Una nota tra il programmatico ma anche di risposta diretta a chi li ha accusati di aver bisogno del loro momento di notorietà, di fatto annuncia che a Brolo, ad estate ancora da finire, è già tempo di campagna elettorale.
La dichiarazione iniziale che caratterizza questo doumento affidato a facebbook a cura di Melo Virecci, portavoce del Circolo Territoriale Fratelli D’Italia “Giorgio Almirante” Brolo è netta: L’UNICA CULTURA CHE RICONOSCIAMO E’ QUELLA DELLE IDEE CHE DIVENTANO AZIONI.
Una frase di Ezra Pound che lui utilizza per far comprendere che le idee che il Movimento sta elaborando per dare spessore a quello che già definisce un programma elettorale condiviso hanno le carte in regola per diventare Azioni Concrete.
Infatti aggiunge Melo Virecci che “d’ora in avanti ogni nostro volantino o sollecito verso l’amministrazione comunale sarà non solo da stimolo, ma anche una critica al fatto e a quanto si poteva fare ma non lo si è fatto”.
Ed il primo problema che il movimento affronta è quello del mancata riapertura del cinema comunale, che – afferma come una spigolosa ironia – l’attuale amministrazione aveva messo tra le priorità del loro Programma Elettorale.
Il punto del Cinema Comunale e la sua mancata apertura è una nota dolente che il Movimento brolese legato a Giorgia Meloni aveva già evidenziato nei mesi scorsi.
A maggio era nata una querelle con il vicesindaco, ovviamente nell’agorà virtuale di facebook, ma poi nella relazione annuale del sindaco, riportata nel documento di Fratelli d’Italia, è chiara la situazione.
Bocce ferme.
La ditta che aveva appaltato i lavori con un progetto a supporto degli interventi strutturali, sotto il profilo socio-culturale di grande livello, ha gettato la spugna per una serie di problematiche tecniche emerse.
Forse aggiungiamo noi in ritardo sulla cronologia dei tempi dei lavori.
Ma questo ha di fatto lasciato l’amministrazione comunale in una situazione di stallo che la porta o a ritrovare un affidatario del progetto di restauro della struttura tra quelli che già avevano partecipato al bando o nell’ipotesi di rimettere in moto un nuovo meccanismo di affido.
Di fatto tempi lunghi.
Tempo perso.
Il Movimento quindi, impietosamente, evidenzia che quanto accaduto può chiamarsi politicamente solo “INCAPACITÀ NELLA GESTIONE DEI PROBLEMI”.
Un’accusa grave che certamente avrà risposte e contraccolpi politici nei prossimi giorni.
Mentre i firmatari del documento assicurano “che una delle prime cose che noi faremo da Soli o in Alleanza con altri, sarà la riapertura del Cinema Comunale, in modo che la gente del Nostro Paese possa aver nuovamente un luogo di Incontro e di Svago. Al nostro paese serve la politica del fare e non quella del non fare”.
Poi il loro scrivere diventa politico.
“Brolo ha bisogno di certezze, di sapere cosa farà la prossima amministrazione Comunale, il confronto non può e non deve essere più fatto sulle simpatie ed antipatie delle persone, ma sulla capacità di quest’ultime di fare le cose per il Bene del Paese, ecco perchè abbiamo anche lanciato il PROGRAMMA CONDIVISO AMMINISTRATIVE BROLO 2019,che è già un hastag, preludio di dibattito e confronto.
E conclude Melo Virecci: “Noi come Fratelli D’Italia abbiamo lanciato la prima idea che dovrà diventare Azione per dare una Segnale al tessuto economico e commerciale di Brolo. Da questo momento in poi e con cadenza periodica tutte le nostre lettere conterranno una Idea che con Noi Diventerà Azione”.
Un’anticipo chiaro di campagna elettorale, mentre a Brolo già si parla di liste e di movimenti… si fanno nomi e congetture. Tutto questo forse in maniera prematura, ma c’è un detto siciliano che Chi fa da sé fa per tre e così Fratelli d’Italia si mette in movimento.
da leggere
http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolo-terrorismo-al-cinema/