L’avvocato Luca Frontino plaude alle dichiarazioni sulle carceri italiane fatte dal nuovo Ministro della Giustizia Carlo Nordio
dopo l’ultimo suicidio
L’avvocato Frontino, che tra l’altro aveva fatto, durante la passata campagna elettorale che lo vedeva candidato nella lista dei “popolari e autonomisti” , uno tra i punti focali del suo programma politico – quello relativo alla situazione dei detenuti e del problema carcerario, compreso il reinserimento nella società civile di chi ha scontato la pena – oggi torna a dire la sua.
l’impegno professionale, sociale e politico
Lo fa a seguito alle dichiarazioni del nuovo Ministro della Giustizia Carlo Nordio circa la situazione oggettiva delle carceri italiane e del dramma dei suicidi vari tra i detenuti.
Dice Frontino che queste considerazioni rivelano la giusta considerazione e attenzione a un fenomeno poco conosciuto e poco percepito, anche socialmente e mediaticamente.
le dichiarazioni
“Apprezzabile che tra i primi gesti pubblici Nordio – scrive l’avvocato messinese – abbia voluto visitare delle grandi case circondariali per verificare di persona le emergenze. Non solo gli affollamenti ben oltre i limiti di capienza e le questioni dell’edilizia carceraria, ma tutte le situazioni ambientali interne e il crescere degli episodi di suicidio ovunque e in Sicilia in particolare”.
“Il Ministro Nordio – evidenzia Frontino – nel dirsi preoccupato e intenzionato ad intervenire, rivela non solo consapevolezza sociale e politica del problema, ma soprattutto quella forte sensibilità umana che gli viene riconosciuta e che lo contraddistinguerà nell’azione di governo” e conclude “Il carcere e la detenzione, non lo si dimentichi, devono sempre avere funzione di recupero alla società e di rieducazione e uno Stato civile deve garantire questa funzione con gli standard adeguati di cui dotarsi”.