In piazza per difendere l`acqua pubblica insieme al Coordinamento dei Sindaci che non hanno consegnato gli impianti delle loro città a SAI 8, la società che in provincia di Siracusa gestisce il Servizio Idrico Integrato, e con il quale i primi cittadini hanno intrapreso un braccio di ferro per la rescissione del contratto, per una serie di inadempienze contrattuali, ad iniziare dai mancati investimenti nel territorio e il pagamento dei canoni annuali (oltre 4 milioni di euro per gli anni 2010 e 2011), che le vengono contestate.
Insieme ai Sindaci del siracusano ci saranno uin piazza anche i rappresentanti territoriali e regionali del Comitato Referendario Sicilia no “2 Si per l`acqua bene comune”.
Il Comitato che ha presentato all`Assemblea Regionale Sicilia na una Proposta di Legge di iniziativa popolare, sottoscritta anche dai 12 Comuni siracusani che si rifiutano di consegnare gli impianti (che tra l`altro hanno modificato i propri Statuti a favore dell`acqua “bene comune”), attualmente in discussione alla IV Commissione all`ARS, per un riordino del Sistema Idrico Integrato della Regione Sicilia , alla luce del Referendum per la gestione pubblica dell`acqua, votato da quasi la totalità degli italiani.
Per Teodoro Lamonica, sindacalista, facente parte del direttivo regionale del Pd, ed esponente del Comitato referendario, è importante che anche dal messinese e dai nebrodi si alzi la voce di protesta e per questo invita i sindaci e tutte le componenti politiche a partecipare alla manifestazione di piazza che si terrà il 19 novembre a Siracusa, a partire dalle ore 10,00.