CONTRIBUTI ORLANDINI – La forza gentile della partecipazione: una riflessione di Roberto Ricciardello
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CONTRIBUTI ORLANDINI – La forza gentile della partecipazione: una riflessione di Roberto Ricciardello

 

Si anima di contributi il dibatti sulla “movida” orlandina. Pubblichiamo la nota di Roberto Ricciardello

«Non faccio politica… non sono in grado di farla…».

Con queste parole semplici e oneste, Roberto Ricciardello apre un altro spunto di riflessione  sulla questione che in queste ore sta toccando molte corde a Capo d’Orlando.

Non è un discorso di schieramenti o di bandiere. È il bisogno, umano e urgente, di riconoscere il valore di chi sceglie di esserci, di contribuire, di dare vita e respiro al proprio territorio.

In un tempo in cui si rischia di confondere il decoro con l’inerzia, e il rispetto con l’immobilismo, Ricciardello invita a rimettere al centro chi costruisce, chi propone, chi sogna ad alta voce.

Non si tratta di “fare rumore”, ma di fare comunità. Non di “apparire”, ma di esserci: con idee, iniziative, entusiasmo sincero.

Organizzare eventi con ordine, rispetto e buon gusto non significa disturbare la quiete pubblica, ma alimentare il benessere collettivo. Il vero pericolo, suggerisce la sua riflessione, è il vuoto: culturale, sociale, umano.

È l’assenza di idee e stimoli che impoverisce una città, non certo chi si impegna a creare momenti di incontro e di bellezza condivisa.

Difendere la vitalità della propria comunità è un atto d’amore, non di presunzione. È dire: «Noi ci siamo», senza alzare la voce, ma con fermezza e passione.

Se oggi qualcuno vede nell’impegno motivo di scherno o di accusa, significa che la strada verso un cambiamento vero è ancora lunga. Ma è una strada che vale la pena percorrere.

Perché Capo d’Orlando merita di più: merita cittadini che, con coraggio e gentilezza, continuino a sognare, progettare e proporre. Non per rimpiangere il passato, ma per avere fede nel futuro.

«Avanti, allora. Con gentilezza, sì. Ma anche con determinazione.»

Una riflessione semplice, autentica e potente. Una carezza e un invito a non smettere di credere nella forza costruttiva della partecipazione.

il post integrale

Non faccio politica … non sono in grado di farla… però mi sembra doveroso commentare quello che sta succedendo in queste ore e che leggo sui social…
Una riflessione potente, che mette a nudo un disagio profondo: la difficoltà, oggi, di riconoscere il valore della vitalità e della partecipazione civica. In un tempo in cui spesso si confonde il decoro con l’inerzia, il rispetto con l’immobilismo, è fondamentale difendere chi sceglie di costruire, di unire le forze, di dare anima e respiro al territorio.
Non si tratta di “fare rumore”, ma di fare comunità. Non si tratta di “apparire”, ma di esserci: con idee, con iniziative, con amore autentico per un paese che ha bisogno di stimoli, di visioni, di energia positiva.
Chi organizza eventi con ordine, rispetto e buon gusto contribuisce al benessere collettivo, non lo mina. È il vuoto – culturale, sociale, umano – che dovrebbe preoccuparci.
Difendere la bellezza significa anche questo: saper dire “noi ci siamo”, con dignità e passione. E se per qualcuno questo è motivo di scherno o accusa, allora vuol dire che il cammino verso il cambiamento è ancora lungo, ma necessario.
Sì, Capo d’Orlando merita di più. E merita anche cittadini che, con coraggio, sappiano continuare a sognare, progettare, proporre. Non per nostalgia del passato, ma per fede nel futuro.
Avanti, allora. Con gentilezza, sì. Ma anche con determinazione.
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26 Aprile 2025

Autore:

redazione


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