Luglio mese della cultura – Franco Blandi ( il 18 luglio) e Andrea Marcel Pidalà (il 17 luglio)
doppio appuntamento per questo fine settimana, con la rassegna “La stanza della seta”
“Quando le parole sono più forti del pianto” domenica, 18 Luglio, alle ore 19.30, nella splendida cornice di Palazzo Milio, Cettina Giallombardo e Salvatore Granata dialogheranno con Franco Blandi.
Mentre, sempre incastonato nel programma “Luglio mese della cultura, domani, sabato, 17 Luglio, alle 19.30, nl ritrovato spazio antistante al Museo Olio Minuta- Palazzo Macalda Scaletta, Mauro Cappotto dialogherà con l’urbanista Andrea Marcel Pidalà autore del libro “Alla ricerca dell’autosostenibilità”. Un incontro dal titolo “Visioni Strategiche” impreziosito dall’intervento di Giuseppe Landro.
I due eventi rientrano nel progetto culturale “la stanza della seta” curato da Cettina Gianlombardo.
Intanto questa sera, per l’indisponibilità dell’autrice, a Ficarra è saltato l’incontro con Cristina Cassar Scali rientrante nel “Notturno D’Autore”. A darne notizia è stata la direttrice del festival Lucia Franchina.
Nell’incontro di domenica si parlerà del coraggio di una madre che ha fortemente voluto giustizia per il figlio assassinato dalla mafia.
Con il libro “Francesca Serio – La madre” sarà ospite lo scrittore Franco Blandi.
All’evento parteciperanno I Mandolini dei Nebrodi.
Franco Blandi, pedagogista ed educatore socio pedagogico, è stato docente e direttore di un centro di formazione. È esperto di arti visive e formazione,è stato docente di comunicazione e discipline sociali. Ha inoltre insegnato discipline informatiche e tecnologie multimediali, fotografia e video. È direttore artistico della rassegna “Nebrodi Cinema Doc” per film e documentari sul tema della valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente e su tematiche sociali.
È presidente dell’associazione “URIOS. Culture, arti, solidarietà “.
È membro dell’associazione Fotografi Naturalsti Italiani ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni, documentari e mostre fotografiche personali e collettive.
Ha già pubblicato Appuntamento a La Goulette(2012), Vittorio De Seta. Il poeta della verità (2016), Interior of Sicily È autore,ideatore e regista di numerosi documentari, cortometraggi, videoclip e spettacolari vari.
Il testo che verrà presentato parla di Francesca Serio, la prima donna che ha sfidato apertamente la mafia dopo l’uccisione del figlio, il sindacalista Salvatore Carnevale.
Andrea Marcel Pidalà
Lavora da anni a sistemi di pianificazione urbanistica sostenibile, avendo come riferimento i biodistretto dei Nebrodi.
Quello di Andrea Marcel Pidalà, anticipa Mauro Cappotto, è un approccio umanistico e complesso alla pianificazione urbanistica e sociale.
Una strada fondamentale per la ri-vitalizzazione del territorio dei Nebrodi che ben si applica ai percorsi di sviluppo urbano che sta percorrendo Ficarra.
Un libro da leggere
Riflettere e ritornare a ripensare le relazioni tra le varie arti e i vari campi del sapere scientifico è oggi quanto mai necessario vista la tendenza esplicita alla liquefazione, allo scollamento e alla dispersione tra e dei processi intellettuali (sempre più omologati sulla necessità di aver successo mediatico nel messaggio immediato e mediante slogan e packaging più che risolvere, concretamente, i fatti urbani e territoriali) e alla costante separazione con le tecniche, i metodi e le attività burocratiche (anche esse sempre più meccaniche e industriali che fanno spesso il paio con processi di economie di scala). Entrambi gli aspetti divengono sempre più seriali, globalizzati e standardizzati abbandonando progressivamente lo scambio tra i saperi verso una specializzazione settoriale unitaria spesso superficiale.
Così il tentativo, che si rinsalda in questa sede, è quello di coniugare, nelle esperienze disciplinari, l’immaginare e il fare, contribuendo a orientare un percorso diverso, forse sulla scia più tradizionale ma che di recente è sempre più abbandonato verso una deriva teorico-tecnocratica delle pratiche di pianificazione.
Ciò avviene mediante la rappresentazione di un quadro molto più nitido verso mutazioni generazionali e interdisciplinari di teorie, tecniche, pratiche, ricerche scientifiche e sperimentazioni professionali che si muovono, velatamente, nel tentativo di contribuire a vivacizzare un dibattito e segnare una controtendenza rispetto alla grande quercia della formazione globalizzata e cristallizzata e rivolta sempre di più verso il telaio teorico-metodologico.
Per quanto riguarda il caso studio, il territorio scelto è quello dei Nebrodi, in Sicilia, che come altre aree geografiche, negli anni, ha maturato uno storico dualismo funzionale-sistemico; all’interno dell’area geografica si è fatto avanti progressivamente uno sviluppo incongruente e disordinato che spesso ha amplificato le problematiche complesse (storico-sociali, economico-culturali ed urbanistiche) che ne hanno minato l’identità e che oggi possono e devono trovare delle soluzioni necessariamente nella “visione di insieme” mediante un paradigma adatto alla complessità sistemica di questi luoghi.
Il lavoro riportato in queste pagine, ovviamente, ruota attorno al tema di sempre che riguarda i complessi processi di de-territorializzazione e ri-territorializzazione e le loro ricadute sull’ambiente con metodi di sostenibilità per la Bioregione dei Nebrodi.
Prefazione di Peter Newman.