E’ stata Torino ad ospitare la premiazione del XVII Concorso enologico internazionale LA SELEZIONE DEL SINDACO.
La cerimonia di consegna degli attestati di GRAN MEDAGLIA D’ORO, MEDAGLIA D’ORO e MEDAGLIA D’ARGENTO si è svolta oggi, giovedì 12 luglio, presso il Museo Civico di Palazzo Madama, in Piazza Castello a Torino.
Complessivamente sono 33 le Gran Medaglie d’Oro assegnate (19 all’Italia); 221 le Medaglie d’Oro e 136 le Medaglie d’Argento, per un totale di 391 vini premiati, il 30% dei 1299 vini presentati dalle circa 500 aziende che hanno partecipato.
Il sistema di votazione, in automatico, calcola il punteggio medio in centesimi, scartando il voto più alto e quello più basso, come impone il regolamento generale dell’OIV, Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che detta precise norme tra cui quella che prevede che possano essere premiati solo il 30% dei vini in gara; pertanto, pur avendo ottenuto un ottimo punteggio, molti vini che potenzialmente avrebbero potuto aspirare almeno ad una Medaglia d’Argento restano fuori dalla premiazione. Infatti, se il punteggio minimo che occorre per ottenere l’argento – come prevede il regolamento del concorso – è compreso tra 82 e 86 punti, quest’anno l’alto numero di Gran Medaglie d’Oro e, sopratutto, di Medaglie d’Oro è tale da limitare, scendendo nella graduatoria, le possibilità di ottenere un argento. Ecco spiegato perché molti vini, per altro molto apprezzati dalle commissioni internazionali, restano fuori da medagliere.
Apre la serie delle Medaglie d’Oro il vino rosso Acantos Toscana Igt 2014 (Syrah 60% come vitigno principale) dell’Azienda Agricola Montebelli di Caldana, in provincia di Grosseto con il punteggio molto alto di 91,2/100; primo tra le Medaglie d’Argento il Barolo Docg Luigi Bosca 2013 di Canelli (86,8/100)
Da notare che l’Abruzzo è la regione italiana che conquista ben 4 Gran Medaglie d’Oro su un totale di 22 medaglie, con anche 12 Oro e 6 Argento, posizionandosi al vertice della qualità “certificata” dal concorso. In questa speciale graduatoria segue la Sicilia (3 Gran Oro e 12 Oro, oltre a 16 Argento).
La regione italiana più medagliata è il Veneto, con 43 medaglie, seguita dalla Sicilia con 31, 28 al Piemonte, 27 Toscana, 19 Puglia, 22 Abruzzo, 14 Campania, 15 Sardegna (il vitigno autoctono sardo Cagnulari, recentemente riscoperto e valorizzato, si distingue per 1 Gran Medaglia d’Oro e un 1 Argento), 12 Emilia Romagna, 10 Trentino Alto Adige, 8 Liguria, 8 Valle d’Aosta (un figurone per questa piccola regione che conquista 3 Gran Medaglie d’Oro, 2 Oro e 3 Argento), 7 Calabria, 6 Lazio, 5 Friuli Venezia Giulia, 5 Umbria, 4 Basilicata, 3 Marche, 3 Molise, 1 Lombardia.
In totale, l’Italia ha conquistato 271 medaglie, 111 il Portogallo, 2 Austria, 2 Brasile, 2 Azerbaijan, 2 Germania, 1 Brasile, 1 Francia.
Con i rappresentanti della cantina pirainese c’era il sindaco Maurizio Ruggeri.
Premiato il loro Nero d’Avola Sicilia DOC Amato srl – Vini rossi secchi tranquilli 2014 –
Le origini della cantina vanno ricercate nei lontani anni 30 quando Vincenzo Giardina Papa, emigrato in America in giovane età ritorna nella sua terra d’origine e decide di investire i suoi guadagni nella realizzazione di una piccola osteria. Nel 1958, suo genero, Rosario Amato, riprende l’attività familiare e avvia una piccola cantina a conduzione familiare. La passione per la produzione vinicola e l’ottimo andamento dell’attività lo inducono poi ad ampliare lo stabilimento dotandolo di numerose botti in legno e vasche sotterranee in cemento.
La seconda generazione.
Tramandata al figlio Salvatore Amato nei primi anni ’80, l’azienda ha continuato a crescere dotandosi nel 2004 dell’attuale stabilimento, equipaggiato con le più innovative attrezzature di vinificazione, maturazione ed imbottigliamento.
Oggi
Oggi Salvatore Amato continua la gestione della cantina affiancato dalla moglie Fiorella e dal figlio Rosaio, laureatosi nel 2015 in Viticoltura ed Enologia.