VIAGGIARE A CAPO D’ORLANDO – La storia convulsa e complicata della città
Attualita, Fotonotizie, In evidenza, News

VIAGGIARE A CAPO D’ORLANDO – La storia convulsa e complicata della città

Agatirno, testimonianze dall’antichità

Al giorno d’oggi viaggiare è molto più semplice che in passato, soprattutto per via del fatto che buona parte del viaggio si può organizzare direttamente online, anche pochi giorni prima della partenza. Il web diventa fondamentale per andare alla ricerca dei posti migliori dove soggiornare e di cosa visitare. L’universo del turismo non è di sicuro l’unico settore che è stato completamente rivoluzionato da parte dell’uso di internet, dato che anche quello dell’intrattenimento, con il boom dei giochi casino, è cambiato tantissimo.

Se amate la Sicilia, Capo d’Orlando è sicuramente una delle mete più interessanti da visitare. Si tratta di una città che si trova in provincia di Messina e che può contare su un lungomare veramente lunghissimo, che arriva quasi a toccare i 10 chilometri, affacciandosi direttamente sulle Isole Eolie. Un piccolo paesino che, indipendentemente dal fatto di avere delle dimensioni piuttosto ridotte, offre ai turisti davvero tantissime cose da visitare.

Un paese nato nel 1925

Nonostante quello che si possa pensare, il Comune di Capo d’Orlando è nato solo in tempi recenti, dal momento che la sua formazione risale al settembre del 1925. In quell’occasione, furono decisive delle spinte di origini popolari e una serie di novità che riguardarono la componente socio economica, che portò al distacco rispetto al territorio di Naso.

A parte questo, le testimonianze storiche che si riferiscono a queste zone sono numerose. Infatti, la prima fonte storica indica che queste zone facevano parte del territorio dell’antichissima Agatirno, che venne fondata, in base a quanto riportato dalla leggenda, da Agathirnos, ovvero il figlio del Dio Eolo, nel corso del 1218 avanti Cristo. Ad ogni modo, dall’anno 1000 fino al XIX secolo, Capo d’Orlando riesce a mantenere una sua dipendenza, salvo poi vedersi annettere al territorio di Naso.

Agatirno, testimonianze dall’antichità

L’antica Agatirno, così come erano ribattezzati questi territori, comprendeva il Comune di Naso e si estendeva fino ad arrivare alla zona centrale di Capo d’Orlando. Le prime testimonianze a riguardo sono contenute all’interno di vari scritti di Tito Livio. Correva l’anno 210 avanti Cristo e questo territorio era dominato dal culto del Dio Dioniso.

In men che non si dica, quindi, i romani, che ebbero il controllo su questa zona per vari decenni, decisero di attaccare gli abitanti, rei di dar vita a dei riti pagani che non avevano mai visto in precedenza. Quindi, tra deportazioni e persecuzioni, Agatirno finisce anche, in seguito, per essere oggetto delle invasioni da parte dei Berberi.

Un’altra testimonianza storica permette di fare luce sul nome della città, ovvero Capo d’Orlando. Infatti, Carlo Magno, all’incirca nell’anno 1000, stava tornando da Gerusalemme, nel momento in cui prende la decisione di fermarsi in quello che è attualmente territorio di Capo d’Orlando, ribattezzandolo con il nome del suo migliore amico, ovvero Orlando.

Per tre secoli, poi, non si seppe più nulla, ma successivamente altre testimonianze storiche sostenettero come a Capo d’Orlando si verificò lo scontro navale nel 1299 tra Aragonesi e Angioini, in cui Federico III e Giacomo II si diedero battaglia per la conquista del trono di Sicilia.

In seguito, nel 1359, ecco che Federico IV d’Aragona decise di assegnare il Castello d’Orlando e diversi territorio a un nobile in modo particolare, ovvero Vinciguerra d’Aragona, mentre nel 1398 si verificò l’assedio del conte di Modica Bernardo Cabrera nei confronti di quello che veniva considerato un traditore, ovvero Bartolomeo d’Aragona, accusato di aver tramato alle spalle del re Martino I. Quest’ultimo, cercò di nascondersi nel Castello d’Orlando che, in tale occasione, venne completamente distrutto. Successivamente il territorio di Capo d’Orlando fu oggetto di numerosi attacchi da parte dei pirati.

9 Novembre 2021

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist