Sono passati cinquant’anni ma paesi fantasma sono sempre lì. Passato il clamore delle commemorazioni, con Mattarella – il Presidente – in testa, … tutto si fermerà ancora. Le foto di quel tragico evento – tratte da google – per non dimenticare mentre abbiao una certezza in più si dice Belìce e non Bèlice.
La fotogallery di quella tragedia. Le ferite del Belice sono state sotto gli occhi di tutti e primo fra tutti di quei fotografi che ne documentaro i morti e le rovine, i soccorsi e la disperazione di una popolazione spesso abbandonata.
Paesi fantasma spopolati dalla miseria e dal terremoto. Morte e dolore a far da contr’altare alle visite di presidenti e deputati alle parole vuote di una Politica sorda che promettendo interventi e sviluppo rimase sempre latitante e imbelle.
Da ricordare solo la voce di Danilo Dolci e della sua radio libera a rammentare quei lutti.
Ancora restano quei paesi fantasma a ricordare che lì vivevano uomini e una ricostruzione mai avviata.
Ma ora si sa che si dice Belìce e non Bèlice.