di Claudia Lentini
Montalbano Elicona 29 Agosto 2009 – A pochi giorni dall’inizio della Coppa Italia di Volley, ricordiamo che la prima gara del girone I è prevista il 5 settembre, abbiamo raggiunto la MyMamy Volley di Reggio Calabria in ritiro a Montalbano Elicona. La squadra reggina, alle prese con una seduta di allenamento, ci ha gentilmente concesso alcune interviste, che proporremo in più pubblicazioni.
Partiamo quindi da Cesare Pellegrino, al quale abbiamo chiesto di presentarci non solo la sua MyMamy ma anche, vista l’esperienza, il campionato di B1 maschile 2009-2010.
CESARE PELLEGRINO – Classe ’61, undici stagioni in serie A, finale di coppa 1980 e tre volte la finale di coppa Italia. 70 presenze in Nazionale, partecipando agli europei del 1979, al torneo preolimpico di Los Angeles ed a diverse manifestazioni in tutto il mondo. Allenatore a Reggio Calabria, Cessalto, Marsala, Dacca, Brolo, Palmi, Capo D’Orlando e Messina, tutte squadre che hanno partecipato a campionati di serie B. Istruttore sportivo in Francia e Russia.
Cesare Pellegrino, una nuova panchina, una nuova esperienza professionale
Una nuova panchina e soprattutto quella della mia città , ritorno a Reggio Calabria dopo molti anni, quindi ho molte responsabilità , anche perchè si tratta di una squadra che abbiamo creato insieme al Presidente. Abbiamo un progetto bello, che spero ci porterà in serie A nel più breve tempo possibile. Tornare a Reggio Calabria dopo tanti anni, una città che sotto il profilo della pallavolo è molto preparata.. ci tengo tantissimo, voglio fare bene e mi aspetto molto.
Programma di lavoro, la prima settimana a Reggio Calabria tra pesi e palestra, adesso il ritiro qui a Montalbano
Le sedute in palestra erano sempre alternate da quelle con la palla, abbiamo fatto due allenamenti al giorno, ma più che altro, il ritiro ci ha consentito di conoscere la squadra, sia a me che all’altro tecnico, il ritiro è importante soprattutto perchè il gruppo si conosce meglio. E’ una squadra totalmente nuova, dallo scorso anno è rimasto soltanto un ragazzo brasiliano, sono tutti atleti che vengono da fuori, anche se qualcuno ha giocato insieme come Ferraro, Signorini e Fontanot che l’anno scorso hanno giocato a Brolo, quindi sono più avvantaggiati. Il ritiro ci è servito tanto perchè si è creato un bel gruppo e sono contento.
Questa è forse la maggiore difficoltà per qualunque allenatore, creare un gruppo che sappia stare bene
Si, anche per i ragazzi. Abbiamo un gruppo molto giovane, questa è stata un’idea condivisa col Presidente, perchè è giusto puntare sui giovani.
I nostri ragazzi però non sono di “belle speranze”, qualcuno di loro ha già avuto esperienze di serie A, bene o male affrontano un campionato che già conoscono. Devono migliorare, abbiamo tre ragazzi del ’89, quindi hanno davanti una vita pallavolistica, però contiamo molto su loro.
Adesso tornerete a Reggio Calabria, un’altra settimana di tempo per completare il programma di lavoro prima dell’inizio del campionato. Dal punto di vista della preparazione fisica come vedi la tua squadra?
Li vedo molto stanchi, ma questo è un periodo difficile, è normale, gli atleti più alti, più grandi e più grossi sono meno avvantaggiati rispetto ai piccoli che sono più veloci. Ci stiamo allenando da due settimane, due volte al giorno, ogni giorno, gli ho lasciato solo la domenica scorsa libera e domani. E’ normale, questo è un periodo dove si lavora tanto, c’è poco recupero tra una fase e l’altra, fra un allenamento e l’altro, pian piano andremo a migliorare il livello tecnico, cureremo più la parte tecnica che quella fisica, quindi avranno tempo per recuperare.
Ci descrivi la tua squadra. Caratteristiche tecniche, punti di forza, di fragilità se ci sono, ed eventualmente come intende affrontarli
Come dicevo prima è una squadra formata per lo più da giovani, affiancati da qualche atleta sopra i trent’anni. Il lavoro con i giovani è intanto inquadrarli sotto il profilo dell’educazione sportiva, sono un pò rigido in certe cose, perchè ho giocato tanti anni, mi hanno formato così e quindi pretendo da loro la stessa cosa. Penso che la mia squadra sia più propensa all’attacco, quello che mi preoccupa è questo, forse manca qualcosa dal punto di vista della ricezione. Stiamo cercando di sopperire, dobbiamo lavorare su questo.
I tuoi giocatori, caratteristiche tecniche, peculiarità, c’è qualcuno che ti piace di più?
C’è Gianluca Nuzzo che è sicuramente fortissimo, ma devo dire che mi piacciono molto i giovani, mi piace allenarli perchè vedo delle grandi potenzialità.
Rosa al completo? C’è da aspettarsi ancora qualcosa, state cercando un martello?
Sì, stiamo cercando un martello ma ne deve valere la pena. Ci sono in giro tanti giocatori di medio livello, cerchiamo un giocatore che faccia la differenza, altrimenti va bene così.
Parliamo di Gianluca Nuzzo, cosa ti aspetti da lui?
Mi aspetto tanto. E’ un giocatore di livello, che ha giocato in serie A ed in Nazionale. Parlo spesso con lui perchè, oltre a far punti, mi deve stimolare i giovani. La B1 non è un campionato facilissimo, sono tutte squadre attrezzate per fare bene, specie quest’anno, è un campionato di alto livello. Gianluca avrà addosso il peso di attaccare i palloni più difficili, però lui lo fa, è venuto per questo ed anche per fare crescere i giovani. E’ una persona tranquilla.
E’ un giocatore che, a prescindere dal rendimento in capo, ti fa gruppo?
Si certamente, ma oltre a Gianluca anche Valmi Fontanot, che è un grande, simpaticissimo, lo chiamano “lo zio” proprio per questo, anche i più giovani si sentono protetti da lui. E’ una persona in gamba e sono contento d’averlo in squadra.
Sempre su Gianluca Nuzzo, come pensi di utilizzarlo in campo, opposto o martello?
Certamente opposto, anche se lui ha giocato in posto 4, penso però che la posizione dove mi può dare di più è quella, l’opposto.
Campionato B1 maschile 2009-2010 livello tecnico ed agonistico delle squadre?
Si sono attrezzate tantissime squadre, è un campionato difficile che dura da settembre fine a metà maggio e c’è solo la sosta di Natale, un campionato certamente impegnativo. Ci sono tantissime squadre, soprattutto le pugliesi che sono sempre molto attrezzate perchè in Puglia ci sono tantissimi giocatori di B1, quindi non fanno molta fatica a trovarli.
E’ un campionato difficile ma stimolante. Noi partiamo con tutta tranquillità per fare un campionato appunto tranquillo, però dico sempre ai ragazzi che non dobbiamo accontentarci di niente, partiamo per vincere tutte le partite, poi vedremo.
Le tue aspettative sono di alta classifica o?
Le mie aspettative sono da metà classifica in su, poi se arriva un altro giocatore di livello che può fare la differenza si può cambiare prospettiva. Siamo tranquilli, il nostro deve essere un campionato per far migliorare sia la squadra che l’organizzazione della società. E’ importante aver dietro una società che sa lavorare, so per esperienza che, per avere una squadra forte e portarla avanti, bisogna avere alle spalle una società importante.
Play Off, un’ipotetica classifica?
Una delle squadre favorite è anche quest’anno l’Heraclea di Gela, anche l’Eurotec si è attrezzata benissimo col passaggio dei giocatori da una società gelese all’altra. Molfetta è un’altra candidata per la A2.
Per i play off metto Avellino, anche Chieti si sta attrezzando bene, ha fatto una squadra forte, ha preso un opposto che ha giocato in serie A, anche se giovane, è molto forte, sì, metto tra le prime quattro anche il Chieti.
Promozione A2?
Credo, Heraclea e Molfetta.
Tu sei un illustre ex della Ciessey Volley di Brolo. Come giudichi il roster brolese?
E’ una buona squadra, l’anno scorso hanno fatto un campionato di media classifica, quest’anno vorranno sicuramente migliorare, però non li vedo nei play off, non nella rosa di squadre che può accedere ai play off, anche se sicuramente faranno un buon campionato perchè sono attrezzati bene, ma non li vedo tra le favorite.
Un messaggio per Gustavo Saravia?
Siamo amici. Ho collaborato con lui quando sono subentrato a Brolo ed abbiamo lavorato bene insieme.
Lo sento, so che lavora molto bene, che è stimato, soprattutto dai ragazzi argentini e che a Brolo ha fatto tanto.