CONCERTI NELLA VECCHIA CHIESA DEL TINDARI – Cosa vi siete persi! 
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CONCERTI NELLA VECCHIA CHIESA DEL TINDARI – Cosa vi siete persi! 

Sul monte  più suggestivo ed evocativo del tirreno, nell’antico Santuario di Tindari si è svolto il concerto del Coro Polifonico di Mistretta diretta dal maestro Zingone che ha eseguito un repertorio coinvolgente e toccante, scorrendo i brani più “intensi” che, dal medioevo ad oggi, hanno espresso il senso profondo del Natale.

La piccola Chiesetta   che ha raccolto per secoli la devozione profonda di pellegrini che la  percorrevano in ginocchio o con la testa china al pavimento per una grazia, si è riempita pian piano  in ogni ordine di posto, accolti dalle parole di speranza e gioia del Rettore Padre Gaglio e dall’abbraccio metaforico del commosso presidente dell’Associazione culturale Tindari, Daniele Giddio, ideatore e organizzatore del concerto e dal saluto dell’Assessore Marco Scardino emozionato per la bellezza di un evento così ricco di significato: nell’attesa silenziosa  tutti hanno ammirato questo gioiello di arte cinquecentesca che restituisce miracolosamente pace e armonia all’anima.

E  lo stesso Professore Bonanzinga (etnomusicologo presso l’Università di Palermo), che ha introdotto, insiste sul concetto di Armonia:”I gruppi corali rappresentano una forma antica di aggregazione comunitaria.

La polifonia moderna riflette l’esigenza di regolarizzare durata e altezza dei suoni attraverso un sistema di notazione scritta per cantare a parti divise.

Nell’antica Grecia si dicevano armonie le diverse scale corrispondenti ai nomi dei vari popoli: lidi, frigi, dorici ecc., esprimendo in questo modo il rapporto identitario tra canto e dimensione identitaria.

Il termine armonia giunge poi a travalicare questione musicali riguardanti la relazione fra i suoni e si associa a questioni di ordine psicologico e sociale, per significare una serena e pacifica convivenza.

I cori polifonici sono anch’essi una micro comunità all’interno delle comunità stessa con delle proprie regole per cui per poter cantare insieme è necessaria una certa armonia sociale: si canta in armonia vivendo rapporti armonici”.

E per questo la musica continua a essere un comportamento fondamentale dell’uomo in quanto essere sociale

E proprio il miracolo dell’armonia ha acceso i cuori: tutti hanno seguito incantati, sussurrando  e cantando  le parole dei brani più conosciuti da Adeste fidelis alla meravigliosa Ninna Nanna siciliana, all’Ave Maria di De Andrè al Gaudete finale.

Gli applausi calorosi e scroscianti hanno reso omaggio alla voci di cristalline di un coro appassionato e pieno di energia.

27 Dicembre 2018

Autore:

redazione


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