
Questo tradisce una sola triste realtà: il Governo non è in grado di risolvere il problema rifiuti in Sicilia come non lo ha risolto a Napoli dove ha nascosto gli RSU in immense colline mimetizzate fuori dalla città.
Più grave è però che Lombardo, dopo aver gridato ai quattro venti che smontava gli affari di Cuffaro legati agli appalti per gli inceneritori, gestisce adesso lui in prima persona gli stessi appalti. Solo che Berlusconi ha ottenuto di limitarli a 3 invece di 4 e di affiancare un socio, la sua Protezione Civile Nazionale.
Il problema tecnico è allora irrisolto, perché le leggi vigenti e le direttive europee disegnano un ciclo integrato per lo smaltimento degli RSU, con riduzione della produzione e raccolta differenziata propedeutica al riciclaggio e allo smaltimento corretto compatibile con gli equilibri naturali.
Questa è infatti la visione moderna ed europea degli RSU, sono delle risorse da valorizzare e non dei rifiuti da incenerire.
Ma ancora una volta compaiono i famigerati ‘termovalorizzatori’ che consumano più energia di quanto ne producono (altro che valorizzatori) ed emettono gas tossici e climalteranti.
Il nostro movimento SEL incalzerà allora il Governo affinché non si continui a sprecare il danaro pubblico in appalti inutili e dannosi, ma si segua il percorso disegnato dalle disposizioni vigenti con diminuzione della produzione, raccolta differenziata e riciclo senza alcun rifiuto residuo da incenerire.