Sabato pomeriggio, 20 ottobre, nella sala multimediale “Rita Atria” di Brolo si è tenuta un’assemblea dei lavoratori ex Lsu-Ata, per discutere dell’ormai annoso problema del reperimento dei fondi per la prosecuzione del proprio lavoro.
Infatti, (dopo 24 mesi di CIG) per il 2013 ci sarà un’ulteriore riduzione del lavoro.
Si passerà dalle 14 mensilità alle 9 all’anno.
La questione è emersa durante l’ultimo incontro che si è tenuto presso il MIUR lo scorso 4 ottobre al quale hanno preso parte i rappresentanti della Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio del MIUR, i rappresentanti dei Consorzi nazionali titolari dei contratti di servizio di pulizia e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
E’ comprensibile la continua preoccupazione e agitazione in cui vivono le lavoratrici e i lavoratori per l’impatto sul piano sociale che la mancata continuità occupazionale e di reddito potrebbe produrre.
Occorre ricordare che la maggior parte degli addetti e delle proprie famiglie vive della sola retribuzione derivante dall’impiego in detti appalti, senza tralasciare che l’età media è di quasi 50 anni e che gli sbocchi occupazionali in questo nostro profondo sud sono solo dei miraggi.
Dall’ampio dibattito scaturito dall’assemblea cui hanno partecipato anche la CGIL e la CISL è prevalsa l’dea comune di chiedere al futuro incontro che si terrà al MIUR il 24 ottobre, la continuità occupazionale ma anche reddituale.
I lavoratori vogliono ricordare che sono firmatari di un contratto di stabilizzazione che risale al 2001 e che prevedeva il tempo indeterminato e 14 mensilità.
Qualora dall’incontro del 24 ottobre scaturirà l’ennesimo verbale di accordo scandaloso sempre al ribasso per i lavoratori, che ormai si sentono una voce di capitolato di appalto, ritireranno tutte le deleghe alle varie sigle sindacali e inizieranno con una serie di iniziative a far sentire la propria voce partendo dalla consegna ai Prefetti dei certificati elettorali, cercando di coinvolgere i quasi 1200 addetti del settore che sono presenti in tutta la Sicilia, nonché dei propri familiari.