VOLLEY – Claudio Rifelli, Eurotec Gela. Ricordando una “Generazione di Fenomeni”
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VOLLEY – Claudio Rifelli, Eurotec Gela. Ricordando una “Generazione di Fenomeni”

di Claudia Lentini

Brolo 27.09.09 – Claudio Rifelli allenatore della Eurotec Gela. Classe 1973, nato a Bologna, ha giocato nella Sisley Trdscf8426_400_x_300eviso dalle giovanili all’A1 ed è stato Nazionale Juniores. Nel 1997 intraprende la carriera di allenatore.
Per lui numerose esperienze in B1 maschile, femminile e nel settore giovanile dell´Emilia Romagna rivestendo l´incarico di selezionatore tecnico. Ha lavorato anche all´estero nello staff tecnico del Brasile di Bernardinho.

Il tuo primo anno in Sicilia, a Gela. Impressioni personali e professionali

Sono arrivato da poco tempo a Gela, lo scorso anno ho finito il campionato, però devo dire che non mi sono ancora posto all’interno del tessuto sociale a Gela. Dal punto di vista societario mi trovo parecchio bene, l’anno scorso abbiamo vinto un campionato abbastanza importante, avevo preso la squadra con qualche problema di gestione, poi dopo ci è andata bene, un po’ di fortuna mi ha aiutato. Quest’anno sono partito dalla preparazione atletica perché ricopro anche questo ruolo. Per quanto riguarda il campionato, penso che sarà equilibrato, ci sono alcuni giocatori di livello molto alto e rispetto all’anno scorso, si è alzato tantissimo il tasso tecnico del campionato.

Esiste una differenza, in termini tecnici ed atletici, tra i vari gironi della B1 maschile?

L’anno scorso avevo incominciato il campionato nella sfortunata Brescia che è un caso quasi legale, perché il presidente ritirò la squadra dal campionato e facevo il girone A, poi il girone C. Dal punto di vista tecnico devo dire che ci sono giocatori che militano senza problemi sia nel girone A che C, ma quest’ultimo ha qualcosa in più, dal punto di vista caratteriale. E’ sempre B1, ma dal punto di vista caratteriale invece, giocare nel girone C, comporta sicuramente uno sforzo ed uno stress maggiore, che poi è il suo bello.

dscf8385_400_x_300Campionato B1 maschile 2009/2010, altre impressioni.

Devo ancora viverlo. L’anno scorso l’ho vissuto da giocatore, ho fatto 3 anni il girone C e devo dire che è un campionato molto più appassionante rispetto agli altri. Non me ne vogliano i miei colleghi emiliani, però devo dire che qua ti sembra veramente ogni partita di “correrla tutta fino in fondo”.

Le tue aspettative di classifica?

Le aspettative vanno viste anche attraverso l’analisi dell’avversario, perché ci sono delle squadre, la prima l’abbiamo già incontrata, quella di Reggio Calabria, allestite molto bene, ma che attualmente ancora non girano. E’ tutta una questione di chimica, purtroppo nella pallavolo puoi prendere dei grandi fuoriclasse e poi fare un flop micidiale.

Play Off, un’ipotetica classifica?

Due squadre da play off sono sicuramente Avellino e Molfetta, queste sono le due che metto come number one, poi ci sono delle “outsider”, perché hanno delle compagini di un certo rilievo, ci possiamo essere anche noi, dobbiamo vedere come girano i nostri infortuni, poi ci può essere il Brolo e molte altre società; andiamo a vedere poi la zona bassa della classifica che è tutto un interrogativo, abbiamo già visto che il Chieti ha avuto filo da torcere dal Blu College Italia e, sinceramente, non mi aspettavo questa sorpresa.

Promozione A2?

Avellino o Molfetta.

Eurotec Gela, quali programmi professionali? Come ti inserisci nella programmazione societaria?

dscf8404_400_x_300All’interno della società sono a tutto tondo, abbiamo fatto un programma biennale, che può avere prospettive progettuali abbastanza importanti, spero, certamente saranno legate ai risultati, non tanto di quest’anno, perché ci affacciamo alla B1 come matricola e dobbiamo ancora adattarci dal punto di vista strutturale ed organizzativo alla categoria.

Curi anche il settore giovanile?

Sono anche il direttore tecnico del settore giovanile, è una fortuna averlo, è sempre un elemento raro in molte società e purtroppo i maschi oggi giorno fanno sempre meno sport, meno che mai pallavolo.

Programma di lavoro in campo. Le condizioni fisiche dei tuoi atleti?

Attualmente abbiamo dei problemi fisici che riguardano alcuni giocatori, derivanti da traumi post operatori e che sono in fase di risalita, spero di averli tutti a disposizione per la prossima giornata. In generale posso dire che, purtroppo, abbiamo avuto un mese di preparazione e questo comporta dei rischi, soprattutto nelle prime due o tre partite, ce li stiamo prendendo, come tutte le altre squadre; comunque sta andando abbastanza bene.

Descrivi la tua squadra. Caratteristiche tecniche, più difesa, più attacco. Quali eventuali handicap su cui lavorare?

I punti di forza, il muro, su cui comunque dobbiamo sempre lavorare. Punti di fragilità, non abbiamo tanti ricettori all’interno della nostra squadra, siamo un po’ limitati da questo punto di vista, abbiamo degli ottimi attaccanti mentre di ricettori 2/3 spesso se ne hanno anche 4. Potrebbe essere quello il nostro punto debole che però fin’ora, dopo la prima giornata, non si è ancora visto.

I tuoi giocatori? Sei soddisfatto del roster o manca qualcosa?

Sono molto soddisfatto, è una squadra che abbiamo fatto assieme al direttore sportivo e sono molto contento.

piccioniUn commento su Francesco Piccioni, il nuovo acquisto?

E’ uno sforzo in più, fortemente voluto dalla società, è un giocatore che dà un tocco d’esperienza ad un squadra che è molto giovane. Ricordo che non abbiamo neanche un giocatore sotto la soglia federale, adesso abbiamo Piccioni.

dscf8430_400_x_300Claudio Martinengo?

E’ un bel giocatore, una grande fortuna averlo, certamente uno dei più forti opposti dello scorso campionato, spero anche di quest’anno.

Il rischio però è sempre uno, quello di diventare dipendenti dal proprio uomo simbolo, da Claudio Martinengo.

Si è possibile, comunque lui è uno che trascina la squadra, nel caso, lo lascerò fare, se ci porta a compimento le nostre missioni, che ben venga.

Indiscrezioni sullo spoiatoio. Chi sostiene il gruppo, o eventualmente, chi è l’”anziano”?

Per il momento una leadership di fatto non si è creata.

Una battuta sulle squadre che hai incontrato, Heraclea e Mymamy, indicativo il primo set a Gela contro Reggio Calabria (33/31).

Heraclea Gela, molto forte, sta aspettando l’opposto, che è altrettanto forte, quando arriverà, sarà squadra che se la giocherà ad livelli altissimi. MyMamy Reggio Calabria, ha pagato lo scotto della prima trasferta; ha pagato lo scotto, l’abbiamo pagato anche noi, ma noi stiamo a Gela, di questo cambio campo incredibile; non è stata una cosa fatto apposta perché dopo che vinci il primo set non vuoi cambiare campo, purtroppo ci sono state alcune polemiche; mi è dispiaciuto.

dscf8342_400_x_300Un commento in merito alle polemiche circa gli standard strutturali dei campi da volley, illuminazione e condensa inclusi. Indubbiamente un pregiudizio per la serenità della gara. Esiste il problema, come affrontarlo?

Esiste il problema, le amministrazioni devono pensare un po’ più allo sport, anche città piccolissime che hanno squadre di pallavolo in B1, avrebbero bisogno di strutture adeguate. Questa è una pecca del girone C, fa si che i giocatori debbano essere più forti soprattutto dal punto di vista fisico. Nel girone A e B, palestre di certi tipi non se ne vedono, riscaldamenti che non funzionano, spoiatoi fatiscenti ecc.

Apriamo il libro dei sogni, tre domande:
Quale giocatore della storia del volley ti sarebbe piaciuto allenare?

Se dovessi dire un nome di un certo livello.. sarebbe lui ad allenare me. Direi Kirck Kiraly, però mi vergognerei a dirgli cosa fare.

Quale giocatore ti piacerebbe portare a Gela?

Ho già dei giocatori di un certo livello, non mi aspettavo neanche che venissero. E’ già un sogno allenare una squadra così.

velascoDalla storia del volley nazionale, disegna il tuo sestetto ideale

Opposto Zorzi, palleggiatore Gianmarco Venturi, Bernardi banda, al centro Gardini, l’altro centro…la nazionale di Velasco! Si, la nazionale di Velasco e va detto che se questi giocatori sono diventati mitici è merito suo. Dobbiamo ricordarlo.

Buon lavoro coach.

Con immenso piacere ricordiamo Julio Velasco e la sua “Generazione di Fenomeni” (premio FIVB  “Squadra del secolo”).

 

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Campionato Mondiale – Brasile 1990 – Italia Cuba 3-1

ITALIA

Lorenzo BERNARDI
Luca CANTAGALLI
Andrea GARDINI
Andrea LUCCHETTA
Paolo TOFOLI
Andrea ZORZI
Andrea ANASTASI
Marco BRACCI
Ferdinando DE GIORGI
Andrea GIANI
Marco MARTINELLI
Roberto MASCIARELLI

Allenatore: Julio VELASCO

2 Ottobre 2009

Autore:

admin


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