“In consiglio non sarò un alzamani. Mi hanno detto vai a casa”
Lo fa nel corso di un’intervista realizzata ieri a Radio DOC, la radio orlandina.
“Avevo accettato la staffetta, come viene definita la regola stabilita da Ingrillì, sulla vice sindacatura ma le dimissioni obbligate da consigliere comunale ritengo siano una mancanza di rispetto nei confronti della mia storia politica. Mi hanno detto praticamente di andare a casa. La mia dignità, ha continuato l’ex vice sindaco, non è in discussione e decido io come e quando dimettermi”.
E nel corso del suo dire chiarisce il concetto: “Grazie all’interessamento dell’ex Sindaco Enzo Sindoni ho accettato la staffetta tra me e Paterniti, per il bene del paese. Avrei addirittura anticipato le mie dimissioni da vice sindaco e assessore a fine 2017 e sarei tornato nell’importante e dignitosissimo ruolo di consigliere comunale. La richiesta forzata delle mie dimissioni da consigliere non le accetto perché rappresentano un declassamento che non merito. Decido io quando andarmene”.
Una presa di posizione dura e chiara he puntualizza anche il suo futuro ruolo in seno al consiglio comunale orlandino: “Non sarò un consigliere “alzamani” a comando”.
E sembra proprio che farà gruppo con Massimiliano Fardella.
“Persona intelligente e responsabile” lo descrive l’ex vicesindaco che ha già fatto un percorso politico con lui.
Poi la stoccata politica: “Conosco benissimo, dopo tutti questi anni, i problemi della nostra città e lavorerò, come ho sempre fatto, per cercare di risolverli”.
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