VOLLEY AZZURRO – L’ex ct azzurro Andrea Anastasi si traveste da “guastafeste” e spinge gli azzurri fuori dal podio
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VOLLEY AZZURRO – L’ex ct azzurro Andrea Anastasi si traveste da “guastafeste” e spinge gli azzurri fuori dal podio

 

Parziali: 25–17/ 25–20/ 23–25/ 21–25/ 12–15/

Italia:

Travica 1, Lasko 19, Mastrangelo 11, Fei 9, Savani 20, Zaytsev 16, Giovi (libero), Birarelli, Parodi 1, Bari (L2) n.e., Maruotti n.e., Boninfante n.e.  

Allenatore: Mauro Berruto 7,5

Polonia:

Zygadlo, Mozdzonek 10, Bartmann 9, Kurek 1, Winiarski 7, Nowakowski 15, Ignaczak (libero), Zagumny 4, Ruciak 11, Jarosz 11. Kubiak n.e., Wisniewski n.e.. 

Allenatore: Andrea Anastasi 8,5

Arbitri: Wang 7 (Cina) e Chokolian 7 (Argentina)

Note – Spettatori: 1500 circa; Durata set: 22’/ 25’/ 26’/ 24’/ 17’/ Totale: 114 minuti;

Italia: 5 aces e 22 errori in battuta, muri vincenti 18, errori 12, punti realizzati 77;

Polonia: 3 aces 15 errori in battuta, muri vincenti 10, errori 14, punti realizzati 68;

Tokyo (Giappone) – La sconfitta dopo cinque estenuanti parziali contro la Polonia dell’ex ct azzurro Andrea Anastasi e del suo fido Andrea Gardini e la facile affermazione dei bi–campioni olimpici del Brasile contro la rivelazione Iran, guidata dal maestro italo–argentino Julio Velasco, fa scendere al quarto posto la squadra italiana, che vede assottigliarsi le speranza di staccare il “pass” per Londra 2012. Un vero peccato anche perché il match contro i polacchi era iniziato sotto i migliori auspici con i ragazzi di Mauro Berruto che giocano un grandissima pallavolo, portandosi in vantaggio per due set a zero e sembrava in grado di concretizzare le sue speranze visti i prossimi due abbordabili incontri contro Giappone ed Iran.

E’ molto difficile valutare quello che realmente è successo, perché la gara è rimasta sul filo dell’equilibrio sino alla fine, ma gli azzurri non l’hanno più comandata. Un plauso, comunque, va attribuito alla Polonia, che l’ex-ct Anastasi sta guidando verso una possibile vittoria nella World Cup. I nostri avversari hanno trovato in panchina gli elementi determinanti per capovolgere l’esito della gara: l’opposto Jarosz e soprattutto il martello Ruciak.

Nel giudicare la prestazione dell’Italia bisognerebbe scindere le due metà del match: nella prima alcuni dei ragazzi italiani si sono esaltati: Savani in attacco e a muro, Zaytsev schiacciando e servendo bene e ricevendo discretamente, Mastrangelo bloccando gli attacchi avversari, nella seconda parte, invece,  il solo Ivan Zaytsev è rimasto sullo stesso livello gli altri sono calati, mentre Michal Lasko, molte volte decisivo nel torneo, ha fatto il suo, senza grandi acuti.

L’Italia ha dominato il primo set, pur sbagliando molto; nel secondo ancora tanta Italia e Polonia in difficoltà. La chiave del match è stato il terzo set in cui gli azzurri hanno iniziato a balbettare. Si sono trovati ad inseguire (6–9), ma sono riusciti nel sorpasso grazie a due ace consecutivi di Savani (12–11). Ancora un allungo polacco (13– 18) e poi due grosse rimonte tricolori, la prima giunta sul 19– 19, e la seconda dal 19– 22 al 22–22. Poi la Polonia ha chiuso alla prima occasione e il match ha cambiato copione.

Tanti errori italiani al servizio, all’inizio del quarto, qualche amnesia di troppo nel tie–break. Alla fine la Polonia ha festeggiato e vede la qualificazione ormai a portata di mano.

Due partite ancora da giocare per l’Italia e la consapevolezza che per volare a Londra bisognerà vincere le prossime due sfide con Giappone e l’Iran di un altro grande ex come Julio Velasco. Ma potrebbe anche non bastare. Già, perché gli azzurri dovranno anche tifare per Polonia e Giappone, prossime avversarie del Brasile. Un finale da urlo, maledettamente complicato per colpa di un grande ex e di un harakiri veramente inspiegabile.

Il tecnico piemontese Mauro Berruto a fine gara era scuro in volto: “Se leggiamo i numeri della gara, non troviamo nessuna spiegazione della nostra sconfitta. Non abbiamo giocato bene alcuni momenti chiave, quelle che si sono rivelate le situazioni importanti. All’inizio del quarto set abbiamo sbagliato troppe battute e commesso un numero eccessivo di errori. Ora ci rimangono due partite che cercheremo di vincere. Ahimè noi possiamo fare solo esperienza di quello che è successo e guardare avanti”.

Michal Lasko fa autocritica: “Incredibile che ci sia successa una cosa del genere in una partita così importante. Dal terzo set in poi non siamo più riusciti a giocare con continuità”.

Ivan Zaytesev esprime tuta la sua amarezza: “Sono davvero scontento della nostra partita. Abbiamo perduto una gara tanto importante dopo essere stati in vantaggio di due set. L’oro con l’ingresso di Ruciak e Jarosz hanno sistemato ricezione e cambio palla. Lì la partita è girata”.

WORLD CUP

02/12 Nona giornata – Pool A (Tokyo): Iran– Brasile 0–3 (20–25/ 18–25 16–25), Italia–Polonia 2–3 (25–17/ 25–20/23–25/ 21–25/ 12–15), Giappone-Russia 0–3 (23–25 /16–25 /23–25);

Pool B (Tokyo): Serbia – Egitto 3–1 (25–20/ 19–25/ 25–22/ 28–26), Cuba–Cina 3–2 (25–21/ 18–25/ 26–28/ 25–20/ 15–13), Argentina– Stati Uniti 2–3 (29–27/ 14–25/ 17–25/ 25–20/ 13–15).

Classifica: Polonia e Russia 24, Brasile 19, Italia 18, Cuba 16, Stati Uniti 14, Iran 12, Argentina 10, Serbia 9, Giappone 8, Cina 5, Egitto 3.

03/12 Decima Giornata –Pool A (Tokyo): Iran– Russia ore 3, Polonia–Brasile ore 7, Giappone– Italia ore 10.20; Pool B (Tokyo): Serbia– Cina ore 3, Argentina –Egitto ore 7, Cuba–Stati Uniti ore 10.20.

Saverio Albanese

3 Dicembre 2011

Autore:

admin


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