(ANSA) – Un sit-in davanti a Montecitorio contro il lodo Alfano e “lo stato comatoso della giustizia in Italia” è stato promosso oggi da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e “Articolo 21”.
L’associazione presieduta da don Luigi Ciotti ha manifestato non solo contro il lodo Alfano – ha spiegato il presidente di Liberainformazione, Roberto Morrione – ma anche contro “il secondo ddl Alfano, quello sulle intercettazioni, che colpisce la libertàdi stampa”. Inoltre, in questo periodo di crisi, in Italia “non si muove nulla contro le mafie, che sono le sole ad avere i capitali per rilevare le aziende in crisi. Anche la commemorazione della morte di Giovanni Falcone ha avuto solo un sapore formale.
Manca un nuovo impegno concreto – ha lamentato Morrione – mentre la commissione parlamentare Antimafia è paralizzata”. Tommaso Fulfaro, segretario di Articolo 21, ha affermato che il lodo Alfano crea “un vulnus costituzionale: viene meno il principio per cui la legge è uguale per tutti”.