VISTO DA SINISTRA – Giusto chiudere Casapound?
Dal Palazzo

VISTO DA SINISTRA – Giusto chiudere Casapound?

casa_pOnde evitare polemiche è doveroso fare una serie di premesse: l’uccisione dei ragazzi senegalesi avvenuta a Firenze è un fatto aberrante, il razzismo è un cancro da estirpare dal mondo, trovo le posizioni di Casapound antistoriche e le loro idee politiche sono un insulto alla Costituzione partorita dalla Resistenza antifascista.

Questo non mi impedisce però di difendere le militanti e i militanti di CPI dai rigurgiti stalinisti di certa “sinistra”: quella che invoca la chiusura delle loro sedi, quella dei presunti antifa che cercano lo scontro fisico con i “fascisti”( teorizzando una stupida parodia delle imprese partigiane), quella che alla “caccia al nero” risponde con la “caccia ai neri”.

Il sindaco Renzi ha detto, per una volta in vita sua, un cosa intelligente: non si può addossare la colpa delle aggressioni razziste a un intero movimento, la responsabilità penale in un paese civile è individuale.

Nessuno, sia ben chiaro, mette in dubbio che il soffocante clima di intollerenza verso gli stranieri, i rom, la comunità lgbti abbia anche delle responsabilità politiche; ma non è facendo di Casapound il capro espiatorio di tutti i mali che si risolve il problema.

Dentro il movimento definito dai media di “estrema destra” (Cpi rifiuta questa etichetta) ci sono sicuramente razzisti ed omofobi, ma questo non implica che tutti i militanti di Casapound lo siano (lo so per esperienza personale).

E diciamo la verità: i razzisti, gli omofobi, i sessisti, gli intolleranti, i violenti si annidano anche a Sinistra. Smascheriamoli tutti! Facciamo una lotta vera sull’intollerenza, una battaglia culturale non violenta 365 giorni all’anno, 24 ore su 24!

Io oggi con il cuore sono a Firenze con i migranti, con i miei fratelli senegalesi in agitazionene contro il razzismo.

Sono loro i miei Compagni, non certo quelli di Casapound. Ma difenderò fino alla morte il diritto di chi non la pensa come me ad esistere, consapevole che la lotta la si fa sul piano delle idee.

Chi non la pensa così può anche fare le valigie e prendere un biglietto di sola andata per Cuba.

Pubblicato da DanielWalker il dic 17, 2011 su: http://www.enricoberlinguer.it/qualcosadisinistra/

IL Chi siamo di “qualcosadisinistra”

“Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.”
(Jim Morrison)

qualcosadisinistra@enricoberlinguer.it)

“Qualcosa di Sinistra” è un blog, ma anche qualcosa di più: è un progetto politico-culturale.

E’ una sfida con la storia e con noi stessi, che siamo nati dopo la Caduta del Muro di Berlino. E’ il tentativo di ridare un senso a quella che per oltre due secoli è stata la lotta contro le ingiustizie e che ha preso il nome di Sinistra. E’ il sogno di poter tornare a dire e a fare, senza doversi vergognare, Qualcosa Di Sinistra.

“Qualcosa di Sinistra” nasce il 12 novembre 2010, a 21 anni dalla Svolta della Bolognina, per costruire un nuovo orizzonte per la Sinistra e soprattutto per l’Italia, in tempi bui come questi dove gli ideali sono sempre più sostituiti dagli interessi. Mettere da parte personalismi, rivalità e gelosie e riconnettere esperienze, sensibilità e realtà diverse, che per troppo tempo non si sono più parlate e la cui divisione ha favorito il disastro attuale. Perchè pensiamo che la Sinistra, senza valori ideali, non può vincere nè la sfida culturale che ha di fronte nè tanto meno le sfide politiche globali che interesseranno le future generazioni.

Siamo giovani, alcuni di noi non hanno ancora compiuto i 20 anni. Nessuno è iscritto ad un partito. Ognuno ha le sue preferenze elettorali e variano moltissimo l’una dall’altra. Ma è proprio questo il bello: mettere insieme punti di vista e sensibilità differenti per dimostrare che si può costruire qualcosa anche se si parte da idee e posizioni diverse.

“Qualcosa di Sinistra” nasce perché ci siamo stancati di stare seduti in televisione a sentire gli altri che dicono la loro, aspettando che dicano non tanto qualcosa di sinistra, quanto qualcosa di civiltà, di buon senso. Qualcosa di concreto, che possa abbattere la politica degli affarismi, delle clientele, del familismo amorale, che è trasversale a tutti i partiti. Vogliamo riappropriarci di un sogno, di un fine più alto, di una politica più degna.

Vogliamo provare ad essere come Enrico Berlinguer, come Sandro Pertini, come Antonio Gramsci, come tutti quelli che hanno lottato in vita loro per un ideale e che hanno lottato fino alla morte per raggiungerlo.

Questo Blog è un tributo a tutti quelli che ci hanno creduto, a quelli che ci credono e a quelli che ci crederanno. A chi resiste, e non se ne vergogna.

Perché noi giovani non abbiamo bisogno di sermoni, abbiamo bisogno di esempi di onestà, coerenza, altruismo, come diceva Sandro Pertini.

E se nessuno può diventarlo, proviamo ad essere noi l’esempio di noi stessi. Nell’attesa di cercare altri come noi a cui ancora il cuore batte forte, convintamente, a Sinistra.

20 Dicembre 2011

Autore:

admin


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