia dibattendo di fantapolitica dal momento che non risulta l’intenzione dei comuni fondatori a coinvolgere il terzo, ma solo la proposta di alcuni addetti ai lavori della politica pirainese (dal momento che il comune «di mezzo» sarebbe quello che ne gioverebbe in maniera più forte).
Ciononostante SEL Nebrodi non può che giudicare positivamente l’aggregazione allargata, dal momento che tali strumenti possono portare effetti di ricaduta positiva su servizi al cittadino e razionalizzazione della spesa.
Quello che appare carente, però, è la missione di tale Unione che (e fa bene Spanò ad affermarlo) altro non sembra che un tentativo per poter accedere più facilmente a finanziamenti senza una reale condivisione di fondo di obiettivi diversi dall’accaparramento, per quanto necessario, di risorse per il territorio.
La gatta frettolosa ha fatto i figli ciechi, comunque, e la fretta con la quale si è prospettata questa unione (senza quegli atti preparativi nelle istituzioni e nella società) fa intendere che il dubbio di un altro, come lo ha definito qualcuno, «carrozzone» di cui sembra non esserci assolutamente bisogno sia più che legittimo.
La legge istitutiva delle Unioni dei Comuni ha voluto dare, invece, una legittimità superiore a questi enti ponendola al di sopra dei semplici consorzi, istituendo una sorta di Consiglio sovracomunale, replicando, insomma quelle istituzioni alla base dei consessi dei singoli comuni, proprio perchè si intravedessero mission e obiettivi di più alto valore.
Vi è stato allora un dibattito su come è possibile meglio utilizzare i servizi (ad esempio, la vecchia proposta della razionalizzazione su base sovracomunale di quelli bibliotecari fatta da nostri compagni anni addietro) , come dotare le forze di polizia municipale di strumenti migliorati nella lotta ai crimini ambientali (con riferimento, ad esempio, ai fiumi «di confine» adibiti a discarica di sansa, materiali industriali e rifiuti solidi in genere), o su come dotarsi in concreto di strumenti non duplicati, per quel che riguarda gli interessi comunali e solo per fare degli esempi, per l’assistenza socio-sanitaria?
Sembra proprio di no!
SEL Nebrodi, dunque, auspica un periodo di maggiore riflessione (anche più di un mese, forse sarebbe opportuno porla anche al centro della campagna elettorale dei comuni a rinnovo) perchè i Consigli Comunali possano sin dalla nascita e per statuto valorizzare quei servizi (sociali, logistici e economici) che attraverso lo standard dell’Unione possono davvero portare il progresso che non si esaurisce con un finanziamento.