Ma a margine del fatto di cronaca si ripropone la pericolosità dell’incrocio tra la via Trento e via Cesare Battisti
Ieri pomeriggio, in quello che per la sua critica situazione viaria, può considerasi uno tra gli incroci più “disgraziati” del paese, c’è stato l’ennesimo incidente.
La precedenza non rispettata ha causato l’impatto tra due auto.
Danni ingenti ma fortunatamente nessun problema per i conducenti, solo un grande spavento.
Ma certamente più grande è stato quello provato dal padre di una delle due conducenti, che avvertito immediatamente e giunto sul luogo, dopo aver visto la macchina della figlia devastata dall’urto, ha temuto il peggio, accasciandosi al suolo senza aver avuto il tempo di apprendere la notizia confortante sullo stato di salute della figlia.
Attimi lunghissimi in arrivo di autoambulanza che tardava ad arrivare nonostante i solleciti del comandante dei vigili urbani, Damiano Passarelli, poi l’arrivo di una farmacista prima ed di un medico dopo, che intervenendo riportavano la situazione dell’anziano padre su parametri standard, dato che la pressione dell’uomo era andata a mille, facendo scemare ogni preoccupazione.
Quindi traffico ripristinato mentre rimaneva solo la conta dei danni.
Ma l’incidente ripropone la problematica di quell’incrocio.
Certamente lo “stop” sulla Cesare Battisti, per la pendenza della strada, rimane un problema, ma quello posto lungo la via Trento, che incrocia con la via Pio la Torre è pressochè non rispettato, proprio per il fatto che la via Trento in quel tratto prosegue in una curva e che rende poco visibile, nonostante la segnaletica, l’innesto della via e sopratutto “invisibili” le macchine in arrivo.
Forse rendere il tratto di asfalto, “grattato”, per dare più grip alla partenza in salita potrebbe essere una soluzione o, modificare il senso unico esistente.
