– di Saverio Albanese –
Baku (Azerbaijan)– La Serbia rifila alla Turchia un sonoro tre a zero (con parziali di 25-17; 25-12; 25-21) in appena 78 minuti di gioco ed è la seconda finalista agli europei di volley femminile; questo pomeriggio, con inizio alle ore 17.00 (diretta Raisport + HD) sfiderà l’Olanda per la prestigiosa corona di regina del vecchio continente.
Le ragazze guidate da Zoran Terzic, hanno confermato il pronostico della vigilia superando senza troppi patemi d’animo una Turchia guidata dal tecnico italiano Giovanni Guidetti, che non riesce così ad agguantare la quarta Finale europea consecutiva della carriera (persi tutti i precedenti), che ha senz’altro pagato lo sforzo fisico e mentale dopo l’impresa di venerdì pomeriggio dove aveva inflitto un pesantissimo tre a zero alle bicampionesse d’Europa in carica della Russia. Le anatoliche, dunque, dovranno accontentarsi di sfidare l’Azerbaijan per la medaglia di bronzo questo pomeriggio nel match di apertura previsto per le ore 14.00.
Le vicecampionesse olimpiche in carica della Serbia sono state superiori in tutti i fondamentali con otto ace a uno, dodici muri a sei e 48% a 40% in attacco. Per quanto concerne le prestazioni individuale, sugli scudi la stella della squadra, la straripante opposta 20enne Tijana Boskovic (che gioca proprio in Turchia con l’Eczacibasi Sport Kulubu), top socrer con 23 punti 23 punti (59% di vinc. e 48% di positività in attacco), spalleggiata adeguatamente dalla schiacciatrice Brankica Mihajlovic (13 punti e 54% in attacco), mentre l’unica nota stonata in casa serba è stato l’attacco dal centro: 1 su otto per Stefana Veljkovic ed 1 su 7 per Jovana Stevanovic.
Sono stati numerosi gli errori soprattutto in attacco (ben 13) per la Turchia perché potesse sperare quantomeno di giocarsela ad armi pari contro una avversario decisamente più solido e concreto; lo stratega modenese Giovanni Guidetti, purtroppo, non è riuscita l’ennesima impresa della sua brillante carriera di allenatore, dopo le superlative performance delle ultime tre edizioni alla guida di Germania e Olanda, si è dovuto fermare sul più bello, tradito dalla serata negativa delle sue opposte Meryem Boz e Polen Uslupehlivan: l’unica a salvarsi dalla buriana è stata la schiacciatrice Kirdar-Bracceschi, autrice di 14 punti, il 50% in attacco e 3 muri.
Per la Serbia si tratta del terzo atto conclusivo della loro storia dopo quello vittorioso nel 2011 contro la Germania e quello perso nel 2007 contro l’Italia di Massimo Barbolini: contro l’Olanda si tratterà di una sfida inedita, che nella prima semifinale si era imposta al tiebreak contro le padrone di casa dell’Azerbaijan.
Serbia vs Turchia 3-0 (25–17/25–12/25–21/)
Serbia: Zivkovic 4, Boskovic cap. 23, Malesevic 4, Mihajlovic 13, Stevanovic 6, Veljkovic 4, Blagojevic (L1); Mirkovic n.e., Bjelica n.e., Milenkovic n.e., Busa n.e., Rasic n.e., Popovic, Pusic (L2) n.e. Allenatore: Zoran Terzic
Turchia: Aydemir, Boz 8, Erdem 8, Akman 2, Onal 2, Kirdar 14, Orge (L1); Uslupehlivan 3, Ozsoy cap. 2, Toksoy 1, Alikaya, Dalbeler (L2), Sebnem, Baladin 1. Allenatore: Giovanni Guidetti
Arbitri: Burkiewicz Pawel (Polonia) e Bernaola Mario (Spagna)
Note– Spettatori: 4000 circa; Serbia: aces 8, errori in battuta 6, muri vincenti 12, punti totali: 54; Turchia: aces 1, errori in battuta 8, muri vincenti 6, punti totali: 41; durata set: 28’, 22’, 28’. Totale: 78 minuti.
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